Pitti Immagine Uomo: cerimonia di inaugurazione a Palazzo Vecchio

Il Fiorino d’oro della città di Firenze a François-Henri Pinault. Il sindaco Nardella: “Un patto tra sindaci e imprenditori della moda per la sostenibilità”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 gennaio 2020 23:55
Pitti Immagine Uomo: cerimonia di inaugurazione a Palazzo Vecchio

“Un patto tra sindaci e imprenditori della moda per la sostenibilità. Non si tratta di una bandiera ideologica per dire no allo sviluppo, perché senza sviluppo non ha senso parlare di sostenibilità, ma non può neanche essere una medaglietta da mettere al petto per un bel discorso. Per una crescita sostenibile dobbiamo sposare modelli radicalmente diversi dal passato, che partano dal rispetto dell’ambiente, ma che portino comunque a uno sviluppo economico”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella in occasione della cerimonia di inaugurazione della 97^ edizione di Pitti Immagine Uomo, che si è tenuta questa mattina nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. “Questo patto non può che avvenire tra sindaci e imprenditori della moda perché hanno capito più di altri quanto sia importante - ha spiegato il sindaco -.

Il 5 febbraio sarò a Parigi, invitato dalla sindaca Anne Hidalgo, insieme ad alcuni sindaci delle città europee. Parleremo di questo tema e nell’occasione incontrerò anche con il sindaco di Milano di come le città della moda possano essere allo stesso tempo le capitali dell’ambiente e della sostenibilità”. Il sindaco Nardella ha sottolineato anche come “Firenze si prepara con sempre maggiore entusiasmo a Pitti e con la consapevolezza che non è solo un evento per gli addetti ai lavori.

È una piattaforma di creatività e innovazione che contagia tutta la città e in questo senso possiamo davvero parlare di ‘modello Firenze’”. Tra le sfide lanciate da Nardella c’è quella delle identità : “Si tratta di una risposta ai sovranismi ottusi e conservatori. È una grande opportunità che la politica deve raccogliere”. “Questa sfida ha una parola che è sostenibilità - ha spiegato il sindaco -: la moda è quel settore dell’impresa che ha capito prima di molti altri mondi quanto la sostenibilità e l’ambiente siano decisivi per un nuovo modello di sviluppo.

La delusione immensa del fallimento del Cop25, le immagini con cui si apre il 2020 dell’Australia in fiamme ci fanno capire che l’ambiente, l’ecologia e la sostenibilità sono entrati prepotentemente nella politica al punto da decidere le sorti anche dei governi nazionali”. Il sindaco Nardella ha sostenuto poi la necessità di andare “avanti tutta” sull’innovazione della città “che si deve aprire sempre di più al sistema moda”. “Questo significa Fortezza da Basso - ha precisato -, subito dopo l’edizione di Pitti cominceremo con i lavori, e nuova governance.

Io sostengo il processo di unione tra Firenze Fiera e Pitti Immagine, che hanno una compagine societaria molto simile, delle mission compatibili e soprattutto hanno delle personalità alla loro guida capaci di poter intraprendere questo progetto molto ambizioso. Abbiamo la squadra giusta per raggiungere risultati importanti”.

Il Fiorino d’oro della città di Firenze a François-Henri Pinault, presidente e amministratore delegato di Kering. La massima onorificenza della città è stata consegnata all’imprenditore francese dal sindaco Dario Nardella nella Sala degli Elementi a Palazzo Vecchio, in occasione della 97^ edizione di Pitti Immagine Uomo. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, l’amministratore delegato di Pitti Immagine Raffaello Napoleone e la console francese a Firenze Manon Hansemann.

François-Henri Pinault è un imprenditore coraggioso e visionario - ha detto il sindaco Nardella -, che ha sempre scelto di osare, anche rischiando, con l’obiettivo di fare di Kering il gruppo del lusso più influente a livello mondiale e da sempre attento alle politiche di welfare aziendale”. “Abbiamo preso la decisione di consegnare il Fiorino d’oro a Pinault - ha continuato Nardella - perché ha fatto due cose molto importanti per la nostra città e il nostro territorio: ha creduto nel ‘made in Italy’, nonostante che la proprietà del gruppo a cui appartiene Gucci sia francese, e ha dato tante opportunità a centinaia di giovani. Questo è un Fiorino con il quale diciamo grazie al Gruppo Kering e a Gucci e di andare avanti così perché ci auguriamo che nel nostro territorio continuino gli investimenti”.

Pinault è entrato a far parte del gruppo nel 1987, dove ha ricoperto posizioni di rilievo in diverse società operative prima di entrare a far parte del Consiglio di Amministrazione. Nel 2000 è diventato vice CEO di Kering, responsabile della strategia digitale. Tre anni dopo, è stato nominato presidente del gruppo Artemis, holding francese e azionista di maggioranza di Kering.

Ha assunto la responsabilità di Kering in qualità di presidente e CEO nel 2005. Oltre a ricoprire diverse altre cariche, presiede la Kering Corporate Foundation, costituita nel 2009 per combattere la violenza contro le donne. La passione di Pinault per la sostenibilità ha portato Kering a introdurre l’innovativo conto economico ambientale EP & L. Di nazionalità francese, Pinault si è diplomato alla business school HEC.

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