Firenze, 22 aprile 2025- In queste ore di dolore per la morte di Papa Francesco convivono vari sentimenti. Per chi crede, come me, è rilevante l’aspetto religioso: qual è lo stato di salute della Chiesa? Quali sfide attendono i cattolici oggi?
"Il mio pensiero nel ricordarlo non può che partire dal primo momento del mio incontro con lui, in quel Conclave che lo elesse successore di Benedetto XVI". Il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo emerito di Firenze, ricorda così papa Francesco, in un articolo che sarà pubblicato nell'edizione speciale di Toscana Oggi, in uscita giovedì, interamente dedicata a papa Francesco."La figura di questo pastore - scrive Betori - emerse nel suo valore durante gli incontri in cui l’intero collegio si raccoglie prima dell’inizio del Conclave vero e proprio, un momento importante, che precede quello delle votazioni, dove ci si confronta sul futuro della Chiesa.
Fu subito a tutti chiaro lo spessore della persona, la consapevolezza che egli aveva del cambiamento epocale, la lucidità della sua visione ecclesiale, lo slancio missionario che animava l’allora arcivescovo di Buenos Aires. Per i cardinali quanto poi Papa Francesco ha indicato e promosso nel suo pontificato non è stata una novità, in quanto tutto era già contenuto nell’intervento che egli fece in quegli incontri previ al Conclave, parole che racchiudevano in sé il nucleo di una innovativa prospettiva pastorale quale poi ci è stata da lui illustrata nella Evangelii gaudium".
Betori (che sarà presente anche al prossimo conclave) parla anche dello svolgimento dell'elezione del Papa: "L'esito delle votazioni nel Conclave va interpretato come una larga condivisione da parte del Collegio cardinalizio di un programma chiaro fin dall’inizio e che poi Papa Francesco nel suo pontificato ha tradotto in un progetto pastorale ampiamente articolato e sorretto dalle due scelte di fondo della missionarietà e della sinodalità. Con questo egli ha dato un ulteriore impulso al cammino di attuazione del Concilio Vaticano II, e lo ha fatto con la sua specificità, nella linea della storia della Chiesa che vede la continuità del ministero del Sommo Pontefice pur nella diversità dei singoli Papi.
La grandezza della Chiesa e la perenne novità dello Spirito Santo permettono di non avere mai un Papa copia del suo predecessore, ma sempre una figura originale. Nella sua originalità, in particolare, Papa Francesco si è posto in modo complementare a Benedetto XVI".
La Comunità Agostiniana di Santo Spirito invita i fedeli a partecipare al Dodicesimo Giovedì di Santa Rita, che si terrà giovedì 24 aprile 2025 presso la Basilica di Santo Spirito. Sarà un momento di preghiera e riflessione, dedicato alla vita e al messaggio di Santa Rita da Cascia, modello di speranza e fede incrollabile. Il Rosario delle ore 16.30 sarà recitato in suffragio di Papa Francesco, unendoci spiritualmente nella preghiera per il riposo eterno del Santo Padre.
Tutto pronto per la 15^ edizione del Maggio Salesiano, che, in linea con il Giubileo, e nel ricordo di un tema caro a Papa Francesco, ha come tema conduttore la speranza, con il pensiero rivolto in particolare rivolta alle giovani generazioni.
Don Stefano Aspettati, Direttore dell’Opera Salesiana di Firenze e Scandicci, presenta l'evento che dedica, con particolare attenzione ai giovani attraverso momenti di riflessione e di confronto: "C'è un malessere e un disagio diffuso dei giovani anche se spesso rimane sotterraneo. Fa veramente male vedere come tanti giovani non siano felici nella fase della vita in cui dovrebbero esserlo alla massima potenza. Questo fatto chiede una riflessione da parte degli adulti, perché i giovani non possono coltivare una speranza, anche solo umana, se non vedono nel mondo degli adulti una promessa, se non vedono cioè degli adulti proiettati in avanti con coraggio".