Via libera al reimpianto delle vigne vini doc non OGM

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 novembre 2000 01:01
Via libera al reimpianto delle vigne vini doc non OGM

Il consiglio regionale toscano ha approvato oggi una direttiva con l'astensione del centro destra. Le Province dovranno adottare, entro quattro mesi, i piani triennali di ampliamento dei vigneti per la produzione di vini a denominazione d'origine e adeguare quelli esistenti.
Sono stati i gruppi consiliari dei Verdi e dei Democratici a presentare una mozione riguardante le uve geneticamente modificate per ribadire un divieto gia' sancito da una legge regionale dell'anno scorso, che vieta produzioni geneticamente modificate in tutto il territorio toscano e ne vieta anche la commercializzazione.
I punteggi per l'ammissione delle aziende vinicole all'ampliamento e al reimpianto di vigne, saranno fissati dalle Province sulla base dei criteri fissati oggi dal consiglio regionale.
Dovranno essere agevolate le aziende con minore superficie vitata, quelle che non raggiungono una minima unita' produttiva, quelle che hanno rinnovato gli impianti, quelle che chiedono per la prima volta l'ampliamento, quelle che hanno realizzato investimenti aziendali per la vinificazione negli ultimi cinque anni.
I vigneti toscani si estendono su 64.400 ettari, dei quali oltre la meta' iscritti agli albi per la produzione di vini a denominazione d'origine.
Negli ultimi trent'anni la superficie a viti e' calata della meta', ad una media di circa 2.000 ettari l' anno.

Viceversa le superfici a denominazione d' origine, negli ultimi anni, sono passati dai 28.600 ettari del '90 agli attuali 32.700. Un elemento negativo e' considerato l'età avanzata degli impianti che, in molti casi, sono al limite della capacita' produttiva. Quasi l'80% dei vigneti toscani ha, infatti, oltre venti anni d'eta'. La produzione complessiva del vino e' di 2,4 milioni di ettolitri, di cui circa l'80% di vini rossi. Circa la meta' della produzione si riferisca a vini Dc o Docg e in questi casi l'incidenza dei rossi sale al 90% della produzione.
Sono interessate alla coltivazione della vite quasi 50.000 aziende delle quali circa 9.000 producono vini a denominazione d'origine.

Sotto il profilo economico il settore vitivinicolo contribuisce con 600 miliardi di lire per il 18% circa alla produzione lorda vendibile regionale.
Una tavola imbandita, nelle stanze piu' panoramiche del consiglio regionale, quelle che ospitano la sede della commissione agricoltura, con affaccio sui piu' bei monumenti del centro di Firenze, per dire no al vino transgenico che invece sembra non sgradito all'Ue che ha dato il via libera alla sperimentazione di coltivazioni di uva ogm. L'iniziativa e' stata dei gruppi consiliari regionali dei Verdi e dei Democratici.
I capogruppo dei Verdi, Fabio Roggiolani, che e' anche presidente della commissione agricoltura, e quello dei Democratici Erasmo D'Angelis, hanno invitato i giornalisti ad un assaggio di vini naturali, accompagnato da focaccia e tocchetti di parmigiano.

Nell'occasione e' stata presentata anche una produzione di vini biologici.
Roggiolani, il prossimo 10, 11 e 12 novembre sara' a Bruxelles per manifestare contro la direttiva europea sugli ogm ed ha chiesto ai parlamentari europei eletti in Toscana di farsi pertavoce di questa della posizione anti organismi geneticamente modificati in Europa. "Abbiamo rappresentanti toscani al parlamento europeo - ha detto Roggiolani - troppo tiepidi su questa questione e uno di questi, mi dispiace dirlo perche' e' un amico, e' proprio Guido Sacconi'', dei Ds.

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