E' la prima volta in Toscana che un castello di proprietà pubblica viene trasformato in albergo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 settembre 2000 08:07
E' la prima volta in Toscana che un castello di proprietà pubblica viene trasformato in albergo

E' accaduto in Lunigiana, a Licciana Nardi, dove il castello di Terrarossa, dopo sei anni di lavori e due miliardi di investimenti (700 milioni dei quali ancora da spendere entro il 2002) riaprira' le sue porte per la prima volta venerdi' 22 settembre: sara' l'occasione per ospitare il convegno che precedera' il primo week-end di autunno, dedicato anche quest'anno, in occasione delle Giornate europee del patrimonio, alle visite gratuite ai Castelli di Toscana. Dotato di una cinquantina di posti letto gia' attrezzati, di una sala conferenze e di un bar, il castello-albergo di Terrarossa entrera' in funzione a cominciare dall'anno prossimo, quando saranno risolti alcuni problemi di gestione.

Ma fin da venerdi' 22 settembre sara' possibile ammirarne il rinnovato austero splendore, prima di partire alla scoperta dei castelli della Lunigiana. La tre giorni, che si aprira' venerdi' 22 a Licciana-Nardi, consentira' di approfondire la conoscenza dei castelli di Toscana, degli interventi gia' portati a termine e delle ricerche ancora in corso. Il convegno e' organizzato dalla Regione, dalla Provincia di Massa-Carrara e dal Comune di Licciana Nardi e ospitera' interventi di amministratori pubblici e di funzionari anche di altre regioni, che, come il Friuli-Venezia Giulia, si sono dotate di specifiche normative e di idonei strumenti finanziari per rilanciare il settore.

Il castello di Terrarossa ospitera' anche la foresteria permanente del circuito dei Castelli della Lunigiana: un progetto che sta ormai andando in porto e del quale si fara' il punto proprio in occasione del convegno. Il sindaco di Licciana Nardi, Enzo Manenti, ricorda che "siamo riusciti a stipulare anche una convenzione con la famiglia proprietaria del Castello di Bastia, che apre cosi' quest'anno per la prima volta alle visite guidate". In concomitanza delle Giornate europee del patrimonio si mostra, eccezionalmente, al pubblico anche il castello Malaspina di Monti, sempre a Licciana Nardi.

Sia il castello di Bastia che quello di Monti rientrano nell'ampio programma delle visite del 23 e del 24 settembre. Un programma che vede nella Lunigiana il suo centro di irradiazione naturale, ma che copre tutta la Toscana, presentandola come terra dei castelli e delle fortezze, delle rocche e delle torri di avvistamento, delle citta' e dei borghi murati. E' davvero un'altra Toscana quella che si presenta ai visitatori. Due giorni di ingressi liberi e visite guidate gratuite, nella maggior parte dei casi a prenotazione, a un'ottantina tra i castelli e le fortificazioni piu' importanti per compiere un'esperienza irripetibile: riscoprire il ruolo dell'architettura militare in una regione che, dal Medioevo al Rinascimento, ha avuto un ruolo centrale in Europa.

E proprio l'Europa, con le sue tradizionali Giornate del patrimonio, e' la grande protagonista dell'iniziativa. Alcuni castelli che apriranno i loro battenti nel primo week- end di autunno sono stati restaurati grazie anche ai finanziamenti dell'accordo di programma governo-regione per i beni culturali del periodo 1994-1999. E altri saranno interessati dai nuovi progetti che si stanno mettendo a punto per le erogazioni comunitarie della fase 2000-2006.
"Le Giornate del patrimonio - sottolinea l'assessore alla cultura della Regione Toscana Mariella Zoppi - saranno percio' anche l'occasione migliore per fare il punto sui risultati dei progetti cofinanziati dall'Unione Europea e per metterne a punto di nuovi.

E saranno anche la conferma della strategia di intervento della Regione Toscana nel settore dei beni culturali, considerati come una risorsa di eccezionali potenzialita', una nuova opportunita' per attrarre investimenti e generare occupazione, benessere e sviluppo, un volano per orientare la domanda di cultura e di turismo non solo sulle grandi citta' d'arte, ma anche sui piccoli centri e sulla Toscana rurale". Questo e' il senso delle giornate del 23 e 24 settembre, quando sara' possibile andare alla scoperta di un'altra Toscana: quella dei liberi Comuni medievali gelosi della loro indipendenza e arroccati dietro le mura delle loro fortezze, sempre pronti a difenderle strenuamente; delle guerre fratricide tra guelfi e ghibellini, tra neri e bianchi, tra Firenze, Pisa e Lucca, Arezzo e Siena; e delle corti rinascimentali colte e raffinate, consapevoli della loro supremazia e disponibili anche a subordinare le esigenze della sicurezza e della difesa a quelle dell'arte e dell'eleganza.

E' un altro volto della regione, meno noto ma di grande suggestione, quello che si offre al visitatore piu' attento: un volto sorprendente, che svela una regione ancora tutta da scoprire, dagli splendidi castelli della Lunigiana che sorvegliavano l'accesso della Via Francigena a quelli della Garfagnana a lungo abbandonati dagli Estensi tanto da provocare le lamentele di Ludovico Ariosto; dalla Fortezza vecchia di Livorno al Borgo murato di Vicopisano disegnato dal Brunelleschi; dal Castello di Sambuca Pistoiese che salutava i pellegrini in cammino verso Santiago de Compostela a quello dell'Imperatore a Prato, unica testimonianza dell'architettura imperiale sveva nel centro-nord; dalle eleganti ville fortificate dei Medici nella loro terra natale del Mugello al castello di Porciano di Stia, in Casentino, fino alle austere Fortezze degli Orsini a Sorano e a Pitigliano.
Il programma delle visite e' promosso dalla Regione, nell'ambito del progetto "Architetture di Toscana", in collaborazione con il Ministero per i beni e le attivita' culturali, le Province, i Comuni, le Soprintendenze e la sezione toscana dell'Istituto italiano castelli.

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