Palio: Botero dipingerà il drappellone del 16 Agosto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 marzo 2002 19:32
Palio: Botero dipingerà il drappellone del 16 Agosto

Il pittore e scultore Fernando Botero dipingerà il Palio del 16 agosto 2002. Il Comune di Siena ha deciso di affidare l’incarico per la realizzazione del drappellone al maestro colombiano.
Botero è considerato uno degli artisti viventi più importanti dell’America Latina. Il suo stile distintivo, con forme lisce e gonfie e inattesi cambiamenti in scala, è immediatamente riconoscibile e riflette la ricerca costante dell’artista di dare presenza e consistenza ai volumi. Il rapporto tra Botero e la Toscana rappresenta una delle ragioni principali per cui all’artista è stato richiesto di dipingere il Palio.

Il ruolo della cultura figurativa toscana nella sua formazione e produzione artistica lo rende interprete attento e sensibile al rispetto della Festa senese. Oggi l’artista divide il suo tempo tra Parigi, New York e la Toscana. I suoi dipinti, sculture e disegni sono esposti e rappresentati nelle collezioni di musei di tutto il mondo. Fernando Botero, nato nel 1932 a Medellin, città delle Ande colombiane e capitale della Antioquia, rimane affascinato dalla pittura sin da bambino. I temi prediletti dei suoi primi disegni sono ispirati al mondo delle corride e la sua prima opera conosciuta è proprio un acquerello raffigurante un torero.

Nel 1952 si trasferisce a Bogotà, dove conosce alcuni membri dell’avanguardia culturale colombiana, quali lo scrittore Jorge Zalamea, grande amico di Garcia Lorca. Sono anni in cui il lavoro degli artisti della scuola muralista messicana esercita su di lui le prime profonde influenze. Successivamente studia a Madrid, a Parigi e a Firenze. Durante il soggiorno in Italia coltiva la passione per il Rinascimento e si reca spesso ad Arezzo e a Siena. Dopo gli studi in Europa, ben presto Botero sviluppa uno stile proprio che lo impone sulla scena dell’arte locale e all’estero, e come uno dei grandi maestri del Novecento.

Botero nelle sue opere dilata la forma. Uomini e paesaggi assumono dimensioni e tratti insoliti, apparentemente irreali, dove il dettaglio diventa la massima espressione. Caratteristiche uniche che evidenziano la distanza tra l’artista e la condizione dei soggetti raffigurati, trasformati in prototipi senza dimensioni morali e psicologiche. Con il distacco emotivo la pittura di Botero acquista il valore e la serenità del grande classicismo. È difficile fare una sintesi del suo curriculum espositivo.

Le opere del maestro colombiano sono state esposte nei musei più importanti del mondo: da Madrid a New York, da Berlino a Roma.

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