Fiorentina: cronaca di una giornata difficile

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 maggio 2000 23:41
Fiorentina: cronaca di una giornata difficile

“Non posso manifestare che stupore e sorpresa per quanto sta avvenendo a Firenze attorno alla Fiorentina -dichiara nel pomeriggio l'Amministratore Delegato del Gruppo Cecchi Gori, Marco Duradoni- Vorrei ribadire che la Famiglia Cecchi Gori, oggi tesa a realizzare a Firenze importanti accordi industriali, ha mantenuto le promesse fatte investendo molte risorse nella città e nell’area Fiorentina sia sul fronte della comunicazione che su quello della squadra di calcio. Il Gruppo non ha mai cessato, come del resto la Famiglia Cecchi Gori, di sostenere la A.C.

Fiorentina e questo impegno lo riconferma anche oggi in una fase di ristrutturazione e di potenziamento del Gruppo stesso. Recentemente è stata presa la decisione di cambiare l’assetto gestionale della Società indicando un Amministratore Unico per renderla più snella nelle decisioni operative e nella prospettiva di accordi finanziari internazionali che possono vedere protagonista anche la Fiorentina. Alla struttura amministrativa sarà affiancato un Consiglio della Città in cui saranno chiamate a far parte personalità del mondo economico, politico e della cultura, proprio per tenere unita tutta la Città attorno alla Società.

E’ evidente che l’attuale situazione può essere interpretata come un anello di una catena di fatti di natura politica ed economica miranti da mesi a minare la credibilità di Vittorio Cecchi Gori e la struttura del Gruppo stesso. Dispiace molto ci siano dei Fiorentini che stiano al gioco di questi potentati. Dispiace, altresì, che per questi fatti un uomo come Giovanni Trapattoni sia indotto a lasciare la Società non certo per contrasti con la Presidenza e con la Squadra, ma perché intimidito da un clima incivile e non degno di Firenze.

Cecchi Gori ha voluto acquisire dei Campioni - ancora tutti sotto contratto per molti anni - che oggi possono essere il motivo del contendere; è lui che li ha scoperti, valorizzati e portati a Firenze, magari anche contro il volere degli attuali contestatori. Non ho dubbi che Vittorio Cecchi Gori manterrà l’impegno assunto verso Firenze e verso sua madre, prima tifosa della Fiorentina, di realizzare una Squadra competitiva anche per la prossima stagione. D’altra parte la Fiorentina è da anni protagonista tra le maggiori società italiane, pur non disponendo di un bacino di risposta economica come altre Città. Faccio dunque appello alla cittadinanza affinché si stringa attorno alla Fiorentina e alla Famiglia Cecchi Gori in un clima sereno e civile e respinga le provocazioni che sensali interessati o politici stanno seminando. Solo in un clima sereno e civile anche Giovanni Trapattoni potrà prendere delle decisioni equilibrate e professionali. Credo che a Vittorio Cecchi Gori - di cui tutti conoscono e apprezzano la lealtà e onestà intellettuale, che è un Fiorentino che ama Firenze, conosce la Società ed è disposto a passar sopra ad ogni offesa e provocazione - la Città debba dare segni di incoraggiamento per proseguire l’opera intrapresa”.
Luna ha ribadito che dal termine della gara con il Venezia ad oggi non ci sono stati contatti ufficiali con Trapattoni.

L'allenatore viola, ha sottolineato il dirigente gigliato, conosceva da tempo lo stato d’animo di Batistuta riassunto dalle sue dichiarazioni di domenica sera e quindi queste non possono avergli fatto cambiare improvvisamente idea sui programmi futuri. Quello che può aver contrariato il tecnico, sempre secondo Luna, possono essere state le contestazioni nei suoi confronti da parte di una frangia della tifoseria durante e dopo la gara comunque disapprovate con sonori fischi dal resto dello stadio.

Per dare spazio ai colloqui, è stato rinviato l’allenamento.
Ma all'uscita dell'incontro con i dirigenti della società gigliata, l'allenatore Giovanni Trapattoni non ha rilasciato nessuna dichiarazione e si è riservato di informare la stampa e quindi tutti i tifosi soltanto dopo aver parlato personalmente con il presidente Cecchi Gori. Questo sembra confermare la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto con il tecnico e un'emorragia di giocatori (Gabriel Batistuta e Rui Costa in primis) decisi ad andarsene dalla Fiorentina perché non contenti della situazione creatasi.

In città serpeggiava un logico disorientamento e queste notizie hanno ulteriormente surriscaldato gli animi contribuendo al manifestarsi di episodi di violenza notturna che poco hanno a che fare con il calcio (tre bombe molotov lanciate la scorsa notte contro la sede degli studi dell'emittente Canale 10). E da domenica pomeriggio ad oggi niente di ufficiale è stato ancora detto o fatto.

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