L’amore tra Leonardo da Vinci e Monna Lisa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 ottobre 2001 16:40
L’amore tra Leonardo da Vinci e Monna Lisa

Pochi sanno che Jules Verne, il fantasioso romanziere dei Voyages extraordinaires, era anche un uomo di teatro, autore di vaudeville, operette e commedie in versi, nonché sécretaire del Théâtre Lyrique. E pochissimi sono a conoscenza di un suo giovanile dramma in versi sull’amore tra Leonardo da Vinci e Monna Lisa, dramma mai rappresentato e che Verne in persona lesse – vent’anni dopo averlo scritto – davanti all’Accademia d’Amiens.
Ma forse nessuno sa di una sua fugace presenza a Firenze in una lontana notte di San Giovanni nel 1884 e…
Partendo da queste notizie reali ed integrandole con avvenimenti di fiction, i Chille de la balanza hanno elaborato un progetto di teatro in strada che propongono – in collaborazione con il Quartiere 1 del Comune di Firenze – quale terzo appuntamento in Piazza Santo Spirito (24 e 25 giugno 2002), dopo le fortunate produzioni sul “Tumulto dei Ciompi” (1999) e “La messa al rogo di Frà Michele minorita” (2000).
Il giovane Jules Verne si dedica inizialmente al teatro ed a soli 23 anni (1851) scrive di getto un dramma in versi sull’impossibile amore tra Leonardo da Vinci (l’artista creatore) e Monna Lisa (la donna-oggetto della sua creazione).
E’ un’opera sull’impossibilità per l’artista di amare: Leonardo lascia Monna Lisa e parte per Milano, dove dovrà realizzare l’Ultima Cena.

Verne mette nel dramma tutto se stesso e in fondo racconta l’impossibilità del suo amore giovanile per la cugina Carolina che, tradendo il suo amore, si era da poco sposata con un altro uomo. Il dramma Monna Lisa non andò mai in scena, forse per il pudore di Verne, che si sentì piccolo di fronte ai grandi personaggi cui intendeva dar vita.
Ma torniamo al privato di Verne. Dopo la delusione vissuta con Carolina, dovranno passare molti anni per un nuovo incontro. Si tratta di una giovane vedova: Honorine du Fraysse de Viane.

Lo scrittore la sposa nel gennaio 1857. Il rapporto con Honorine conosce alti e bassi e se è vero che in questi anni nasce il romanziere che tutto il mondo ammirerà, è altrettanto vero che Honorine fa di tutto per normalizzare ed ingabbiare la fantasia di Verne. Questi vorrebbe viaggiare e vivere in prima persona le avventure che inventa: acquista una prima piccola barca, una seconda e finalmente una terza di grandi dimensioni (lunga 33 metri e larga 4,5, dal peso di 38 tonnellate) con la quale intende fare – a dispetto delle preoccupazioni di Honorine - una grande crociera nel Mediterraneo.
Siamo nel 1884.

Purtroppo la Saint Michel III (così si chiama la barca, in onore al figlio di Verne) naufraga poco dopo la partenza in Calabria e Verne ed Honorine – che non ha lasciato il marito solo in questo viaggio che considera sciagurato – lo obbliga a far ritorno in Francia, risalendo in treno l’Italia. Verne non può che accettare, ma contratta alcune condizioni: accetta l’incontro col papa Leone XIII.. ma di contro richiede di poter almeno visitare Firenze.
E arriva nella città del Rinascimento il 24 giugno - giorno della festa patrona di San Giovanni - con negli occhi e nella mente il “suo” Leonardo e la “sua” Monna Lisa.

Sfortunatamente gira per la città una noiosa forma di gastroenterite che, agli occhi di Honorine assume i contorni di…colera. Madame Verne costringe il marito ad un soggiorno brevissimo (due giorni) e la famiglia riparte in tutta fretta, senza che Verne abbia potuto visitare i luoghi del suo sogno.
Dopo oltre cent’anni…i Chille immaginano l’arrivo in Piazza Santo Spirito della famiglia Verne nella notte di San Giovanni, tra fuochi pirotecnici, e ipotizzano il materializzarsi su di un palco del dramma amoroso tra Leonardo e Monna Lisa e...
Il progetto si realizza – come gli anni scorsi – attraverso un lungo laboratorio di teatro in strada che inizia Martedì 16 ottobre alle ore 21.

Il laboratorio –diretto da Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza ed aperto anche a persone prive di specifica esperienza - prevede due incontri settimanali, il martedì e giovedì dalle 21 alle 23, presso l’ex-chiesa di S. Carlo dei Barnabiti in via S. Agostino n. 23: informazioni ed iscrizioni allo 055/6236195 o via e-mail a chille@ats.it.
Il Quartiere 1 – con quest’attività che dura sino a giugno 2002 - intende offrire ai giovani dell’Oltrarno e dell’intera città un’occasione di crescita culturale, nella quale essere finalmente protagonisti.
Da venerdì 23 novembre il Laboratorio fotografico diretto da Massimo Agus presenterà – sempre nell’ex-chiesa di S.

Carlo dei Barnabiti – un’esposizione di foto e materiali di scena dell’evento di teatro in strada su “La messa al rogo di Frà Michele minorita”, realizzato lo scorso mese di giugno in Piazza Santo Spirito.

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