A pochi giorni dalla firma a Roma del memorandum per il futuro della siderurgia di Piombino il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha partecipato al tavolo di aggiornamento insieme al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Presenti al tavolo presso l'Autorità portuale di Piombino anche il Comune i rappresentanti delle aziende e delle organizzazioni sindacali e il segretario dell' autorità portuale.
Il presidente Giani ha espresso soddisfazione per il percorso intrapreso: “Oggi è un giorno importante per Piombino e la Toscana. Il ministro Urso con la sua presenza ha riconosciuto finalmente a Piombino la caratteristica di essere uno dei quattro centri siderurgici di interesse nazionale e di prospettiva internazionale. Nell'incontro odierno si sancisce quello che è il frutto della firma dei due accordi che volutamente sono stati separati, da un lato con gli indiani di Jsw che andranno avanti con la produzione di lunghi, rotaie, mentre l' altro con Metinvest-Danieli che vede un nuovo insediamento che dal 2027 consentirà un secondo polo siderurgico per la produzione di 'piani', in quella che una volta era l'area ex Lucchini.
La presenza degli ucraini di Metinvest apre concretamente alla prospettiva di un nuovo mercato, quello delle rotaie, che in Ucraina devono essere riconvertite in blocco al sistema europeo. Nel frattempo vedete come si stia sgomberando il terreno dai vecchi insediamenti produttivi. Ho la percezione che veramente si vada adesso verso un rilancio fondato non più su alti forni tradizionali, ma sul forno elettrico e sulle nuove tecnologie”.
“A questo punto - ha concluso Giani - bisogna fare presto e bene e mi sembra che finalmente ci sia questo clima, per rilanciare anche prospettive di occupazione e di nuovi investimenti in tecnologia innovativa, molto più verde, molto più sostenibile. In questo modo Piombino riavrà il duplice ruolo, da un lato di polo siderurgico, dall'altro di luogo che sviluppa in armonia le proprie potenzialità di richiamo turistico, commerciale e culturale”.