Il recupero dell'evasione TARSU

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 aprile 1999 16:11
Il recupero dell'evasione TARSU

In una Conferenza stampa, tenutasi nei locali della Direzione Entrate (dove opera la ditta Infotirrena), in via Perfetti Ricasoli, il Sindaco di Firenze Mario Primicerio e l'Assessore ai Tributi Roberto Bertoli hanno presentato i risultati della lotta all'evasione tributaria della TARSU. Firenze è l'unica, fra le grandi città, che hanno affrontato il problema non accontendandosi di effettuare incroci informatici, ma chiedendo ai cittadini di consentire una misurazione diretta degli immobili. I circa 150 rilevatori della ditta Infotirrena, infatti, si sono visti opporre un rifiuto alle misurazioni solo da una percentuale di cittadini (che ora dovranno esibire planimetrie dell'immobile occupato) inferiore al 4%.
"I risultati già conseguiti -ha detto il Sindaco- sono davvero incoraggianti: quando ancora manca circa il 15% delle rilevazioni, già abbiamo trovato quasi 2 milioni e mezzo di metri quadri a fronte dei quali nessuno pagava la Tassa.

E' come se solo adesso avessimo scoperto che esiste un altro Quartiere di Firenze. Un vero successo che premia la città e le modalità con cui questa complessa operazione, costantemente controllata dagli Uffici del Comune, viene condotta. Per assicurare al Bilancio comunale i 32 miliardi che quest'anno abbiamo realizzato (fra Tassa, arretrati, e sanzioni) avremmo dovuto o perseguire, con convinzione questa grande operazione di regolarizzazione delle circa 200.000 posizioni tributarie, o inasprire la pressione tributaria ben al di là della introduzione dell'addizionale IRPEF, cui pure abbiamo rinunciato".
Ha precisato l'Assessore ai Tributi che "Il maggior gettito annuo che il Comune si è assicurato, già ora per circa 7 miliardi e mezzo, equivale a ciò che si sarebbe riscosso in più se avessimo aumentato la Tassa di circa il 12 %, con la differenza che in questo caso avrebbero pagato solo quei contribuenti che già prima avevano fatto il loro dovere".

I 60 ricorsi innanzi alle Commissioni tributarie su quasi 50.000 confronti già operati con i contribuenti testimoniano che i casi di discordanza rilevati fra le misurazioni effettuate, le validazioni del Comune e le convinzioni dei contribuenti superano appena la quota dell'1 per mille.

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