Il Museo Marino Marini, a Firenze, inaugura mercoledì 2 luglio, ore 18.00, 30/60 Opere dalla collezione del FRAC Champagne-Ardenne, a cura di Leonardo Bigazzi e Florence Derieux. Organizzata in occasione del sessantesimo anniversario del gemellaggio tra le città di Firenze e Reims, firmato il 3 Luglio del 1954, la mostra presenta per la prima volta in Italia una selezione di opere della collezione del FRAC Champagne – Ardenne. La mostra è parte del programma di collaborazioni e progetti che il FRAC Champagne-Ardenne ha sviluppato quest’anno in Francia e all’estero durante il rinnovamento dei suoi spazi espositivi e in occasione del trentesimo anniversario dalla sua fondazione.
Creato nel 1984, il FRAC Champagne-Ardenne (Fondo Regionale per l’Arte Contemporanea) è un’istituzione francese attiva nella produzione e promozione dell’arte contemporanea. Come li altri FRAC in ciascuna delle regioni francesi, è dedicato alla creazione e alla diffusione della sua collezione di arte contemporanea, al design e alla produzione di mostre, alla pubblicazione di materiali di approfondimento e all’organizzazione di campagne di sensibilizzazione sull’arte contemporanea per il più ampio pubblico possibile. La collezione del FRAC Champagne-Ardenne, che conta oltre 800 opere, riflette la straordinaria varietà di mezzi e linguaggi della pratica artistica contemporanea dagli anni ’60 fino ai giorni nostri (pittura, scultura, video, fotografia, installazioni ecc.).
In mostra a Firenze arriveranno molte delle opere più rappresentative della collezione come Milk (1984) dell’artista canadese Jeff Wall (Vancouver, 1946). L’opera è una delle sue più famose lightbox ed è stata esposta in alcuni dei più importanti Musei del mondo come la Tate Modern di Londra. Saranno esposte anche un nucleo di opere “storiche” della collezione tra cui Quelques m et cm d’Albuplast di Erik Dietman, opera del 1964 appartenente alla sua famosa serie degli Sparadraps, oggetti di uso quotidiano ricoperti di nastro adesivo, e La Joconde est dans les escaliers / Bin in zehn Minuten zurück. Mona Lisa di Robert Filliou (1969).
Approfondimenti
La mostra include lavori di alcuni degli artisti più conosciuti della scena francese contemporanea come: La toison d’or di Pierre Huyghe (1993), documentazione fotografica di uno dei primi progetti pubblici dell’artista realizzato durante il carnevale di Digione; il video Cities of Gold and Mirrors di Cyprien Gaillard (2009), prodotto in occasione della sua mostra personale al FRAC Champagne-Ardenne e girato dall’artista in Messico in 16mm. Uno sguardo attento è stato dedicato anche alla nuova generazione di artisti francesi tra cui Aurélien Froment, Emilie Pitoiset, Lili Reynaud Dewar, Clément Rodzielski.
Tre gli artisti italiani in mostra: Luigi Ghirri (Scandiano, 1943 – Reggio Emilia, 1992) con Modena, sei fotografierealizzate tra il ’75 e il ’79 in un museo della città emiliana; Paolo Gioli (Sarzano di Rovigo, 1942) con L'Uomo di Eakins del 1982, opera dedicata a una personale reinterpretazione degli studi ottocenteschi sui movimenti del corpo umano del pittore americano Thomas Eakins e del fisiologo francese Etienne Jules Marey; Michele Zaza (Molfetta, 1948), con la serie fotografica Cielo Abitato del 1985 nella quale il volto stesso dell’artista appare dipinto di bianco, nero e blu.
In totale saranno esposte le opere di 26 artisti: Dara Birnbaum, Tom Burr, Martin Boyce, Julien Carreyn, John Coplans, Erik Dietman, Jimmie Durham, Latifa Echakhch, Ruth Ewan, Robert Filliou, Aurélien Froment, Cyprien Gaillard, Luigi Ghirri, Paolo Gioli, Rodney Graham, Lothar Hempel, Pierre Huyghe, Barbara Kasten, Matt Mullican, Christodoulos Panayiotou, Émilie Pitoiset, Lili Reynaud-Dewar, Clément Rodzielski, Jeff Wall, Franz West, Michele Zaza.
La mostra è realizzata grazie al sostegno di: Città di Reims, Ministero della Cultura e della Comunicazione Francese, Consiglio Regionale della Champagne-Ardenne, Institut français Firenze, OAC Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Nuovi Mecenati, nouveaux mécènes – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea e con il Patrocinio del Comune di Firenze.
FRAC Champagne-Ardenne
I Fondi Regionali per l’Arte Contemporanea (FRAC) sono collezioni pubbliche istituite nel 1982 dal Governo francese per favorire la diffusione e la conoscenza dell’arte contemporanea a livello regionale. Oggi i FRAC sono 23, e in poco più di 30 anni hanno messo insieme quasi 25000 opere d’arte di oltre 4000 artisti. Considerata nel suo insieme, quella dei FRAC è la terza collezione pubblica per estensione dopo quella del Cnap (Centre national des art plastiques) e quella del Musée national d'art moderne - Centre Georges Pompidou.
Creato nel 1984, il FRAC Champagne-Ardenne è attiva nella produzione e promozione dell’arte contemporanea. Così come le altre FRAC nelle altre regioni francesi, ha come obbiettivo principale quello di creare una collezione di opere d’arte contemporanea, di produrre e organizzare mostre personali o collettive di artisti e di promuovere, attraverso attività educative e pubblicazioni, una maggiore comprensione dei linguaggi contemporanei. Dal 1990 la sede espositiva del FRAC Champagne-Ardenne si trova negli spazi dell’antico Collegio dei Gesuiti a Reims ed è diretto dall’Aprile del 2008 da Florence Derieux.
L’attività espositiva del FRAC Champagne-Ardenne si è sempre distinta per il carattere altamente sperimentale e innovativo. Molti degli artisti esposti agli inizi della loro carriera al FRAC Champagne-Ardenne sono poi diventati tra i più importanti giovani protagonisti del panorama internazionale dell’arte contemporanea come Mircea Cantor, Latifa Echakhch, Cyprien Gaillard, Lili Reynaud Dewar.
La collezione del FRAC Champagne-Ardenne, che conta oltre 800 opere, riflette la straordinaria varietà di mezzi e linguaggi della pratica artistica contemporanea dagli anni ’60 fino ai giorni nostri (pittura, scultura, video, fotografia, installazioni ecc.). Le opere della collezione sono spesso concesse in prestito ad altre istituzioni pubbliche sia in Francia che all’estero, e il FRAC organizza numerosi eventi in partnership con altre istituzioni regionali per intercettare un pubblico vasto e diversificato facilitando una disseminazione partecipativa della propria collezione.