Torna il festival “InCanto”, rassegna del canto di tradizione orale e di nuova espressività XXIIIª edizione

Sabato 6 aprile, ore 17.30 a Sesto Fiorentino, la presentazione del libro "Vita di Giovanni Pirelli. Tra cultura e impegno militante" di Mariamargherita Scotti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 aprile 2019 14:38
Torna il festival “InCanto”, rassegna del canto di tradizione orale e di nuova espressività XXIIIª edizione

La vita straordinaria di Giovanni Pirelli, un uomo che ha rinunciato a far parte delle classi dirigenti del capitalismo italiano per dedicarsi alla rivoluzione. Fra politica e cultura: dalla lotta partigiana al sostegno fornito alle lotte di decolonizzazione. Una figura chiave e tutt’oggi quasi sconosciuta, un personaggio geniale ma scomodo, che ha realizzato opere letterarie di fondamentale importanza per la cultura italiana e europea, come le Lettere dei condannati a morte della Resistenza e ha contribuito al decollo dell’operaismo di Raniero Panzieri, dell’Istituto de Martino e del lavoro di Bosio e del Nuovo Canzoniere Italiano, della musica sperimentale di Luigi Nono e, soprattutto, ha introdotto in Italia il pensiero e le opere di Franz Fanon.

Un libro appassionante, che utilizza lettere e documenti inediti, confezionati all’interno di un saggio rigoroso, grazie alla maestria di Mariamargherita Scotti. Un libro fondamentale e in grado di aprire nuovi squarci nella comprensione degli anni delle lotte politiche e dei sogni rivoluzionari fra la Resistenza e gli anni ‘70.

Ne parleremo a Sesto Fiorentino sabato 6 aprile con una storica, Simonetta Soldani, un antropologo, Pietro Clemente e avremo due ospiti speciali, Alessandra Ferrini, un’artista che ha appena realizzato una mostra a Villa Romana, A Bomb to be Reloaded su Pirelli e la decolonizzazione, e Kadija Bove, attrice e cantante che partecipò, alla metà degli anni ’60, al progetto di opera teatrale di Nono e Pirelli "A floresta é jovem e cheja de vida"

Seguirà un incontro-dialogo con l'autrice Mariamargherita Scotti, che approfondirà uno degli episodi meno conosciuti e più originali del percorso intellettuale di Pirelli, grazie alla testimonianza di Kadigia Bove, attrice e cantante che partecipò, alla metà degli anni ’60, al progetto di opera teatrale di Nono e Pirelli "A floresta é jovem e cheja de vida" e all’artista Alessandra Ferrini, la cui mostra, "A Bomb to be Reloaded", ispirata dai materiali ell'Archivio Pirelli, è ospitata da Villa Romana, a Firenze, dal 29 marzo al 24 maggio 2019

Ingresso libero

SCHEDA LIBRO

Erede di una delle più importanti dinastie industriali d’Italia, Giovanni Pirelli (1918-1973) rifiuta il ruolo di imprenditore nell’azienda di famiglia per intraprendere un’altra strada, e dedicarsi alla scrittura. L’esordio narrativo è del 1952, con L’altro elemento, ma il risultato più rilevante è il romanzo A proposito di una macchina, del 1965. È in realtà l’intero mondo della cultura a interessarlo, di cui diventa presto uno dei protagonisti cruciali del Novecento: intellettuale complesso e affascinante, Giovanni imbocca percorsi insoliti e mai scontati, a cominciare dalla pubblicazione delle Lettere di condannati a morte della Resistenza(italiana ed europea, 1952 e 1954), curate insieme a Piero Malvezzi.

Ricostruendone la vita, il volume – frutto di una lunga ricerca condotta in numerosi archivi, in particolare nell’archivio personale di Pirelli, per la prima volta accessibile in tutta la sua ricchezza, e attraverso molte testimonianze orali finora inedite – illumina aspetti inediti e originali, a tratti tormentati e controversi, del suo lavoro e dei suoi posizionamenti politici, dalla militanza nel Partito socialista alle esperienze nella Nuova sinistra. Al centro di molteplici iniziative culturali e politiche, curioso ed eclettico, sperimenta teatro, musica e cinema.

Dai primi anni sessanta la sua attenzione si focalizza sui movimenti anticoloniali: mediatore delle opere di autori come Frantz Fanon in Italia, intrattiene rapporti con altri leader di quei movimenti, come Neto, Franqui e Cabral, e viaggia molto, in Africa, a Cuba, negli Stati Uniti. Un instancabile impegno culturale, un’incredibile rete di relazioni con gli intellettuali più importanti dell’epoca. La morte improvvisa interrompe bruscamente le attività di Pirelli. Da subito l’eterogeneità dei suoi interessi e rapporti si traduce in una memoria polifonica e contesa: ed è a questa molteplicità di voci e di sguardi che il volume dà spazio, evitando di irrigidire una figura così complessa in una maschera, e proponendo invece al lettore, in maniera originale e feconda, nuove scoperte e nuovi interrogativi.

AUTRICE

Mariamargherita Scotti (Ph.d. Università di Pisa) è archivista e ricercatrice indipendente in Storia contemporanea. Si è occupata dell’ordinamento di archivi privati e istituzionali, tra i quali l’archivio delle edizioni avanti!-del Gallo-Bella Ciao e del nuovo Canzoniere italiano e l’archivio privato Giovanni Pirelli (Varese). dal 2011 è curatrice dell’archivio storico Piaggio di Pontedera. tra le sue pubblicazioni ricordiamo Da sinistra. Intellettuali, Partito socialista italiano e organizzazione della cultura (1953-1960) (Ediesse, 2011) e la curatela del volume collettaneo Giovanni Pirelli intellettuale del Novecento (Mimesis, 2016). Socio ordinario dell’istituto Ernesto de Martino, è membro dei comitati scientifici della Biblioteca Franco Serantini di Pisa e della Fondazione Isec di Sesto San Giovanni.

Tutte le iniziative si svolgeranno presso la sede dell’Istituto Ernesto de Martino, nella Villa San Lorenzo al Prato, in via Scardassieri, 47 a Sesto Fiorentino (FI).

Informazioni: tel. 0554211901 www.iedm.it - iedm@iedm.it

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