​Ungulati in Toscana: c'è la legge, ma servono uomini e soldi

Impegno di strutture e di risorse, umane e finanziarie per raggiungere gli obiettivi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 marzo 2016 15:45
​Ungulati in Toscana: c'è la legge, ma servono uomini e soldi

Ungulati, la Legge regionale

Emergenza ungulati continua anche dopo l’approvazione delle Legge obiettivo. La Direzione della Cia Toscana conferma l’apprezzamento sul rilevante impegno della Regione Toscana. Con l’approvazione della Legge obiettivo e delle modifiche alla Legge Regionale 3/1994, la Toscana ha fatto una scelta chiara ponendosi concretamente l’obiettivo ambizioso di dimezzare in tre anni il carico degli ungulati. Tuttavia per realizzare questi obiettivi, rileva la Cia, è necessario un grande impegno di strutture e di risorse, umane e finanziarie, senza le quali la “Legge obiettivo” rischia di trasformarsi in “Legge manifesto”.

La Cia Toscana avverte il rischio che il taglio di risorse, le carenze nell’assetto degli uffici preposti a livello regionale e territoriale, la tendenza a “scaricare” sui nuovi ATC la gestione degli ungulati, in una irrisolta definizione della natura degli ATC e dei profili di responsabilità degli amministratori, possano di far naufragare un progetto nato con le migliori intenzioni ma con molti “avversari”.

Preoccupazione e allarme, infine, sul tema dei predatori, che continuano a mettere a rischio i nostri allevamenti, mentre non vi sono certezze sul rinnovo degli interventi di risarcimento attivati negli scorsi anni. C’è bisogno di intervenire su questo tema, sia per ottenere deroghe che consentano un efficace controllo dei predatori, che garantendo il rimborso dei danni subiti agli allevatori.

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