Solisti di Mosca e Sestetto d'archi di Berlino le proposte degli Amici della Musica per il prossimo week-end.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 marzo 2001 12:16
Solisti di Mosca e Sestetto d'archi di Berlino le proposte degli Amici della Musica per il prossimo week-end.

Strepitoso doppio appuntamento nel week-end musicale con gli Amici della Musica Firenze. Sabato 24 (ore 16), torna alla Pergola YURI BASHMET, carismatico e celeberrimo interprete della viola che per l’occasione si presenta anche nella veste di direttore alla testa dei SOLISTI DI MOSCA, l’orchestra d’archi da lui stesso fondata nel 1984. Programma di grande fascino, incentrato su Dmitri Sciostakovic: il Preludio e Scherzo op. 11 e la Sinfonia per viola ed orchestra d’archi, arrangiamento curato dal musicista contemporaneo Alexander Ciaikovsky (Mosca, 1946) del disperato e crudele Quartetto n.

13. Nella seconda parte del concerto, il Rondò D 438 di Schubert mette in luce le doti solistiche della giovanissima Elena Revich (primo violino dei Solisti di Mosca), mentre il Quintetto op. 115 di Brahms vestito delle sonorità di un’orchestra d’archi (la parte originaria del clarinetto viene adattata al timbro altrettanto scuro della viola) ci mostra un Bashmet abile e profondo trascrittore. Un concerto che permette dunque di conoscere da più angolazioni Yuri Bashmet, viola, direttore, trascrittore, considerato fra i più personali e sensibili musicisti provenienti dall’ex-Unione Sovietica, dove ha iniziato i suoi studi sotto la guida autorevole di Vadim Borisovsky (violista del leggendario Quartetto Beethoven, esecutore privilegiato di molte pagine di Sciostakovic) e di Fedor Druzhinin.

La sua carriera concertistica è iniziata brillantemente appena vinto il Concorso Internazionale di Monaco (1976), ma oltre ad essere un rinomato solista e un apprezzato musicista da camera in tutto il mondo (più volte è stato riconosciuto “miglior strumentista dell’anno” nell’ambito dei Classical Musical Awards) Bashmet ama moltissimo dirigere: per questo ha creato i Solisti di Mosca, orchestra nata da un’attenta selezione dei migliori frutti usciti dai concorsi internazionali, con la quale compie numerose tournées ed ha già realizzato diverse registrazioni.

L’artista ha contribuito anche a far incrementare il repertorio concertistico per viola, ispirando a musicisti come Schnittke e Kancheli la composizione di nuove partiture espressamente dedicate alla sua arte interpretativa.
Domenica 25 (ore 21), il Teatro della Pergola ospita il prestigioso SESTETTO D’ARCHI DEI FILARMONICI DI BERLINO, impegnato in un programma che affianca una pagina classica come il Sestetto op. 36 di Brahms ai lavori pensati per il medesimo organico dal danese Niels Gade, ammiratore di Mendelssohn e del primo Romanticismo tedesco, e dal cèco Bohuslav Martinu, compositore eclettico del Novecento che nel suo stile seppe fondere folklore e vigore neobarocco.

Un programma che non mancherà anche stavolta di riconfermare quelle doti interpretative che da sempre sono riconosciute, e a livello internazionale, a questo strepitoso gruppo di archi. Formato dai violini Bernard Hartog e Rüdiger Liebermann, dai violisti Wolfram Christ e Walter Küssner, e dai violoncellisti Georg Faust ed Ansgar Schneider, il Sestetto d’archi dei Filarmonici di Berlino è difatti una formazione cameristica di fama mondiale che raccoglie tutte prime parti dei Berliner Philharmoniker e che più volte ha suonato con successo per gli Amici della Musica Firenze.

Ciascuno dei componenti dell’ensemble berlinese ha ottenuto numerosi riconoscimenti in concorsi internazionali, e può vantare anche un’intensa attività concertistica, non solo in gruppi da camera ma anche solistica. (RO)

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