La Bibbia: edizioni del XVI secolo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 marzo 2000 08:07
La Bibbia: edizioni del XVI secolo

Sabato primo aprile, nell'ambito delle manifestazioni promosse per la Settimana della Cultura dell'anno giubilare, s'inaugura alle ore 11 presso la Tribuna Dantesca della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze la mostra storico-bibliografica La Bibbia. Edizioni del XVI secolo .
I testi esposti, circa settanta volumi provenienti in gran parte dai Fondi antichi della Biblioteca fiorentina, consentono di ipercorrere la storia della stampa attraverso la rielaborazione e la diffusione dei testi biblici, sia nelle versioni ufficiali della Chiesa cattolica che nelle varie redazioni testuali fiorite nel corso del sedicesimo secolo, sotto la spinta propulsiva della Riforma. La mostra si articola in tre sezioni che documentano, con una selezione degli esemplari più significativi dal punto di vista tipografico e filologico, le diverse redazioni del testo biblico destinate non solo ad un uso religioso ed ecclesiastico ma anche agli ambienti umanistici di intellettuali laici: edizioni nelle lingue originali e poliglotte, edizioni francesi e tedesche della revisione della Vulgata e le nuove traduzioni, sia in latino che in volgare, dai testi originali. Tra i più importanti testi della prima sezione sono esposti il Salterio poliglotto in ebraico, aramaico, greco, latino e arabo, stampato a Genova da Pietro Paolo Porro nel 1516; la prima Bibbia poliglotta in ebraico, aramaico, greco e latino stampata ad Alcalà tra il 1514 e il 1517 da Guillén Arnao de Brocar; la prima edizione completa della Bibbia greca, stampata da Andrea Torresani a Venezia nel 1518, conosciuta come aldina perché voluta e ideata da Aldo Manuzio; la prima Bibbia rabbinica (Venezia, Daniele Bomberg, 1516-1517), proveniente dal Convento dei Cappuccini di Firenze.

Nella seconda sezione sono esposti i testi che più rappresentano l'intenso e complesso processo di revisione del testo della Vulgata latina: alcune edizioni di Robert Estienne, considerate come il primo intervento di revisione critica della Bibbia; alcune edizioni della Bibbia di Lovanio e le due edizioni ufficiali che ne derivarono, la Bibbia Sistina del 1590 e la Sisto-Clementina del 1592. Particolarmente importante è la copia di tipografia sulla quale venne realizzata la prima edizione ufficiale della Chiesa cattolica del 1592. Nella terza sezione sono esposte le nuove traduzioni sia latine che volgari: tra le latine c'è la seconda edizione della traduzione di Sante Pagnini, domenicano nel Convento di San Marco a Firenze, alcune edizioni della traduzione di Tommaso De Vio e un'edizione della Bibbia di Zurigo.

Ampiamente rappresentata in questa sezione la documentazione delle traduzioni in lingua italiana: tra queste va citata la prima edizione realizzata nel 1532 da Antonio Brucioli, autore centrale nella Riforma italiana. Da segnalare, tra le altre, anche le edizioni tedesche, le edizioni riformate francesi del Nuovo Testamento e la famosa Bibbia di Ferrara del 1553, monumento della lingua castigliana. La mostra è stata curata da Antonella Lumini con il coordinamento di Artemisia Calcagni Abrami.

Il Catalogo è edito da Leo S. Olschki.
Orario: dal primo al 20 aprile 2000. Lunedì-sabato 10-18 e 30. Chiuso domenica e festivi. Ingresso gratuito. Tribuna Dantesca.

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