Tramvia di Firenze, cambia tutto: ecco le novita'

Approvato da Comune di Firenze, Città Metropolitana e Regione Toscana il piano di riordino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 giugno 2018 17:03

Il Comitato Tecnico e i rappresentanti di Comune di Firenze, Città Metropolitana e Regione Toscana, One scarl (con Ataf), venerdì scorso si sono riuniti per approvare il nuovo assetto delle linee urbane, ed in parte quelle extraurbane, che effettuano il servizio all’interno dell’area fiorentina. 

Il progetto di riordino, che consente l’avvio dell’esercizio delle due nuove linee della tramvia, è stato sviluppato da un gruppo tecnico coordinato dalla Città Metropolitana, insediatosi già a fine dello scorso anno, al quale hanno partecipato attivamente, il Comune di Firenze, che ha presentato la proposta progettuale di base, l’azienda referente di One scarl e la Regione Toscana. Il progetto di riordino è stato condiviso anche con tutti i Comuni dell’ambito urbano fiorentino.

Il riordino sarà attuato in due fasi: la prima con l’avvio della linea 3 (Santa Maria Novella-Careggi) e la seconda con la linea 2 (Unità-Peretola). "Vengono mantenute le stesse percorrenze annuali dei servizi dei bus urbani, in modo da permettere una sperimentazione del nuovo assetto in condizioni di massima potenzialità – spiega Stefano Giorgetti assessore alla mobilità del Comune di Firenze –. In questa fase sperimentale si è scelto di intensificare il servizio di adduzione alle linee tranviarie per valutare l’effetto complessivo su una rete fortemente potenziata dal tram. In sostanza si è cercato di estendere, con la gomma, i binari del tram la dove non arriva, intensificando le linee di interscambio con la tramvia. La nuova rete sarà costantemente monitorata per valutarne in termini di efficacia gli effetti complessivi e dei singoli interventi".

Le principali modifiche

Le linee interessate alle modifiche sono 45 su un totale di 94, di cui 27 dopo la partenza della linea 3 della tramvia. A queste se ne aggiungeranno altre 18 quando sarà messa in esercizio la linea 2 della tramvia.

Linea 3

In dettaglio, dopo la messa in esercizio della linea 3 da Santa Maria Novella a Careggi la linea 14 sarà interrotta all’altezza della stazione SMN, manterrà il collegamento con Girone e non raggiungerà più Careggi.

Le linee 28 e 2, che collegano la zona centrale di Firenze con Sesto e Calenzano, saranno intensificate ed attestate a Piazza Dalmazia all’altezza della fermata del tram. Per la linea 8 è previsto un nuovo percorso: Nave a Rovezzano–Strozzi per l’interscambio con la tramvia.

Per quanto riguarda la linea 23 sarà soppressa la diramazione per Nave a Rovezzano, mentre saranno mantenuta quella per Sorgane (23 A) e istituita una nuova per Bagno a Ripoli–Croce a Varliano (23 B).

Passando alla linea 31/32, è previsto un incremento di servizio per 32 in direzione dell'Ospedale Santa Maria Annunziata. Con la linea 33 si realizzerà il nuovo collegamento Rifredi Fs Vasco De Gama – Morgagni tramvia con due diramazioni: la A per il Meyer e la B per Niccolò da Tolentino. Infine sarà soppressa la linea 4 che verrà sostituita con la linea 55, con collegamento tramvia Cascine–Puccini–tramvia Novoli–tramvia Statuto Fs–Poggetto.

Linea 2

Dopo la messa in esercizio della linea 2 la linea 29, non collegherà più l’area dell’Osmannoro con il centro di Firenze, ma diventerà una linea trasversale che metterà in comunicazione l’Osmannoro e la stazione ferroviaria di Rifredi incrociando la linea 2 a Novoli.

La linea 30 incrocerà la linea 2 su via di Novoli (Palazzi Rossi) e la linea 1 alla Leopolda; la linea 7 raggiungerà l’area della stazione SMN attestandosi su largo Alinari e la 57 sarà estesa fino a Calenzano. Per la linea 59 (Polo scientifico di Sesto) rimarrà il collegamento con Rifredi Fs (lato Vasco de Gama) e ne è previsto il prolungamento fino a via Santo Stefano in Pane per l’interscambio con la tramvia e il nuovo collegamento con il Polo universitario di viale Morgagni. Le linee 31 e 32 saranno prolungate fino a viale Strozzi, lato Piazzale Montelungo, con transito da viale Lavagnini-viale Strozzi. Sarà istituita una nuova linea circolare (la 16) fra piazza Leopoldo-piazza di San Jacopino - piazza Puccini, con transito da via Maragliano per dare un collegamento del quartiere con la linea 2.

"Un aspetto importante del riordino - sottolinea Massimiliano Pescini, consigliere della Città Metropolitana delegato alla Viabilità - riguarda l’attestazione di diverse linee extraurbane in rapporto a Firenze. Per esempio già nella prima fase tutte le linee provenienti da Mugello, Valdisieve, Valdarno, Casentino e parte del Chianti saranno attestate nell’area di Piazzale Montelungo, sul lato della rampa della stazione centrale. Le linee provenienti da ovest (ad esempio da Prato, Montecatini, Pistoia) si fermeranno parte in piazza Vittorio Veneto e parte su Leopolda.

Con l’avvio della linea 2 saranno effettuate fermate anche al nodo di viale Guidoni con possibilità di interscambio con la tranvia". Non sono mancate le critiche, dopo i test semaforici a Santa Maria Novella. "La prova delle intersezioni semaforiche a Santa Maria Novella ha confermato preoccupazioni manifestate in tempi non sospetti. La Linea 1 copre un territorio dalla viabilità facilitata; ben altra cosa sono il tracciato 2 che da Novoli arriva in centro e la 3 tra piazza Dalmazia e la Fortezza per i quali sarebbe servito rendersi conto prima dei flussi veicolari come aveva dimostrato e fatto presente il comitato promotore della metropolitana con appositi studi. Trasporto pubblico e privato - continua Mario Razzanelli - non possono coesistere, così come i mezzi di emergenza non si possono adattare ai tempi di una viabilità monocorsia.

Riorganizzare il Tpl non è più uno scherzo, serve lungimiranza. Il test di Santa Maria Novella fa suonare un vecchio campanello di allarme sulle intersezioni a raso, inadatte ad un sistema definito fin dall'origine "in sede protetta". Occorreva pensare ad una metropolitana che attraversasse e bypassasse il centro storico". Infine conclude il consigliere Razzanelli: "Siamo ancora in tempo per cambiare e bloccare lo svincolo che si immette sul viale Lavagnini, perché si rischia di inserirsi in un imbuto urbanistico senza ritorno.

Per non parlare delle problematiche legate al completamento della Linea 2 verso Campo di Marte e Bagno a Ripoli". 

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