Musica per tutti i gusti al Teatro Metastasio di Prato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 dicembre 2000 23:56
Musica per tutti i gusti al Teatro Metastasio di Prato

Il pianista classico Paul Badura-Skoda il 12 Dicembre. Omaggio alla musica leggera italiana degli anni '30-'40 il 13 Dicembre (Ore 21.30).
Paul Badura-Skoda è uno dei più eminenti pianisti del nostro tempo. Un'intera vita dedicata alla musica, coltivando una finissima intelligenza interpretativa ed una grande curiosità. Formatosi musicalmente a Vienna, sua città natale, Paul Badura-Skoda ottenne il primo premio al Concorso Musicale austriaco nel maggio 1947 presso la rinomata "Gesellschft der Musikfreunde" di Vienna che gli valse una borsa di studio per i Corsi d'interpretazione tenuti dal grande musicista Edwin Fischer a Lucerna, incontro che fu fondamentale per il giovane pianista e che influenzò il suo orientamento artistico.

Già nel 1949 Furwängler e Karajan furono colpiti dal suo grande talento e da questo momento prese il via una grande carriera.
Oggi il talento di Paul Badura-Skoda è mondialmente noto: votato al Franz Schubert è anche conosciuto per l'incredibile varietà del suo repertorio e per quella vena spontanea creativa, spesso improvvisata, che rende irripetibili tutti i suoi concerti.
L'Omaggio alla musica leggera italiana è un'idea di Stefano Bollani con la partecipazione di: Massimo Altomare; Barbara Casini; Monica Demuru; Irene Grandi; Marco Parente; Peppe Servillo; Lello Pareti, contrabbasso; Enrico Rava, tromba Ares Tavolazzi, contrabbasso.

Negli anni fra le due guerre, mentre il fascismo proibiva l'ascolto del jazz e della musica americana in genere, i cantanti, i compositori, i musicisti e i direttori d'orchestra inventavano una serie di melodie destinate a rimanere per sempre nella nostra memoria collettiva. A volte solo come vago ricordo, sotto forma di una frase, un ritornello, un motivetto.
Sono passati abbastanza anni perchè oggi si possa riguardare a quel repertorio con sguardo disincantato; l'affetto però rimane lo stesso.

Sono le canzoni dei nostri nonni ma sono anche i primi esempi di musica leggera italiana, la storia del costume del nostro paese. Ecco l'occasione per far rivivere quel repertorio.
Cantanti e musicisti dalle più svariate esperienze, artisti che probabilmente non avrebbero mai incrociato le loro strade, persone così diverse fra loro per età e background, hanno trovato così un possibile terreno comune. Così è stato possibile l'incontro, un incontro gioioso per una nobile causa...aiutare il conservatorio di Sarajevo, l'istituzione cui sono destinati i proventi del disco, che sarà nei negozi da dicembre.

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