Sesto Fiorentino: Ascanio Celestini a Villa San Lorenzo a Sesto sabato sera

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 maggio 2002 15:37
Sesto Fiorentino: Ascanio Celestini a  Villa San Lorenzo a Sesto sabato sera

Il 23 marzo 1944 i Gruppi d’Azione Patriottica attaccano una colonna tedesca di polizia in Via Rasella. Il 24 marzo per rappresaglia i nazisti uccidono 335 persone in una cava sulla via Ardeatina. Il 25 marzo sui giornali di Roma compaiono le parole dei nazisti che annunciano tanto l’azione dei partigiani quanto l’eccidio che le ha fatto seguito.
Una donna si avvicina e chiede a qualcuno di leggerle i cartelli sui quali è scritto “fittasi” e “vendesi”. La donna è analfabeta.

Qualcuno le risponde che «al giorno d’oggi voi siete una rarità, ma durante la guerra c’era tanta gente che non sapeva leggere. E tanti andavano al cinema Iris di Porta Pia da mio nonno Giulio per farsi leggere i proclami dei tedeschi sui giornali».
Il 25 marzo del ’44 se ne fanno leggere uno che annuncia la morte di 320 persone: è l’eccidio delle Fosse Ardeatine. «Questa dell’Ardeatine è una storia che uno potrebbe raccontarla in un minuto o in una settimana». È una storia che comincia alla fine dell’Ottocento, quando Roma diventa capitale, e continua negli anni in cui si costruiscono le borgate, continua con la guerra in Africa e in Spagna, con le leggi razziali del ’38, con la Seconda Guerra Mondiale, fino al bombardamento del quartiere di San Lorenzo, fino all’8 settembre.

È la storia dell’occupazione che non finisce con la liberazione di Roma. È la storia degli uomini sepolti da tonnellate di terra in una cava sull’Ardeatina e delle donne che li vanno a cercare, delle mogli che lavorano negli anni Cinquanta e dei figli e dei nipoti che quella storia ancora la raccontano.

Ascanio Celestini
Lavora con la compagnia “Teatro del Montevaso” di Livorno e con “Canti per l’Agresta” di Roma, gruppo musicale che svolge un’attività di raccolta e rielaborazione di canti e musiche popolari.

Ha realizzato maschere per diversi artisti e compagnie italiane. Tiene laboratori di teatro, tecniche del racconto orale e costruzione della maschera per adulti e ragazzi nelle scuole oltre che per attori professionisti.
Nel 1999 partecipa allo spettacolo Indizi del Tempo, prodotto dalla Corte Ospitale di Reggio Emilia per la quale tiene un laboratorio e scrive, dirige e interpreta lo spettacolo per ragazzi Trecento passi.
Del 1998 è Cicoria. In fondo al mondo, Pasolini, scritto e interpretato con Gaetano Ventriglia sull’immaginario nell’opera di Pasolini, presentato nella rassegna romana “Senza fissa Dimora” e al festival “VolterraTeatro99” oltre che finalista alla Pergola di Firenze per “Il Debutto di Amleto”.
Nel 1998 e nel 1999 porta in scena con il “Teatro del Montevaso” Baccalà, il racconto dell’acqua e Vita Morte e Miracoli, primo e secondo movimento di MILLEUNO, progetto per una trilogia sulla narrazione di tradizione orale.

Ma se Baccalà è un lavoro sulla vera e propria letteratura orale, cioè sulla fiaba e la leggenda di fondazione basati sull’accostamento emotivo, Vita Morte e Miracoli utilizza materiali provenienti dal “rito”, dal racconto di sogni contadini, dalla scansione del tempo rituale in rapporto agli eventi storici che, in questo caso, riguardano la Seconda Guerra Mondiale vista come argomento di epica contemporanea.
La terza parte di MILLEUNO è La fine del Mondo. Qui l’oralità non ha più alcun legame con la tradizione.

Non c’è né fiaba o leggenda, né rito, ma tutto è assorbito esclusivamente dalla storia di vita. La fine del Mondo è tra i vincitori di “Sette spettacoli per un nuovo teatro italiano per il 2000” e coprodotto dal Teatro di Roma. Ha debuttato alla fine del giugno 2001 in prima nazionale al Teatro Argentina di Roma.
Radio Clandestina è l’ultimo lavoro prodotto dalla compagnia “Agresta”. Racconto costruito a partire dal libro L’ordine è già stato eseguito di Alessandro Portelli, premio Viareggio 1999, raccoglie la memoria orale legata all’eccidio delle Fosse Ardeatine del 24 marzo 1944.

È stato presentato nei locali dell’ex-carcere nazista di Via Tasso (ora Museo della Liberazione) in forma di studio per “Luoghi della Memoria”, manifestazione organizzata dal Comune di Roma e dal Teatro di Roma.
Lo spettacolo è stato trasmesso in diretta su RADIO TRE il 23 marzo 2001 in occasione del 57° anniversario dell’azione partigiana di Via Rasella.
Per Radio RAI Ascanio Celestini ha prodotto il radiodocumentario Guerra e Pace, andato in onda su RADIO TRE dal 26 al 30 marzo 2001 e dal 27 agosto dello stesso anno è stato mandato in onda Milleuno.

Racconti minonti buffonti, un ciclo di venticinque puntate sul racconto orale.
Ancora, Celestini scrive e interpreta lo spettacolo Saccarina, cinque al soldo! prodotto da Macchine Teatrali e interpretato da Olek Mincer con le musiche del gruppo Klezroym. Lo spettacolo racconta le storie del ghetto di Roma e del ghetto di Lodz in Polonia durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale.
Il suo ultimo testo, Le Nozze di Antigone, ha ricevuto una segnalazione al Premio Riccione per il teatro nel settembre del 2001.

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