Pienza e Montepulciano nel registro nazionale dei paesaggi rurali

E ora si punta al raggiungimento della certificazione di sostenibilità sulla base della norma Equalitas

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 giugno 2021 17:49
Pienza e Montepulciano nel registro nazionale dei paesaggi rurali

I vigneti del Vino Nobile di Montepulciano sono stati iscritti nel registro nazionale dei paesaggi rurali storici. A firmare il documento di iscrizione il Ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli che ha così permesso formalmente al territorio della prima Docg d’Italia di entrare a far parte dell’elenco di zone che dell’agricoltura hanno fatto non solo un aspetto economico, ma storico, culturale e paesaggistico per l’appunto.

«Oltre a essere un motivo di orgoglio è per noi anche il segnale che tutto quello che stiamo facendo anche come Consorzio vada nella direzione giusta, cioè quella di evidenziare quanto il nostro territorio sia fondamentale non solo per la riuscita di ottimi vini e prodotti alimentari in genere, ma anche un valore aggiunto per il turismo – ha commentato il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – non a caso abbiamo deciso di realizzare un terzo tipo di Vino Nobile di Montepulciano, “Pievi”, proprio ripercorrendo gli stessi valori storici e agronomici che ci hanno permesso di essere iscritti in questo prestigioso registro».

“Un riconoscimento che ci rende orgogliosi e rende onore ai nostri agricoltori e ai nostri amministratori – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – che negli anni hanno saputo mantenere l’ integrità e valorizzare i caratteri identitari tipici di questi territori che presentano solo sporadici fenomeni di abbandono e evidenziano invece il mantenimento delle caratteristiche peculiari di un paesaggio policolturale che svolge anche una funzione di valore aggiunto non riproducibile dalla concorrenza per lo sviluppo del territorio rurale. Bene dunque hanno lavorato i custodi di questo nostro patrimonio che con questo riconoscimento conferma, anzi rafforza, il suo valore”.

“I paesaggi rurali storici contengono la complessa storia di un luogo o di una regione - ha detto Mauro Agnoletti coordinatore della segreteria scientifica dell’Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale - che ancora si può leggere dalla sua composizione e struttura, si distinguono infatti per una lunga storia e per la loro riconoscibile struttura in cui gli elementi biotici, abiotici e culturali sono in armonia tra di loro. Nel paesaggio iscritto si evidenzia per esempio l’alto valore della policoltura mezzadrile che è stato mantenuto e tutelato, caratterizzando l'unicità del territorio.

Grazie alle sistemazioni agrarie tradizionali, in particolare ai terrazzamenti sorretti da muretti a secco, ritroviamo elementi che, oltre a svolgere una funzione produttiva, hanno una forte valenza paesaggistica e costituiscono una componente essenziale per il mantenimento degli equilibri ambientali e per la stabilità dei versanti. Un insieme dunque che restituisce alla Toscana uno dei suoi valori più antichi e pregiati che unisce qualità dei prodotti, biodiversità, cultura e conoscenze tradizionali.

Sono gli elementi su cui si fonda un diverso modello di sviluppo rurale, adeguato agli indirizzi ambientali delle politiche agricole europee, ma anche ai contenuti del PNRR, che cerca di invertire i processi di abbandono e di invecchiamento della popolazione tipici di molte aree interne, appoggiandosi ad un turismo di qualità ma che richiede dotazione di servizi adeguata”. 

I motivi dell’iscrizione al registro

 Le aree collinari su cui sorgono i borghi storici di Montepulciano, Pienza e Monticchiello sono caratterizzati da un'alternanza di vigneti e oliveti, permanenze dell'antica promiscuità colturale dei secoli passati. Se le vigne, specie nel caso di Montepulciano, hanno mantenuto un'importanza economica primaria grazie alla crescente popolarità del Vino Nobile di Montepulciano, anche l’olivicoltura tradizionale di grande importanza storica, culturale e paesaggistica caratterizza il paesaggio. Nel corso dei secoli le attività economiche prevalenti sono rimaste l’agricoltura e la trasformazione dei prodotti agricoli, il turismo rurale ha assunto un valore crescente grazie al mantenimento della qualità del paesaggio.

Il valore aggiunto del vino a Montepulciano

 Un miliardo di euro circa. E’ questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Circa 65 milioni di euro è il valore medio annuo della produzione vitivinicola, senza contare che circa il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, circa 2.000 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. Di questi 1.245 sono gli ettari iscritti a Vino Nobile di Montepulciano Docg, mentre 357 gli ettari iscritti a Rosso di Montepulciano Doc. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 74 associati al Consorzio dei produttori). Circa mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali.

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