Il primo weekend di luglio ha fatto segnare un 83% medio di presenze nel sistema ricettivo della nostra regione con punte di eccellenza sulla costa dove siamo arrivati a oltre il 93% e con qualche scricchiolio solo in Mugello e Val d’Orcia. In generale comunque in base alle rilevazioni di Confesercenti Toscana e CST, numeri molto positivi che coincidono con l'avvio della stagione calda e danno segnali importanti per il proseguimento dell'estate.
Saldo molto positivo anche per il primo weekend di saldi in cui si sono sfiorate punte del 10% di incremento rispetto allo scorso anno, in particolar modo laddove il commercio ha beneficiato di forti presenze turistiche e in tutti quei luoghi in cui alle attività commerciali sono stati abbinati eventi, iniziative e appuntamenti serali proprio in concomitanza con l'avvio dei saldi.
“L'abbinamento commercio e turismo - ha detto il presidente di Confesercenti Toscana, Nico Gronchi - continua a dimostrare che se riusciamo ad inserirlo in contesti di qualità e vivibilità urbana delle nostre città, siamo sulla strada giusta per sostenere pezzi importanti dell'economia reale della nostra Regione”.
Per questo primo week end di luglio la rilevazione sulla disponibilità delle strutture ricettive presenti sui vari portali di intermediazione online ha confermato una certa stabilità del movimento turistico complessivo: da venerdì 5 a domenica 7 le prenotazioni per le località costiere hanno fatto registrare un tasso di saturazione della disponibilità online del 91%. Un alto tasso di occupazione è stato rilevato anche per le città d’arte (82% della disponibilità) e per le strutture delle aree collinari/rurali (83%), mentre per le aree di montagna e per le località termali i tassi medi rilevati sono rispettivamente del 66% e del 72%. Per i mercati stranieri nel mese di luglio sono previsti, in Toscana, oltre 1,2 milioni di arrivi e 4,3 milioni di pernottamenti, cioè il 37,1% dell’intero periodo estivo.
Sul fronte dei saldi i negozianti si attendevano vendite più o meno in linea con lo scorso anno, ma le presenze turistiche e gli eventi del fine settimana hanno dato una spinta molto forte che ha fatto superare le aspettative. “Secondo le nostre stime - ha spiegato Nico Gronchi - il giro d’affari complessivo dei saldi estivi avrebbe dovuto attestarsi intorno ai 3,5 miliardi di euro, dei quali quasi un miliardo erano previsti per il primo weekend ma, a questo punto, ci aspettiamo che le previsioni siano superate per l'intero periodo dei saldi visto l’avvio che ha segnato, in molte aree, incrementi fino al 10% ”.
Spendere anche meno dei prezzi a saldo?
E’ possibile, basta non farsi prendere dalla frenesia dell’acquisto, talvolta istigata dal venditore. Questi giorni di saldi -risponde Vincenzo Donvito Maxia, presidente dell'Associazione Diritti Utenti e Consumatori- che forse stiamo “girellando” per negozi in strada e per siti web cercando qualcosa che vogliamo o per vedere se qualcosa ci stimola, occorre come non mai ricordarsi che non siamo noi a dover rincorrere le promozioni, ma che sono queste ultime che rincorrono noi. A noi possibili acquirenti tocca solo cercare. Ché si può spendere anche meno della metà dei prezzi che troviamo per lo stesso prodotto, basta dedicarci un po’ di tempo… sempre che per il nostro acquirente il tempo non sia denaro e quindi dovrebbe farsi i propri conti.
Facciamo un esempio con un piccolo elettrodomestico, tipico oggetto il cui prezzo è molto suscettibile, pur nei medesimi standard di qualità, ad essere mobile. Il prezzo al negozio in presenza, magari anche a saldo, non è detto che sia la migliore offerta. Verificando online, anche sul sito del medesimo commerciante, si può trovare lo stesso prodotto che costa anche la metà. Le dinamiche dell’online sono diverse, per costi e marketing, così come sono anche diversi gli acquirenti… tendenzialmente considerati meno informati quelli in presenza.
Se a qualcuno dovesse accadere una cosa del genere dopo che ha fatto un acquisto in presenza, è bene farlo subito presente al commerciante che, se non è un troglodita che non guarda al futuro, dovrebbe accettare di far pagare il prezzo più basso… ma non è obbligato perché non ha commesso niente di illecito, solo contesto e marketing diverso".