Le repubbliche dell’arte: i Paesi nordici al Palazzo delle Papesse di Siena dal 10 novembre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 settembre 2001 01:09
Le repubbliche dell’arte: i Paesi nordici al Palazzo delle Papesse di Siena dal 10 novembre

Interferenze è la prima grande collettiva di artisti provenienti dai Paesi del nord Europa (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia), organizzata in Italia.Con questa mostra, Palazzo delle Papesse prosegue il viaggio ideale attraverso le realtà culturali d’Europa e dell’area mediterranea intrapreso con il ciclo espositivo “Le Repubbliche dell’arte”. Il ciclo ha coinvolto finora, in diversi appuntamenti espositivi che hanno ottenuto riscontro di pubblico e di critica, Svizzera, Israele e Territori dell’autonomia palestinese, Germania.La mostra è costruita intorno alla nozione di interferenza e si propone come occasione di revisione dell’idea comune di arte realizzata nelle regioni del Nord Europa.

Ormai, infatti, la leggendaria comunione dei Paesi nordici con la natura ha cessato di essere fonte di ispirazione primaria, o addirittura unica, per molti artisti. Negli ultimi anni, sono emerse infatti pressioni sociali e psicologiche che si riflettono in un modo di fare arte che, con diverse modalità, interferisce con la condizione attuale dello stato sociale e ridefinisce il ruolo dell’individuo nella collettività.La struttura della mostra è organizzata in tre sezioni relative agli ambiti con cui gli artisti interferiscono : paesaggio naturale, paesaggio sociale, paesaggio psicologico.Confrontandosi con i temi tradizionali dell’arte e, più in generale, della cultura del nord Europa –per esempio la rappresentazione della natura e del paesaggio come metafora psicologica- gli artisti li aggiornano in sintonia con l’evoluzione dei costumi sociali e dei modi di espressione dell’arte contemporanea.

Fra gli artisti che saranno in mostra, lo svedese Henrik Håkansson crea installazioni, o reallizza video e fotografie, in cui la natura sembra catalogata e quasi notomizzata nelle sue componenti, ma allo sguardo distaccato dello studioso si sostituisce la partecipazione emotiva dell’amatore. In Norvegia, invece, Torbjørn Rødland fotografa esseri umani nel paesaggio naturale mettendo in scena una rivisitazione del rapporto Uomo/Natura dove il sublime è riletto in chiave surreale. Un aspetto, anch’esso caratteristico della cultura dell’Europa del nord, che emerge dalle opere di alcuni artisti, è l’inquietudine esistenziale ed il suo riflettersi nell’impasse nei rapporti sociali.

L’artista finlandese Eija-Liisa Ahtila, rappresentante del proprio paese alla Biennale di Venezia del 1999, mutua la rapidità delle immagini televisive, dei video musicali e della pubblicità, per esprimere le difficoltà di comunicazione pur nella divisione di uno spazio comune.Un certo disagio è presente anche nelle opere di Peter Land, autore di video e disegni in cui la goffaggine dell’artista e protagonista, che ricorda quella delle commedie slapstick, diviene testimonianza di inadeguatezza e della difficoltà di pensarsi come soggetto in rapporto ad un ruolo sociale.

Il tema dell’identità informa anche le opere dall’artista norvegese Vibeke Tandberg, autrice di foto e di film in cui la quotidianità appare come momento di definizione dell’identità psicologica, sociale e sessuale.Un ruolo distintivo nelle opere di alcuni artisti è rappresentato dalla musica e da effetti sonori e di luce che contribuiscono alla definizione di installazioni architettoniche capaci di trasfigurare la struttura di Palazzo delle Papesse e di interferire con l’immagine di Siena.

L’installazione che Knut Åsdam realizzerà per la mostra si pone, come l’artista stesso spiega, ”in opposizione al “romanticismo” medievale dell’architettura del centro storico di Siena, relazionandosi, invece, con la realtà urbana contemporanea di Siena come più ampia struttura architettonica e sociale”. Anche artisti come Markus & Seppo Renvall e Ann Lislegaard allestiscono “dimensioni parallele”, dove le coordinate spazio-temporali sembrano non essere più quelle usuali, che provocano interrogativi sullo spazio architettonico inteso sia come elemento condizionante la vita sociale che come allegoria di una dimensione privata.Ogni artista avrà l’opportunità di occupare con un’installazione o una serie di opere una diversa porzione del Palazzo delle Papesse, interferendo con gli spazi fortemente caratterizzati, in senso storico e culturale, dell’edificio.

Interferenze, infatti, oltre a presentare i caratteri della nuova arte dei Paesi del nord Europa, offrirà agli artisti e ai visitatori l’occasione di confronto tra aspetti corrispondenti e dissonanti, delle culture italiana e scandinava. La mostra creerà un campo di interferenza tra queste due diverse realtà culturali e sociali prima di tutto attraverso il duplice punto di vista dei due curatori – una italiana, l’altro svedese. Un confronto, questo, che ha dato vita ad una relazione dinamica tra una interpretazione interna ed una esterna alla scena artistica contemporanea dei Paesi nordici.

La maggiorparte degli artisti invitati a Siena si è imposta negli ultimi anni all’attenzione generale grazie alla partecipazione ad importanti appuntamenti espositivi internazionali; ma è la prima volta che alcuni tra i più significativi artisti scandinavi vengono presentati insieme in un contesto espositivo concettualizzato.Tra gli artisti invitati: Peter Land, Clay Ketter, Henrik Plenge Jakobsen, Eija-Liisa Ahtila, Thorbjørn Rødland, Vibeke Tandberg, Knut Åsdam, Ann Lislegaard, Henrik Håkansson, Magnus Wallin, Annika Larsson, Peter Land, AK Dolven, CM von Hausswolff + Leif Elgreen, Lars Nilsson.Nell’ambito della mostra verrà inoltre presentata una selezione di video e brani di film realizzati da artisti e film makers nordici, a cura del critico d’arte e curatore svedese Mats Stjernstedt, attuale direttore della Gallery Index: the Swedish Contemporary Art Foundation, Stoccolma.Dopo l’inaugurazione della mostra verrà pubblicato un catalogo bilingue (italiano/inglese) con immagini delle opere installate a Palazzo delle Papesse e alcune fotografie di repertorio relative all’opera di ogni artista invitato.

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