E' stato presentato nel corso di una conferenza stampa questa mattina a Palazzo Vecchio il Ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica contro la linea 3.2 della tramvia e la cosiddetta VACS (Variante alternativa al centro storico). Promotore dell'iniziativa il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli. Tra i firmatari anche il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi ed Emanuele Cocollini del Gruppo Centro.
Presenti alla conferenza stampa insieme a Mario Razzanelli il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni, il consigliere regionale azzurro Marco Stella, il capogruppo M5S Roberto De Blasi e il consigliere Lorenzo Masi, Claudio Scuriatti (dirigente Fratelli d'Italia).
Massimo Mallegni e Marco Stella hanno sottolineato che “la Variante al Centro Storico rappresenta una inutile deturpazione della città e che Forza Italia si batterà per non farla costruire”.
Razzanelli ha ricordato che si tratta del terzo ricorso presentato, ad oggi, contro i lavori della tramvia verso Bagno a Ripoli e il passaggio dei binari in centro storico. "Il primo contro la sentenza del TAR per la 3.2. TAR che respinse il mio ricorso con la motivazione che non avrei potuto presentarlo in quanto consigliere comunale, decisione contro la quale sono ricorso al Consiglio di Stato – ha spiegato Razzanelli –. Il secondo è il ricorso al TAR contro la VACS, adesso il Ricorso straordinario al Capo dello Stato su entrambe le opere".
"Tutti i fiorentini, anche quelli favorevoli alle tramvie, quando scoprono i dettagli della VACS, col suo passaggio in via Cavour, via Lamarmora e piazza San Marco, si dicono contrari alla sua realizzazione. Non è stato considerato l'impatto della 3.2 sul traffico dei viali e i suoi costi esorbitanti (solo il nuovo ponte sull'Arno costerà 80 milioni) e soprattutto non è stata fatta la Valutazione dì Impatto Ambientale, la cosiddetta VIA, che dimostri che il numero di persone trasportate dalla tramvia tra Piazza della Liberta e Viale Europa è superiore a quelle bloccate.
Considerando che vengono cancellate due corsie su sei tra piazza della Libertà e piazza Beccaria, due su quattro sul Lungarno tra il Ponte San Niccolò ed il ponte da Verrazzano, mentre in Viale Giannotti e via Poggio Bracciolini rimane una sola corsia per il traffico veicolare. Tutto ciò ci spinge a fare di tutto per andare contro questo ulteriore sfregio alla città compiuto da questa amministrazione, dopo i pali che hanno deturpato la stazione di Santa Maria Novella e per i quali aspettiamo ancora i tram a batteria.
Abbiamo già fatto presente all’Assessore Stefano Giorgetti che ci sono sistemi alternativi come la tramvia senza rotaie e senza fili che ci consentirebbe di risparmiare 250 milioni di Euro. Ma non siamo stati ascoltati".
De Blasi e Masi hanno sottolineato che "i fondi del PNRR potevano essere utlizzati in modo migliore, anche per studiare ipotesi alternative per il trasporto pubblico, meno impattanti e onerose. Ben vengano quindi i ricorsi perché dove non è riuscita la politica sia la magistratura a difendere la nostra città contro opere discutibili".
Scuriatti, infine, ha ricordato la raccolta firme effettuata tra i residenti del centro storico contro l'arrivo del tram in piazza San Marco promossa da Fratelli d'Italia.