Spaccio di stupefacenti: giro di vite in Toscana

Con diverse operazioni dei Carabinieri sul territorio regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 novembre 2020 23:50
Spaccio di stupefacenti: giro di vite in Toscana

A Pontedera (PI), i militari della locale Compagnia Carabinieri, nell’ambito dei consueti servizi di controllo del territorio e di applicazione e vigilanza sulle misure restrittive disposte dall’Autorità Giudiziaria, hanno tratto in arresto un uomo. Più nel dettaglio, i Carabinieri hanno localizzato l’uomo, notificandogli un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Pisa in ordine a reati inerenti stupefacenti e furto con strappo, commessi a Pontedera tra il 2017 ed il 2020. Arrestato, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Pisa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

A Pisa, nelle trascorse ore notturne, i Carabinieri della locale Compagnia, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio dedicato al contrasto della droga, hanno tratto in arresto un giovane per detenzione e spaccio di stupefacenti. Più nel dettaglio, i militari della Sezione Operativa hanno sorpreso l’uomo mentre cedeva ad un giovane del posto quasi un grammo di cocaina; sottoposto a perquisizione è stato inoltre colto in possesso della somma di 110 euro, ritenuta provento di attività delittuosa. Arrestato, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza dell’Arma, in attesa di essere giudicato con rito direttissimo domani mattina.

La Stazione Carabinieri di Anghiari ha denunciato sei persone, per spaccio di sostanze stupefacenti di tipo marijuana, hashish e cocaina. I sei, cinque uomini ed una donna coinvolti a vario titolo, sono stati individuati da parte dei militari a seguito di una complessa attività informativa e investigativa, sorta grazie a un casuale controllo su strada allorquando venne fermato un giovane in possesso di un importante quantitativo di marijuana al seguito. L'attività investigativa ha fatto luce su un giro di spaccio significativo, avvenuto anche durante il periodo di lockdown di maggio, quando non era consentito lo spostamento tra comuni diversi da quello di residenza.

Gli indagati raggiungevano i confini del proprio comune e cedevano la sostanza a un "collega" spacciatore, mettendo in atto una staffetta che consentiva di approvvigionare anche la Valtiberina. Tra loro spiccano nomi già conosciuti alle forze dell'ordine e con precedenti per analoghi reati, ma soprattutto un diciassettenne che, nonostante la giovane età, contribuiva appieno nella catena di distribuzione occupandosi dello smercio tra i propri coetanei.

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