Vini di Natale, pronti ad emozionarvi

Millecento Brunello di Montalcino Riserva 2015, Vegoia e Punton del Sorbo, Dalla tenuta Masseto alla Bell’Aja Bolgheri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 dicembre 2021 08:55
Vini di Natale, pronti ad emozionarvi

Si dice che a Natale tutte le strade portano a casa, ma è proprio alla voglia di casa che si accompagna anche quella di ritrovarsi intorno a un tavolo per festeggiare quel tanto atteso momento di convivialità che sigilla la festa più amata al mondo.

Ed è proprio la tavola ad offrire il meglio di sé in queste occasioni. C’è chi rispetta le tradizioni di un menù consolidato nel tempo, chi sperimenta ricette innovative, chi punta tutto su un décor strabiliante… Insomma, la convivialità non è più solo occasione di incontri ma diventa anche condivisione di gusto e di creatività in cucina.

In tutto questo, un posto privilegiato lo occupa sicuramente il vino, una scelta non sempre facile per chi non se ne intende granché. In tal caso la cosa migliore è affidarsi ai professionisti del buon bere e alle loro etichette di successo.

Castiglion del Bosco, una delle più grandi e storiche tenute del territorio di Montalcino, proprietà vitivinicola di Massimo e Chiara Ferragamo, propone in occasione del Natale 2021 Millecento Brunello di Montalcino Riserva 2015. Frutto di uve Sangiovese in purezza, questa Riserva si contraddistingue per la sua duplice anima, complessa ma elegante e fine al tempo stesso, che gli consente di poter abbinare le più variegate tipologie gastronomiche, spaziando da un semplice piatto di ravioli maremmani al burro e salvia, ad un arrosto più elaborato. È questo connubio di semplicità e struttura a renderlo il vino perfetto per riunire tutta la famiglia intorno a un tavolo, accompagnandola in ogni tappa del pranzo natalizio.

San Felice, azienda storica con 180 ettari di vigneto specializzato, situata nel cuore del Chianti Classico nel Comune di Castelnuovo Berardenga ed estesa fino a Montalcino e Bolgheri, propone Bell’Aja Bolgheri Superiore Doc 2018. Vino composto per la prevalenza del 95% di Merlot, a cui viene aggiunto un pizzico di Cabernet Sauvignon per il restante 5%. Il sapiente connubio e dosaggio di queste due componenti enologiche ha reso questo vino strutturato, pieno di carattere e con una buona tempra a resistere nel tempo.

Di colore rosso rubino, dai sentori di frutta matura e note speziate di liquirizia e cacao che rimandano al focolare natalizio e al tepore del camino acceso, Bell’Aja Bolgheri Superiore 2018 è l’espressione del calore delle feste con il suo gusto pieno al palato, denso ma mai aggressivo, grazie alla presenza di tannini setosi e avvolgenti che donano forza e struttura al vino, senza mai eccedere. Perfetto in abbinamento ad una tagliata di chianina o ad un brasato di carne rossa, magari mantecata proprio con un buon calice di Bell’Aja Bolgheri Superiore

Fattoria Mantellassi propone un binomio bianco e rosso che non solo porterà prestigio al vostro pranzo ma che può persino diventare una perfetta idea regalo.

Vegoia, bianco, e Punton del Sorbo, rosso, sono due vini straordinari e soprattutto speciali. Il primo è una new entry di Fattoria Mantellassi, una “chicca” che porta la data del 2020 e che, proprio per questo, rappresenta un segno forte da parte dell’Azienda di Magliano in Toscana, un’azienda che, durante la pandemia, non ha mai smesso di lavorare con forza e con passione.

Vegoia è un nome che racconta uno dei miti della mitologia etrusca, una terra che, tra i suoi confini, comprende la Maremma, con i suoi borghi meravigliosi, il mare, le pinete, con la sua cultura e le sue suggestive tradizioni. Fattoria Mantellassi ha dedicato a questa ninfa un fantastico Ansonica, un vitigno a bacca bianca conosciuto anche con il nome di Inzolia. Viene prodotto con due tipi di vinificazione. Dopo una fermentazione alcolica per oltre 40 giorni in acciaio per mantenerne la freschezza, viene mantenuto a riposo nelle proprie fecce per aumentarne le caratteristiche organolettiche. Poi, viene affinato per altri due mesi in bottiglia.

Per le portate che reclamano un buon bicchiere di vino rosso Punton de Sorbo è un’altra etichetta da non perdere. Il suo nome, che può sembrare curioso, deriva dagli alberi di Sorbo che sorgono nella vigna di Fattoria Mantellassi. E’ un Cabernet Sauvignon che ha già avuto riconoscimenti prestigiosi tra cui quello di uno dei più autorevoli critici enogastronomici, James Suckling, e il premio della stampa Roberto Vitali a “Emozioni dal mondo 2021”. Punton del Sorbo viene invecchiato 12 mesi in barrique di rovere francese e 6 mesi in bottiglia. Il risultato è un bouquet fruttato, fine ed elegante, rotondo ed equilibrato al palato. Ideale per carni rosse, selvaggina e formaggi di media stagionatura.

Massetino 2019, al suo terzo anno di vita, nasce dalla selezione realizzata per Masseto con il quale condivide l’identità di base. Entrato sul mercato in punta di piedi nel 2019, ha dimostrato subito la massima interpretazione del luogo di appartenenza, rivelando un carattere identitario già ben definito.

Dalla personalità armoniosa e allo stesso tempo forte e profonda come la terra da cui nasce, Massetino è un blend di Merlot con l'aggiunta di una piccola percentuale di Cabernet Franc. “Massetino nasce da un’accurata selezione dei vigneti della tenuta, effettuata durante la fase del taglio” afferma Axel Heinz, direttore della tenuta. “Abbiamo pensato che la selezione di vini che non arrivano a diventare Masseto potessero vivere un loro percorso. Un nuovo vino è sempre una nuova sfida”.

Il Massetino 2019 mostra le caratteristiche tipiche di un'annata caratterizzata da un clima molto variabile, che ha alternato periodi di freddo e pioggia a lunghi periodi di siccità e calore. Lo sviluppo vegetativo è avvenuto in ritardo ma è stato seguito da un'estate calda e soleggiata senza pioggia. Le precipitazioni di fine estate hanno permesso una vendemmia del Merlot a inizio settembre e del Cabernet Franc a inizio ottobre, con un finale stagione che ha creato le condizioni ideali per la maturazione.

La filosofia in cantina è ridurre al minimo gli interventi. La straordinaria concentrazione dell’uva non ha bisogno di meccanismi di vinificazione sofisticati ma di operazioni semplici. In Massetino si coglie una delicata infusione anziché una estrazione aggressiva: in questo modo si esprime ricchezza senza alcun appesantimento. In cantina tutto è studiato per questo scopo, dal trasferimento delle uve senza l’uso delle pompe ma solo per gravità, all'utilizzo di vasche progettate per favorire una estrazione delicata.

Ogni singola parcella del vigneto viene vinificata separatamente. La fermentazione avviene in modo spontaneo con lieviti indigeni. La successiva fermentazione malolattica è in barrique nuove per il 50% per 12 mesi. Infine, l'assemblaggio dei vini base e la maturazione del blend per altri 3 mesi in barrique.

Massetino 2019 alla vista è scuro e giovane, al naso presenta frutti neri perfettamente maturi, sottolineati da note di rovere nuovo speziato e liquirizia. Al palatoè ricco e corposo, con una struttura vellutata e raffinata bilanciata da una cornice di fresca acidità e tannini decisi” così ce lo racconta Axel Heinz, direttore della Tenuta.

Se il mondo dei vini rappresenta un piacere da gustare coinvolgendo tutti i sensi, quelli toscani sono perfetti interpreti di una bontà e di qualità pronte ad “emozionarvi”!

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