Dibattito post-elettorale a Sinistra: interviene il Gruppo DS in Consiglio Comunale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 maggio 2001 13:38
Dibattito post-elettorale a Sinistra: interviene il Gruppo DS in Consiglio Comunale

Il Gruppo Consiliare DS di Palazzo Vecchio saluta con favore l'affermazione ai ballottaggi di domenica 28 maggio dei candidati di centro-sinistra nelle elezioni amministrative a Torino, Roma, Napoli, Rimini, Belluno, Lucca e Mantova:
"Si tratta di una vittoria sofferta ma significativa, che consente anche a noi di riflettere sulla battuta d'arresto del 13 maggio e su come ripartire.
Ripartire dalle città: il centro-sinistra dovrà a nostro avviso ripartire con determinazione dal buon governo delle città e delle amministrazioni locali.

Firenze non sarà sola, come la destra sperava, ma potrà e dovrà collegarsi con le altre grandi città governate da Sindaci quali Walter Veltroni, Rosa Russo-Jervolino, Sergio Chiamparino. Occorre "fare-sistema", sviluppare idee innovative comuni, contrastare la demagogia populista della destra con l'azione paziente ma capace di chi è in grado di dare voce ai giovani, alle donne, ai ceti più deboli. Il Gruppo DS intende mettere a fuoco alcune iniziative comuni con i Gruppi consiliari DS appena eletti a Roma, Torino, Napoli, così come con tutti i Gruppi delle altre grandi città italiane.
Unire la sinistra, rafforzare l'Ulivo: l'analisi del voto del 13 maggio e il risultato dei ballottaggi del 28 maggio ci riconsegna un mandato chiaro.

Occorre rafforzare l'Ulivo a partire dalla sinistra, che ha indubbiamente subìto un pesante ridimensionamento. Apprezziamo l'aggregarsi delle liste e dei partiti del centro dell'Ulivo in un unico soggetto, La Margherita. Tuttavia è chiaro che occorre, fin da subito, aprire un ampio dibattito tra la forze di sinistra e ambientaliste per mettere a fuoco e valorizzare tutti gli elementi programmatici e politici comuni, promuovere un dibattito e una consultazione permanente capaci di invertire l'allarmante spirale che vede ripiegare su se stessa la sinistra a Firenze e nel Paese.

Il centro﷓sinistra e la stessa sinistra potranno ambire a governare ancora se sapranno superare la frammentazione con cui si sono presentate a queste elezioni, se sapranno rafforzare le componenti dell'Ulivo, se sapranno superare la stagione logorante dei tatticismi e del politicismo, riaprendo una dibattito serrato sulle proprie ragioni tra gli iscritti, gli elettori, i cittadini. Occorre recuperare e rilanciare le ragioni della sinistra, così come si sono storicamente determinate nel nostro Paese.

Occorrono meno autoreferenzialità tra i quadri dirigenti, meno discussioni incomprensibili sugli incarichi da assegnare a questa o quella forza della coalizione, più coraggio nell'affrontare il confronto con i cittadini, nel saper ascoltare le loro esigenze e speranze. Il Gruppo DS, di concerto con i gruppi DS nei Consigli di Quartiere e con il partito della città, intende promuovere una serie di iniziative in tal senso, con particolare attenzione ad un primo confronto di merito a partire dai consiglieri dei Comunisti Italiani, dei Verdi, dello SDI, di Rifondazione Comunista e di quanti nel mondo dell’associazionismo, del sindacato e della società civile si riconoscono nelle ragioni della sinistra.
Ascoltare i cittadini, far pesare le loro opinioni: la forza della sinistra sta anche e soprattutto nel suo elettorato di riferimento, un elettorato desideroso di partecipare attivamente alle scelte politiche e amministrative.

Gli elettori della sinistra non attendono che Berlusconi provveda in modo imperscrutabile ai loro bisogni, e giudicano i candidati in base alle loro idee, alle loro proposte concrete, alla loro onestà, alla loro credibilità. Non è un caso che l'analisi del voto per l'elezione della Camera dei Deputati mostri nel voto per i collegi uninominali un netto recupero dei nostri candidati, fino ad annullare il divario tra centro﷓sinistra e destra evidenziato nel voto proporzionale. Occorre tenerne conto di più, anche a Firenze.

Occorre sviluppare una prassi di governo che passi attraverso la continua consultazione ed il coinvolgimento dei cittadini. L'annunciata e positiva intenzione del Sindaco Leonardo Domenici di sviluppare in autunno un ampio dibattito attorno al "piano strategico per la città", in corso di definizione, non dovrà consumarsi come un rito o con la semplice gestione delle proposte degli esperti: dovrà essere un processo ampio che consenta di ascoltare i cittadini e le loro forme organizzate, far pesare le loro opinioni nella definizione del progetto finale, mediante il quale introdurre un quadro coerente di innovazioni che si innestino su quanto fin qui eleborato ed in corso di attuazione.

Il Gruppo DS si impegna a giocare un ruolo fondamentale per rilanciare la partecipazione dei cittadini al progetto di città dello schieramento guidato da Leonardo Domenici. E su questo percorso il Gruppo DS auspica il pieno coinvolgimento del partito della città.
Contrastare questa destra pericolosa: la sconfitta elettorale alle elezioni politiche del 13 maggio non fa venire meno le ragioni dell'Ulivo né le gravi contraddizioni politiche e connotazioni populistiche e demagogiche della coalizione di destra che si appresta a governare il Paese.

Sul piano locale riteniamo fondamentale confermare il quadro di opere infrastrutturali progettato per la nostra area e paventiamo che possano essere rallentate o azzerate dal Governo Berlusconi. il Gruppo DS vigilerà e incalzerà la destra affinché l'insieme di opere avviate a partire dal 1995 possano essere pienamente realizzate, nel rispetto dei tempi e dell'ambiente. Ma il Gruppo DS intende anche e soprattutto svolgere un'azione politica che ritrovi contenuti anche di valenza nazionale e la coniughi con la forte volontà di contrastare valori e azioni di questa destra pericolosa: intolleranza e razzismo, nazionalismo ed antieuropeismo, consumismo e ripiegamento individualista, consumo illimitato delle risorse ambientali ed energetiche, compressione dei diritti e delle libertà individuali, subordinazione alla politica di potenza inaugurata dalla presidenza di George W.

Bush. Senza parlare dell’abnorme conflitto di interessi che grava come un macigno sul proprietario della Casa delle Libertà e che rende, purtroppo, l'Italia una Paese "in stato di attenzione" agli occhi di tutte le democrazie. Non smetteremo di denunciare questo stato di cose: il voto non annulla le ragioni delle preoccupazioni nostre e di molti milioni di italiani".

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