Ufficio Casa, la protesta dei sindacati a Firenze

Problemi di organico. Contestato l'accorpamento alla Direzione Servizi Sociali. Intervento di SPC e Fratelli d'Italia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 maggio 2021 15:18
Ufficio Casa, la protesta dei sindacati a Firenze

Firenze, 5-5-2021 - Le RSU del Comune di Firenze denunciano le estreme difficoltà con le quali da troppo tempo si ritrovano a    dover operare i lavoratori dell'Ufficio Casa del Comune di Firenze (P.O. Sostegno all'Abitazione).

"Negli scorsi anni - si legge in una nota firmata da Cgil, Uil, Cobas e Usbavevamo già posto all'attenzione dell'Amministrazione Comunale le croniche difficoltà per l'aumento dei carichi di lavoro dovuti al mancato turnover dei pensionamenti e ai tanti problemi organizzativi derivati dalla scelta, dai lavoratori e da noi non condivisa, dell'accorpamento di questo servizio alla Direzione Servizi Sociali, problemi ai quali a tutt’oggi non sono state date adeguate   risposte e a cui non è seguito alcun miglioramento del servizio.

Dal 1° Maggio, con il pensionamento della Dirigente senza contestuale sostituzione e con la responsabile di P.O. ancora in congedo di maternità, questo importante e delicato servizio resta privo di indispensabili figure apicali e i lavoratori si ritrovano a operare senza le necessarie indicazioni operative e senza la supervisione di cui l'ufficio necessita con modalità continuative, per consentire il corretto andamento giuridico formale delle procedure.

Tutto questo avviene in prossimità di importanti scadenze (bando erp che manca dal 2017, bando per contributo affitto, bando mobilità) e alla vigilia della scadenza del blocco degli sfratti prevista per il 30 giugno, che determinerà un aumento delle richieste di intervento dalla parte più fragile della popolazione, in un contesto reso più difficile dalla crisi dovuta alla pandemia COVID-19 e dall'assenza di concrete ed efficaci misure di contenimento del disagio abitativo sia a livello nazionale che locale.

Tutto questo rischia di essere aggravato dall'annunciata scelta di operare in tempi brevi il trasferimento degli uffici in altra sede (scelta dettata da motivazioni non determinate dalla necessità di garantire una maggior funzionalità degli spazi per questo servizio) e la nuova destinazione allo stato attuale non presenta adeguate caratteristiche di sicurezza per i lavoratori.

Per questi motivi i Lavoratori dell'Ufficio Casa del Comune di Firenze, riuniti in assemblea il 3 maggio 2021, hanno dato mandato alle RSU di chiedere la partecipazione della parte politica all’incontro calendarizzato per il giorno 12 maggio con il Direttore Servizi Sociali, per l'immediata soluzione di questi problemi e di attivare idonee ed efficaci iniziative di lotta in assenza di risposte concrete o di pratiche dilatorie da parte dell'Amministrazione Comunale", conclude la nota siglata da Cgil, Uil, Cobas e Usb.

Queste, a proposito, le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"Il 12 aprile avevamo chiesto conto alla Giunta di quali fossero le decisioni prese in vista del pensionamento della Dirigente del Servizio Casa. Ci era stato detto che era indelicato parlarne prima che questo avvenisse. Oggi è arrivata una nota delle RSU del Comune di Firenze, in cui si denunciano le difficoltà dell'Ufficio, dovute alla mancanza di adeguati livelli occupazionali e all'insensato accorpamento alla Direzione Servizi Sociali, voluta dal precedente assessore (oggi consigliere regionale) e mai spiegata.

C'è un tema organizzativo, che penalizza un servizio importante, sulle spalle di chi lo deve garantire con il proprio lavoro. Il tutto in attesa che la Regione Toscana sblocchi il tanto atteso nuovo bando ERP, che abbiamo sempre chiesto fosse gestito con un investimento importante del nostro ente, anche in termini pratici. Il 12 maggio è previsto un incontro. Attendiamo quella data per capire quali risposte verranno date dall'Amministrazione, ma vogliamo chiudere con un punto politico da cui non si può prescindere.

Sono due anni che contestiamo la riorganizzazione del Servizio Casa, senza aver mai capito come mai si sia preso un diritto e lo si sia associato a una forma di assistenza sociale, disconoscendo una parte importante del nostro impianto costituzionale. Nel procedere in questa direzione si è nominata una dirigente di cui si conosceva la data di pensionamento, senza procedere in una direzione tale da evitare alle RSU di dover evidenziare i disagi di chi lavora per il nostro Comune. Nel frattempo prosegue la campagna di denigrazione di chi lavora nel pubblico, in situazioni di mancanza di organico e di forte incertezza per l'emergenza sanitaria. Vogliamo una politica che sappia stare dalla parte di chi lavora, soprattutto nel pubblico, tenendo in piedi le nostre amministrazioni".

Interviene anche Alessandro Draghi, capogruppo di Fratelli d'Italia:

"E' inaccettabile che manchi una dirigenza dell'ufficio che si occupa dell'assegnazione delle case popolari e del cambio delle stesse oltreché del contributo affitto. Il covid e il conseguente personale messo in lavoro agile ha messo in difficoltà l'utenza che chiedeva la mobilità degli allogi erp e un sostegno abitativo d'emergenza. La sinistra si sciacqui la bocca quando parla di diritto alla casa se poi non valorizza e supporta un ufficio così importante come quello in via dell'Anguillara. La prossima fine del blocco degli sfratti rischia di incidere seriamente in maniera grave su quella fascia di popolazione che ha difficoltà nel reperire alloggi, e mi trovo perfettamente daccordo con i sindacati che hanno denunciato pubblicamente il problema della penuria di personale" aggiunge Draghi che conclude: "Nardella nomini subito un dirigente che rivitalizzi l'ufficio Casa del Comune di Firenze, che vada repentinamente incontro alle esigenze della popolazione fiorentina, già provata da una crisi sanitaria e che rischia di piombare in quella economica".

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