TAV di Firenze: traffico regionale e nazionale, un hub gomma, rotaia, tramvia

Firenze strozza il servizio che collega l'Italia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 giugno 2018 14:03
TAV di Firenze: traffico regionale e nazionale, un hub gomma, rotaia, tramvia

 "Guardare avanti e risolvere una volta per tutte le problematiche del nodo ferroviario fiorentino, realizzando come attendiamo da anni il sotto-attraversamento e creando le condizioni infrastrutturali per separare definitivamente i flussi" l'auspicio dell'assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli nel suo intervento introduttivo dei lavori del seminario 'Infrastrutture e mobilità - Il Piano regionale integrato: dal dire al fare", in corso al Teatro della Compagnia di Firenze. 

"Dobbiamo - ha detto - lasciare la linea di superficie e l'attuale stazione di Santa Maria Novella ai treni regionali. Questo è quello che serve per delineare un grande hub della mobilità regionale nel quale si incrocino, senza disturbarsi reciprocamente, i treni Av e quelli regionali e che sia allo stesso tempo un nodo di scambio gomma-rotaia-tramvia".

"Abbiamo chiesto ad Rfi una risposta risolutiva capace di ‘sciogliere' il nodo fiorentino - ha aggiunto l'assessore - Quello che deve essere chiaro è che non si può discutere circa l'utilità dell'intervento di sotto-attraversamento della città di Firenze utilizzando come parametro il 'risparmio di tempo' per chi viaggia sul treno Av. Le finalità di quel progetto sono anche altre e più complesse. Il problema non è se fare quanto già programmato, autorizzato e finanziato, bensì cosa fare, oltre a quanto già previsto, per dare soluzione ad un problema che non è locale ma nazionale, dato che si tratta di superare quello che oggi è il vero e proprio collo di bottiglia del sistema ferroviario italiano".

"Ogni opera per la mobilità - ha spiegato Ceccarelli - deve essere pensata all'interno di un macrosistema e deve essere realizzata con il minor disagio possibile per le popolazioni e l'ambiente nel quale ci muoviamo". "In Toscana abbiamo scommesso sulla ferrovia in tutta la regione - ha detto - riaprendo o tenendo aperte anche linee di scarso rilievo commerciale, investendo oltre 200 milioni sul raddoppio della ferrovia Pistoia-Lucca, creando le condizioni per il rinnovo dell'intero parco treni in circolazione in Toscana ed ottenendo dai gestori risultati ormai tangibili sulla regolarità e la qualità del servizio".

"Oggi la puntualità media dei treni in Toscana ha raggiunto quella delle tanto decantate ferrovie svizzere - ha aggiunto l'assessore - e dico questo non per celebrare i risultati ma per far capire che stiamo lavorando in maniera sistematica. Sappiamo bene dove stanno le criticità ed una particolarmente evidente caratterizza la linea dorsale interna, meglio nota come linea aretina, proprio a causa delle interferenze con l'Alta velocità".

"Lavoriamo per costruire connessioni - ha proseguito - per le persone, i commerci, per le idee. In pratica per lo sviluppo dei territori. Vogliamo andare avanti nel progetto di connettere la Toscana più periferica con quella centrale, la nostra regione con le altre regioni d'Italia e d'Europa. Le infrastrutture programmate devono essere realizzate ed inserite nelle grandi reti di mobilità continentali e dobbiamo continuare a pensare allo sviluppo, progettando altri strumenti per rendere più sicura e semplice la mobilità all'interno della nostra regione".

L'intervento dell'assessore ha inoltre toccato altri temi di estrema attualità, come la nascita della Comunità tariffaria regionale, che avrà avvio il 1° luglio prossimo e comporterà modifiche nei prezzi dei biglietti e degli abbonamenti, oltre all'avvio di altre importanti novità."Le tariffe saranno uniformate in tutta la Toscana, ritoccate e parificate a quelle delle principali città italiane - ha spiegato Ceccarelli - purtroppo un aumento delle tariffe non è mai una buona notizia per chi utilizza i servizi, ma la costruzione di un trasporto pubblico più efficiente ha maggiori costi e ci sembra ragionevole che la Toscana adegui le proprie tariffe agli standard nazionali per dare ai cittadini un servizio di qualità".Da sottolineare l'entrata in vigore delle tariffe Isee tpl (già presenti per il servizio ferroviario) anche per chi ha abbonamenti per i bus.

Chi ha reddito familiare certificato Isee inferiore a 36.000 euro (si stima circa il 60% degli abbonati)potrà usufruire di abbonamenti a prezzo agevolato. Altre tariffe agevolate sono inoltre previste per lavoratori e studenti. Inoltre l'ultima legge di stabilità ha reso detraibile il 19% del costo degli abbonamenti per il tpl.

Ceccarelli ha infine concluso il suo intervento ricordano il contributo delle opere infrastrutturali al pil toscano. "Secondo quanto ci dice l'Irpet - ha spiegato - complessivamente gli interventi infrastrutturali previsti Toscana a fine 2017 prevedono investimenti per circa 13 miliardi di euro, di cui 5.3 realizzati e 7.8 da realizzare, con un impatto stimato sull'economia di 6.8 miliardi per la Toscana nel periodo 2018-2030, con un impatto stimato sull'occupazione di circa 78 mila unità di lavoro dipendenti e 55 mila unità di lavoro autonome, corrispondente ad una media annua di circa 10.000 unità di lavoro".

"La ristrutturazione della linea lenta aretina o addirittura un secondo tracciato dal Valdarno a Firenze per due nuovi binari, forse in galleria, sono progetti assurdi, costosi, di lungo periodo e, nel caso di una nuova possibile galleria, con attraversamento sotto o sopra dell'Arno, anche di forte impatto ambientale". Lo afferma il portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, dopo aver appreso le ipotesi progettuali riferite oggi da RFI e confermate dall'assessore Ceccarelli, durante il convegno della Regione sui Trasporti a Firenze.

Il Comitato pendolari chiede perciò un incontro urgente all'assessore regionale Ceccarelli, per verificare proposte alternative e risolvere la questione degli inchini dei treni regionali all'Alta Velocità sulla linea Direttissima. "I pendolari del Valdarno non ne possono più di ritardi e di inchini alle Frecce e non vogliono attendere decenni per nuovi progetti infrastrutturali - insiste il portavoce del comitato - e sarebbe inaccettabile che la Regione firmasse il prolungamento dell'attuale contratto con Trenitalia per altri 15 anni, senza che sia risolto prima il problema degli inchini e delle interferenze sulla Direttissima.

Servono soluzioni più semplici, di basso costo e a breve termine e il comitato ha proposte da presentare quanto prima alla Regione", conclude il portavoce dei pendolari Maurizio Da Re.

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