Estate fiorentina: lunedì 25 giugno il via a 'Griots', la rassegna dedicata alla musica e alla cultura dei popoli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 giugno 2001 09:05
Estate fiorentina: lunedì 25 giugno il via a 'Griots', la rassegna dedicata alla musica e alla cultura dei popoli

Parte lunedì 25 giugno 2001 ‘Griots’, la rassegna dell’Estate fiorentina dedicata alla musica e alla cultura dei mondi e dei popoli. E subito, con quattro serate consecutive, si entra nel vivo e del significato di questi appuntamenti che prima di tutto vogliono offrire risposte alle tante richieste di conoscenza di altre culture, di mondi ormai a noi lontani solo geograficamente. Si comincia con uno spettacolo del gruppo Wadumbah al Parterre di Piazza Libertà. In scena, a partire dalle 21,30, andrà la cultura degli Aborigeni Australiani, fatta di storie, canzoni, danza e musiche che raccontano oltre 40 mila anni di vita di un popolo che ancora oggi conserva le proprie tradizioni.
Martedì 26, invece, al Teatro Romano di Fiesole, uno degli appuntamenti più attesi, quello con il coro Nzamba Lela, composto da 15 Pigmei Aka provenienti dalle foreste del Centrafrica.

La loro abilità nella musica e nella danza ci è stata tramandata per la prima volta dai faraoni egiziani, che ne apprezzavano le qualità e li volevano a corte.
Mercoledì 26 e giovedì 27, invece, a Villa Strozzi – Via Pisana 77 – è la volta de ‘Il nuovo Mondo – Contaminazioni ed Arte in Sud America. GRIOTS
Musica e cultura dei mondi e dei popoli E’ una rassegna che risponde alla crescente richiesta di conoscenza e attenzione verso le altre culture, principalmente attraverso l'universale linguaggio della musica per arrivare fino al dialogo culturale sul versante della scrittura creativa e interpretativa.

I gruppi prescelti suoneranno sui vari palchi dell’estate fiorentina scelti fra quelli più rappresentativi e interessanti tra le culture extraeuropee. Ecco i concerti che ascolteremo:
Il coro Nzamba Lela è composto da 15 Pigmei Aka provenienti dalle foreste del Centrafrica. Gli antichi egizi ­ che li chiamavano Aka- li stimavano particolarmente dotati per la musica e la danza, pertanto i Pigmei erano spesso presenti nelle corti dei faraoni. Malgrado alcuni punti in comune con le altre musiche tradizionali della regione, quella dei Pigmei si distingue per la pratica di una polifonia vocale altamente elaborata.


Per oltre 40.000 anni le canzoni, i racconti di storie, la danza e la musica hanno giocato un ruolo importante in tutti gli aspetti della vita degli Aborigeni Australiani. Le performance culturali aborigene sono rappresentazioni drammatiche in forma di mimo e canzone della storia di tribù o gruppi familiari. Il gruppo Wadumbah ci offre uno spettacolo che sintetizza la cultura di origine del quinto continente.
Dopo aver vinto l’RFI African Discovery nel 1997 ed essersi imposta come la rivelazione più entusiasmante al Music Festival di Angouléme dello stesso anno, Rokia Traoré, all¹età di ventiquattro anni, si è ritrovata ad incarnare perfettamente quella nuova generazione di artisti africani che pur rimanendo saldamente legati alle proprie radici africane hanno un atteggiamento assolutamente moderno nell¹approccio al mondo musicale.

Dal Mali proviene anche Ballakè Sissoco.
Dal Marocco arriva musica dei Master Musicians of Jajouka che affonda le proprie radici nei secoli lontani: William Burroughs, uno dei numerosi scrittori e artisti rimasti affascinati da questi musicisti, li ha definiti "una rock'n'roll band vecchia di 4000 anni".
La musica di Cheikh Lô tradisce il suo amore per il reggae mescolato ai ritmi Mbalax del Senegal e con influenze del jazz contemporaneo.
Ala Dos Namorados è uno dei più innovativi gruppi della musica portoghese.

Il loro repertorio include differenti stili, dai ritmi di Capo Verde a reminescenze dei cantori medievali. La loro musica è nata dalla melancolia del fado e dalla canzone folk urbana portoghese, una miscela di canzoni dei trovatori e musica contemporanea.
Il nuovo mondo - contaminazioni ed arte in sud America è il titolo delle due giornate dedicate al Perù e alla Bolivia con concerti, incontri, danze e una mostra di strumenti tradizionali andini.

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