Ariosto e Tasso nei luoghi d’arte

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 marzo 2001 22:58
Ariosto e Tasso nei luoghi d’arte

Fare poesia nei luoghi dell’arte. Togliendo quella patina di musealità e accademismo all’una e all’altra, attraverso un’operazione musicale, ramificata e vitale, a tutto vantaggio del pubblico e in particolar modo dei giovani. Evitando con questo ogni pressappochismo, inseguendo quanto più possibile un obiettivo di qualità e rigore. Un intervento scrupoloso e d’autore, dove la centralità dell’opera è garantita non soltanto dai due "monumenti della letteratura" presi in considerazione, Ariosto e Tasso, ma anche dallo studio e dalla seria ricerca che ha nutrito i due interventi registici, e che ha guidato lo sguardo di un comitato scientifico nominato appositamente.

Il progetto di letture-concerto centrato sull’Orlando Furioso di Ariosto e sulla Gerusalemme liberata di Tasso, curato dall’ETI - Ente teatrale Italiano, si allaccia alla III Settimana della Cultura nella sua fase iniziale. L’iniziativa è partita infatti il 26 febbraio con un primo appuntamento al Teatro Valle (ore 21): con il primo canto dell’Orlando Furioso e si inaugura lunedì 12 marzo alle ore 21 nel Saloncino della Pergola con il primo quadro della Gerusalemme liberata diretto da Armando Pugliese con la partecipazione straordinaria di Massimo Venturiello.
Il progetto si dipanerà lungo l’arco di quattro mesi, tra Roma e Firenze, fino al 25 giugno.
Dislocato tra alcuni luoghi storici di Roma (Ariosto) e Firenze (Tasso), riflette tutte le competenze del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla cura del patrimonio alla materia spettacolare, dalla salvaguardia delle biblioteche alla diffusione della letteratura e della cultura più in generale.

In questa occasione, si è pensato di fissare l’attenzione su due testi così importanti della letteratura italiana, affidando la cura delle rispettive sezioni a due "registi-compositori", che si sono trovati a mediare tra fondamentali edizioni critiche delle opere in questione, le problematiche legate ad una possibile messa in scena dei versi, e la storia dei luoghi che ospiteranno le letture. Il Museo Nazionale Romano - Palazzo Altemps e il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma, S.Croce, il Rondò di Bacco (Palazzo Pitti), il Chiostro di Santa Maria degli Angeli, il Saloncino del Teatro della Pergola e la Sala Vanni a Firenze, sono infatti degli spazi reali con le loro trame immaginative e storiche, entro i quali prenderanno vita gli spazi immaginari dei poeti, i loro versi consegnati alla classicità e in grado di parlare fortemente ai contemporanei.

Due grandi edifici letterari, Ariosto e Tasso, verranno accolti adeguatamente in magnifici edifici d’arte, nell’intenzione di creare un reciproco contagio e nutrimento, a tutto vantaggio di chi ascolta.
Gli spettacoli della Gerusalemme liberata sono a cura di Armando Pugliese: dal 12 marzo al 4 giugno Firenze ospiterà, quasi tutti i lunedì, il lavoro di segno "verticale" fatto sull’opera di Tasso. Si tratta di dodici episodi indipendenti, ciascuno con una propria compiutezza narrativa e drammaturgica, che compongono il percorso simbolico della "Gerusalemme".

Tra gli attori impegnati in questo ciclo di letture, figurano Giorgio Albertazzi, Toni Bertorelli, Pietro Bontempo, Giulio Brogi, Mariangela D’Abbraccio, Luca De Filippo, Marisa Fabbri, Elisabetta Pozzi, Lina Sastri, Toni Servillo, Edoardo Siravo, Massimo Venturiello.
Le letture concerto di Firenze, come quelle di Roma, saranno introdotte da studiosi e docenti di italianistica, che offriranno al pubblico un ulteriore sguardo, un approfondimento critico sul poema del Tasso.
Ad introdurre il primo appuntamento, sulla Gerusalemme liberata saranno il professor Ezio Raimondi, dell’Università degli Studi di Bologna, e lo stesso regista, Armando Pugliese.
Il comitato scientifico che ha fatto da guida teorica al progetto è coordinato dal prof.

Renzo Tian (commissario straordinario dell’Eti) e composto dal prof. Guido Baldassarri (Università di Padova), il prof. Roberto Cardini (Università di Firenze), il prof. Giulio Ferroni (Università di Roma "La Sapienza"), il prof. Carlo Ossola (Università di Torino), il prof. Ezio Raimondi (Università di Bologna), e il prof. Achille Tartaro (Università di Roma "La Sapienza").
Il progetto su Ariosto,partito il 26 febbraio e che proseguirà sino al 25 giugno, è firmato da Ruggero Cappuccio, regista-drammaturgo che ha una significativa esperienza nel campo del teatro di poesia.

I canti prescelti, trattati come "piccoli gioielli sinfonici", verranno letti da una nutrita schiera di interpreti d’eccezione, da Roberto Herlitzka a Mariano Rigillo da Ottavia Piccolo a Maddalena Crippa, da Gabriele Lavia ad Anna Bonaiuto, con l’accompagnamento di un numero variabile di orchestrali. Le musiche sono composte da Paolo Vivaldi.

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