Fontella Bass & the Voices of Saint Louis ieri sera al Teatro Buondelmonti di Impruneta con David Peaston

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 dicembre 2001 08:26
Fontella Bass & the Voices of Saint Louis ieri sera al Teatro Buondelmonti di Impruneta con David Peaston

"Oh, happy day" And "Thank you Jesus" è proprio il caso di dire riprendendo i classici del repertorio gospel e spiritual!
Come festeggiare meglio il Natale che trascorrendolo in famiglia? Se lo deve essere domandato anche la cantante Fontella Bass, una delle voci più originali della black music, che anche quest'anno ha scelto di essere affiancata nella sua tournée europea da un’altro grande cantante soul: David Peaston, suo fratello e dal "nipotino" chitarrista Tracy Mitchell, con cui ieri sera al al Teatro Buondelmonti di Impruneta, ha condiviso il microfono per "White Christmas", "Silent Night" e tanti altri brani che hanno trascinato il pubblico in delirio sino a chiedere due bis.
Nata in una prestigiosa famiglia di cantanti gospel, Fontella Bass (St.Louis ,Missouri, 3 luglio 1940) è vocalist e pianista di notevoli doti.

Passata attraverso le collaborazioni con Oliver Sain, Ike Turner e Bobby Mc Clure, dopo aver sposato Lester Bowie ha preso parte alle prime storiche registrazioni degli Art Ensemble of Chicago. E’ sicuramente la miglior interprete soul oggi in circolazione.
Sin dai primissimi anni sessanta la voce di Fontella Bass brilla di luce propria coniugando gli umori più sanguigni della soul music e dei rhythm'nblues con la spiritualità del canto gospel. Una voce che ha conosciuto ampia popolarità (il suo più grande hit rimane Rescue Me del 1965) e che ancora oggi non ha perso nulla di quella vitalità che l'ha resa celebre.

Ma anche David Peaston è un'altra voce di incredibile potenza: insieme, i due cantanti rinnovano una tradizione vocale coinvolgente e appassionante.
Naturale evoluzione del negro spiritual, la musica gospel nasce e si sviluppa nella seconda metà del '900 nelle comunità religiose afro-americane. Da semplice canto di chiesa utilizzato durante le funzioni liturgiche, grazie anche a grandissimi interpreti, diviene passione popolare in tutto il mondo.
“Mia madre era sempre in tour quando io ero piccola; mia nonna mi allevò e quando la persi ebbi la sensazione che il mondo stesse crollando.

Il giorno dopo il funerale lasciai St. Louis. Andavo alla scoperta del mondo. Mia nonna morì nel gennaio del ‘65 e nel gennaio del ‘66 io vincevo il disco d’oro con Rescue Me” racconta la Bass del suo classico del soul. Registrato per la Chess Records quando lei aveva 25 anni, rimase nella classifica americana dei primi 40 del R& B per ben 19 settimane. La madre di Fontella, Martha Bass, fu una stella del gospel percorrendo una brillante carriera da cantante che la portò a far parte delle famose “Ward Singers” proprio al culmine della sua popolarità nel 1950.
Il messaggio di Fontella ora è “No Ways Tired” e “Jesus The Light of the World”.

“Non mi stancherò mai perchè “Gesù è la luce del mondo”): lo canta, lo grida con la potenza enorme della sua voce, coinvolgendo tutti in questo credo di fratellanza e di pace. Un concerto di Gospel vissuto come un atto di fede, come messaggio di pace da trasmettere a chi ascolta, sia in chiesa che in teatro.
Fontella debutta alla fine degli anni ‘50 con il St. Louis Gospel - Blues Show. All’inizio degli anni ‘60 entra a far parte della band del cantante di soul Little Milton ed è pianista nell’orchestra di Oliver Sain.

Viene notata da Ike Turner, che le produce due 45 giri (con Tina Turner come corista).
Firmato un contratto con la mitica etichetta Chess, registra due duetti con Bobby Mc Clure che scalano le classifiche americane di rhythm and blues, ai quali fa seguito lo straordinario successo del singolo Rescue me, che la lancia nella carriera internazionale.
Sposatasi con il trombettista Lester Bowie, negli anni ‘70 si trasferisce in Europa, dove partecipa col marito alla registrazione di due album dell’Art Ensemble of Chicago.


Tornata negli Stati Uniti, si dedica principalmente alla crescita dei figli e nel tempo libero continua la carriera di cantante, spaziando dal R&B al gospel e al free jazz. Da alcuni anni Fontella Bass è tornata alle sue radici, portando in giro per il mondo uno spettacolo di gospel e spirituals assieme a The Voices of Saint Louis, un gruppo di giovani musicisti di talento da lei “scoperti” e cresciuti musicalmente.
Ospite dei concerti di Fontella Bass è spesso il fratello David Peaston, affermato cantante di gospel, soul e jazz che vanta collaborazioni con grandi nomi della musica nera americana, come Dizzy Gillespie, Bill Cosby, Anita Baker.

David Peaston accetta con entusiasmo di partecipare ai tours di Fontella, che gli permettono di esprimersi con grande libertà, pur nel rispetto della tradizione.
Nato a St. Louis nel 1957, figlio di Martha Bass, cresce nei gruppi di gospel e nelle chiese della città natale, emergendo per le straordinarie qualità vocali e per le capacità interpretative, in chiave moderna, del repertorio gospel.
Il suo debutto internazionale è nel 1980 col gruppo “From the Roots to the Source”.

Agli inizi degli anni ’80 si trasferisce a New York, dove vince il concorso dei giovani talenti del leggendario Apollo Theater di Harlem. Questo successo lo porta a girare l’America aprendo i concerti di artisti quali Gladys Knight, Gerald Alston, Regina Belle, Anita Baker e altri.
Dagli USA, all’Europa, all’Australia, David Peaston si è fatto conoscere in tutto il mondo, passando dal gospel alla soul music, a un suono molto personalizzato nell’interpretare il jazz e ha inciso come solista per la Warner Bros.

e la MCA.
La carriera di David Peaston si è stabilizzata negli anni ’90 con le frequenti partecipazioni in teatro, nei musicals e in televisione, con un repertorio molto vasto che gli ha permesso di lavorare e incidere per grandi nomi della musica nera americana, da Dizzy gillespie a Bill Cosby. Le sue grandi passioni continuano ad essere da una parte il gospel e dall’altra il soul, il R&B e il pop e con grande entusiasmo accetta di partecipare ai tours di Fontella Bass & the Voices of St.

Louis, che gli permettono di esprimersi in grande libertà, pur nel rispetto della tradizione.

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