Vino d’annata: Toscana alla prima asta “all italians” organizzata da Christie’s e al congresso OIV a Parigi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 luglio 2000 21:27
Vino d’annata: Toscana alla prima asta “all italians” organizzata da Christie’s e al congresso OIV a Parigi

A pochi giorni dalla seconda edizione del Borsino del Vino vecchio, da collezione e d’antiquariato, organizzato a chiusura della 34^ Settimana dei Vini, collezionisti e investitori hanno potuto seguire a Londra un prestigioso evento firmato dalla casa d’aste Christie’s. Per la prima volta quest’anno infatti è stata bandita una tornata d’asta dedicata esclusivamente ai vini italiani, che ha visto fare la parte del leone alle etichette toscane. Record di quotazione per un lotto di Sassicaia, dodici bottiglie “Marchese Incisa della Rocchetta” datate 1985 e assegnate per 4.600 sterline.

Altrettante bottiglie risalenti al 1990 hanno spuntato 2.400 sterline, mentre un lotto di Tignanello Antinori del 1985 si è attestato sulle 2300 sterline facendo registrare così il maggior rialzo sulla base d’asta, che nel caso in oggetto era di £900-1.200. In luce anche i vini piemontesi, con un lotto di Barolo Confortino Riserva Speciale 1964 assegnato per £ 1.750.
In tutt’altro contesto, il 2° Borsino del Vino Vecchio dell’Enoteca Italiana, aveva richiamato collezionisti italiani giunti il 10 giugno alla Fortezza Medicea di Siena da Roma e da Arezzo, ma anche da Bologna, Pistoia o Porto San Giorgio.

In bella mostra un Brunello Biondi Santi classe ’55, un Chianti Classico Ricasoli “Castello di Brolio” del 1934 ed un set di 60 bottiglie di Amarone Bertani 1959. Esposte anche curiosità come un Barolo “Podere Luigi Einaudi” del 1964.
Le DOCG italiane ed i vini di Pantelleria si impongono a Parigi in una degustazione memorabile per oltre novecento illustri ospiti. Grazie all’Ente Vini Enoteca Italiana, in occasione del solstizio d’estate, congressisti provenienti da quarantacinque pesi del mondo hanno potuto apprezzare il meglio della produzione italiana controllata e garantita.

Intervenuti nella ville lumière in occasione del XXV Congresso Mondiale della Vite e del Vino, i delegati hanno potuto così prendere parte alla degustazione finale della 34^ Settimana dei Vini, manifestazione caratterizzata quest’anno in una varietà di iniziative senza precedenti.
Teatro del gran finale parigino, il prestigioso Hotel Hilton che martedì 20 giugno ha permesso di concretizzare così una iniziativa fortemente voluta dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e realizzata in collaborazione con l’Office International de la Vigne et du Vin, con singole aziende e consorzi di produzione vitivinicola.

Unanime il consenso espresso dai partecipanti all’evento: difficile obiettivamente aspettarsi il contrario, visto che la selezione dell’Enoteca Italiana era stata tale da proporre bottiglie davvero all’altezza, nel senso quasi letterale del termine, della più famosa torre del pianeta. In sala di degustazione sono stati così presentati 20 vini a denominazione di origine controllata e garantita, ed una “solare” presenza di vini isolani: quelli di Pantelleria.
La degustazione dei grandi vini italiani ha coronato il primo giorno di lavori del Congresso Mondiale della Vite e del Vino: nell’introduzione, il presidente dell’Ente Vini Enoteca Italiana, onorevole Flavio Tattarini ha sottolineato la vitalità del vigneto italiano: “un patrimonio genetico e culturale mondiale, in grado di alimentare attraverso la valorizzazione della biodiversità una verifica scientifica e una risposta di mercato ai rischi di riduzione del patrimonio genetico del pianeta - ha detto tra l’altro il presidente - ed altresì offrendo una proposta culturale alternativa ai pericoli di omologazione del gusto”.

Secondo il direttore dell’Enoteca Italiana, Giulio Somma, “l’apprezzamento riscontrato in sede congressuale premia gli sforzi e la crescita qualitativa della vitivinicoltura italiana. I dati forniti dall’Istituto per il Commercio Estero mostrano il consolidamento dell’export nazionale che nel ‘9 risulta superiore di un 19,8 per cento rispetto all’anno precedente con un fatturato di lire 4.500 miliardi di lire”.
Parigi, Roma e Milano sono stati gli scenari delle brillanti passerelle finali della Settimana dei Vini edizione Duemila.

La “missione francese” del 20 giugno, per l’Enoteca Italiana ha affiancato la versione romana della manifestazione, che sotto il titolo de “La dolce vite” ha vivacizzato le prime serate estive con le presentazioni ed i mini corsi di degustazione allestiti mel cuore della capitale, tra Palazzo Rospigliosi e via Margutta. Sempre in giugno, martedì 13, il ciclo di “Salotti Letterari” ha avuto la sua partecipata e stimolante appendice presso la libreria Feltrinelli in piazza Duomo a Milano.

Un nuovo successo di pubblico ha accompagnato per l’occasione la presentazione del best seller “Il vino – manuale del Sommelier” ed il successivo dibattito. Ancora a Roma, il 24 giugno, un evento da “effetti speciali”: a Cinecittà è andata in scena la degustazione-cocktail offerta alle stelle del cinema italiana in occasione della consegna dei premi “Globo d’Oro”.
La Settimana dei Vini, quest’anno dedicata al tema dei “Luoghi del Vino, ha vissuto nel Duemila una edizione rivelatasi nei contenuti anche superiore alle aspettative “millenarie” che l’hanno preceduta.

La prese di coscienza della centralità del consumatore per il mercato mondiale vinicolo, evidenziata nella Giornata internazionale del 27 maggio; l’avvio di una nuova era di confronto sul tema dell’Imbottigliamento in zona d’origine, segnato dal convegno dell’8 giugno, e la presentazione di innovative proposte per assicurare futuro all’intero settore agricolo, come la cosiddetta “banca della terra” sono solo alcune delle “pagine pesanti” con cui la manifestazione va in archivio.

Il riconfermato boom dell’abbinamento “vino & pizza”, vincente soluzione made in Italy per le serate estive, o la prima serie di degustazioni di grandi vini italiani sui treni Eurostar (“Degusta-treni”) sono al pari testimonianze del crescente consenso che l’‘”ambasciatrice del vino italiano nel mondo” sta riscontrando in misura crescente, iniziativa dopo iniziativa.

Collegamenti
In evidenza