Taxi nel caos a Firenze, stritolati dalla Tramvia: la beffa e la rivolta

L'assessore Bettarini incontra i tassisti mentre Nardella firma la delibera per le nuove licenze. Una assemblea dei tassisti, si svolgerà a partire dalle 14.30 al circolo di San Bartolo a Cintoia.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 settembre 2015 12:49
Taxi nel caos a Firenze, stritolati dalla Tramvia: la beffa e la rivolta

“È un atto di una scorrettezza politica ed istituzionale che non ha precedenti nel confronto con le categorie economiche” è così che Marzio De Vita, presidente di Confartigianato Taxi, commenta la decisione unilaterale del Comune di Firenze di aumentare il contingente taxi.“Dopo mesi di schermaglie mediatiche, dopo un primo incontro in cui si sono appena delineate le rispettive posizioni e alla vigilia di un secondo appuntamento – continua De Vita – il Comune ha improvvisamente deciso di chiudere ogni spazio alle trattative. Un atto gravissimo, antidemocratico, che va oltre il diritto degli amministratori a governare e calpesta i diritti di una categoria intera”.

“Non abbiamo mai nascosto le difficoltà che attualmente gravano sul servizio, ma non ci stancheremo mai di ripetere che sono dovute non ad una nostra inadeguatezza, bensì all’assetto della viabilità cittadina, stravolta da mesi dai cantieri della tramvia. Al contrario, la categoria sta svolgendo un lavoro egregio e di grandissimo sacrificio all’interno di una città bloccata e stritolata da cantieri che interrompono proprio le nostre principali direttrici di servizio. L’assessore Bettarini dice che Lo sforzo della modernità vale per tutti e che dei disagi dobbiamo farci carico tutti, ma evidentemente questo non vale né per lui, né per il Comune di Firenze che, anche questa volta, scaricano le proprie responsabilità e non trovano di meglio che attaccare i tassisti fiorentini” continua De Vita.

Una strada più d’effetto che di sostanza quella scelta dal Comune. “Basti pensare – informa De Vita – che noi avevamo calato sul piatto un progetto di investimenti da 1 milione di euro (denaro solo nostro) che avrebbe dotato la città di un sistema taxi moderno, all’avanguardia in Italia, garantendo risultati superiori a qualsiasi aumento di licenze. È evidente che Palazzo Vecchio ha preferito lo spot al miglioramento del servizio, spostando banalmente tutto su un piano politico.

E’ chiaro che l’atteggiamento collaborativo e propositivo con cui ci eravamo lasciati una settimana fa è ormai svanito. Tra qualche ora ci incontreremo con le altre rappresentanze e con i corpi sociali e stabiliremo la nuova linea, ivi comprese azioni di protesta adeguate all’evoluzione della situazione, ma sempre nel rispetto dell’utenza” conclude De Vita.Claudio Giudici, presidente di Uritaxi Toscana, dichiara: "Come categoria di lavoratori siamo sorpresi e imbarazzati per l'atteggiamento dell'assessore Bettarini.

Ieri alle 8.30, in un dibattito radiofonico, il rappresentante dell'amministrazione comunale ha glissato su quanto la giunta stava apprestandosi a fare. O l'assessore è un consumato attore, oppure – ed è quanto pensiamo – nemmeno lui era al corrente della decisione del sindaco Nardella. E' ovvio che un atteggiamento del genere lede la fiducia in un'amministrazione che si siede ad un tavolo di trattativa e poi, in modo unilaterale, cambia atteggiamento e fa saltare il tavolo.

Noi siamo gli stessi di ieri mattina. Siamo lavoratori del trasporto pubblico locale che, come gli autisti Ataf e Linea, sentono il peso di una crisi della viabilità. Noi non siamo antagonisti dell'amministrazione comunale, ma fiorentini che hanno a cuore le sorti della città e ovviamente del proprio lavoro. Ieri l'amministrazione comunale ha sbagliato. Può capitare, ma agli errori si deve rimediare riprendendo una trattativa senza forzature. In queste ore di difficoltà tecniche, oltre che di traffico, del nostro servizio, risulterà chiaro a tutti che non siamo il trasporto pubblico dei “ricchi”, ma un'arteria essenziale del circuito economico cittadino ed un sostegno costante allle fasce più deboli della popolazione, come disabili, donne incinta, coloro che sono in emergenza sanitaria.

Ci auguriamo, nel rispetto dei propri ruoli, che la dignità dei nostri operatori, troppe volte calpestata, non ultimo con questa delibera, torni ad essere rispettata, uscendo dal grande spot dell'odio sociale organizzato negli ultimi mesi dall'amministrazione".

“L'amministrazione Nardella usa la vicenda taxi per gettare fumo negli occhi dei fiorentini, e nascondere le proprie incapacità nella gestione del caos traffico, amplificato da un’errata calendarizzazione dei cantieri della tramvia. Colpire un’intera categoria e usarla come capro espiatorio dei propri errori, è cosa gravissima e come Forza Italia diciamo no all’aumento delle licenze prospettato oggi dall'assessore Bettarini, e chiediamo il ritiro della delibera” affermano il coordinatore di Forza Italia Firenze, il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Marco Stella, e il capogruppo di FI al Comune, Jacopo Cellai, a seguito dell’annunciata decisione della Giunta Nardella di aumentare di 100 il numero delle licenze taxi in città.

“Il Comune – accusano Stella e Cellai – mostra ancora una volta tutta la sua incapacità ad affrontare concretamente il problema, preferendo un approccio tutto mediatico, perché sposta la questione dalla necessità assolutamente prioritaria di far circolare con adeguata rapidità le vetture taxi attraverso corsie preferenziali ad oggi del tutto insufficienti, senza aver risolto la vicenda dei cantieri della tramvia, che hanno generato un peggioramento allarmante della mobilità cittadina.

Senza contare che il traffico privato è aumentato, poiché i fiorentini e i pendolari non possono più contare su un efficiente sistema di trasporto pubblico, dal momento che i bus saltano decine di corse al giorno proprio a causa dei cantieri del tram”.“L’ultima indagine del Comune sul servizio taxi aveva rilevato ottimi livelli di gradimento del servizio – ricordano i due esponenti di Forza Italia -: la media taxi in Italia è di 14 vetture ogni 10.000 abitanti mentre a Firenze è di 17; città come Parigi e New York hanno medie addirittura inferiori a Firenze.

La Giunta se vuole affrontare la questione taxi in maniera seria deve partire da una approfondita indagine come ribadiamo da tempo, stando attenti alla ciclicità annuale del lavoro, e non utilizzando parametri extra-ordinari come l’aumento a dismisura delle richieste di taxi dovuto al caos traffico. Nardella e Bettarini erano presenti in Consiglio Comunale eppure non hanno fatto parola di questa importante e delicata iniziativa, né tanto meno il Consiglio ha ad oggi mai votato un indirizzo politico in tal senso.

Ci aspettiamo dunque che il Consiglio Comunale abbia la possibilità di affrontare con calma e razionalità un tema che non può essere trattato per raggiungere facili ma inutili obiettivi da spot elettorale. Tanto più che con i tempi del bando, le nuove licenze non sarebbero pronte prima di 20 mesi: alla faccia della ‘risposta immediata al problema’”.

"Non ci siamo mai sottratti dall'affrontare il dibattito sulle licenze taxi in modo aperto non chiudendo affatto all'aumento del numero delle licenze, ma ricordandosi sotto ogni punto di vista che si tratta di un trasporto pubblico e che come tale deve essere accessibile a chiunque. - affermano i Consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra - Per questo la notizia del lancio di un nuovo bando per l'incremento del numero delle licenze non ci preoccupa ma vogliamo capire meglio se di fronte agli evidenti problemi che il servizio taxi sta riscontrando in Città, dal traffico per i cantieri, all'effettivo numero delle vetture circolanti, ai turni e non meno importante ai costi, la risposta dell'Amministrazione si basa su un piano organico e su valutazioni e dati tecnici o se siamo di fronte all'ennesimo solito spot politico. Non cadiamo nella trappola di schierarsi come una tifoseria calcistica tra i favorevoli e i contrari all'aumento del numero, ritenendo questo solo una delle leve che il Comune può usare in una trattativa con la categoria. A noi interessa che il servizio funzioni e quindi lavoreremo per un piano organico, non pregiudiziale in cui ognuno si assume le proprie responsabilità e contribuisce a migliorare un servizio in Città, e che sia effettivamente accessibile a chiunque a partire dalle categorie più deboli ed è per questo che, qualora si proceda nell'aumento delle vetture e delle licenze in circolazione, che per le nuove licenze ci sia l'obbligo di attrezzare le auto per il trasporto disabili.

Per discutere concretamente nel merito della vicenda, senza basarsi su una dichiarazione politica dell'Assessore, nelle prossime ore appena entreremo in possesso della delibera della Giunta chiederemo un incontro come gruppo consiliare ai rappresentanti dei taxi."

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