N.I.C.E. Russia 2017: vince Il film “ L’Universale” di Federico Micali

Il regista rievoca una mitica sala cinematografica d'Oltrarno. Tra finzione e quotidiano la storia di un luogo di formazione per almeno due generazioni. Una storia fiorentina che ha conquistato il pubblico russo.

Alessandro
Alessandro Lazzeri
15 aprile 2017 12:18
N.I.C.E. Russia 2017: vince Il film “ L’Universale” di Federico Micali

Vince all’unanimità, nella selezione in concorso opere prime e seconde di promettenti registi, Federico Micali con L’Universale omaggiato con una creazione inedita, un mosaico dell’artista Marco Bravura. Il successo del film del regista fiorentino conferma che il cinema italiano quando affronta una tematica su avvenimenti storici con personaggi dell’epoca e sfumature ironiche e divertenti come una storia tra la cultura sperimentale e politica del movimento studentesco e quella popolare, sarcastica e disincantata del quartiere fiorentino di San Frediano, riesce ad arrivare al pubblico con un linguaggio semplice che valica i confini nazionali.

La cultura, la musica, la politica, il cinema, le speranze di una generazione a cavallo degli anni Settanta, raccontati attraverso gli occhi di tre ragazzi che crescono intorno allo storico Universale, sala cinematografica fiorentina, nel quartiere di San Frediano. In linea forse con quanto fatto da Bogdanovich e Tornatore Micali regala un affettuoso omaggio a quello che era un modo di fruire del cinema: un rito collettivo di partecipazione a un evento. “l'Universale” è nostalgia e ricordo per quella sala scomparsa e anche narrazione degli anni Settanta a Firenze, tra innovazione, contestazione e aperture alla contemporaneità.

Il film racconta, infatti, la storia di tre amici: Tommaso, Marcello e Alice dei loro destini che s’intrecciano, si lasciano e poi s’ingarbugliano di nuovo, in una serie di avventure a cavallo degli anni Settanta e che incarnano i sogni, le illusioni e le sconfitte di una generazione.

Ma questa è anche la storia del cinema “ l’Universale”, e di tutti i personaggi che in quel periodo ci gravitavano intorno. All'Universale, infatti, il vero spettacolo non era il film ma il pubblico e il "Cinema" riuscivano a essere allo stesso tempo sia il luogo sia la pellicola, in una fantastica alchimia che non poteva prescindere dai sonori commenti della sala al film in corso. Perché, come spesso accade, il cinema diventa lo specchio e l'appendice di storie private e collettive, sia sullo schermo sia nelle sue poltroncine di legno o al bancone del bar, dove si sovrappongono Marlon Brando e il Tamburini, John Wayne, la politica e l'amaro Ballardini, l'hashish e Jesus Christ, ma anche il punk, la new wave, l’eroina, le radio libere e le tv private e tutto quanto ha attraversato il mito del Cinema Universale.

“Ho vissuto con N.I.C.E l’anno zero- ha dichiarato Federico Micali- e tornare come regista è per me una grande soddisfazione umana e professionale. La reazione del pubblico mi ha commosso e sorpreso allo stesso tempo trattandosi di una legata ad avvenimenti di un quartiere storico di Firenze. Il pubblico russo ha partecipato numeroso e in maniera interessante e costruttiva nei dibattiti dopo la proiezione del mio film e sono felice di essere riuscito a coinvolgerli facendo conoscere uno stralcio storico della mia città. Ora posso ringraziare davvero Viviana Del Bianco per aver creduto in me e in questo film”.

Soddisfatta per un festival in continua crescita il direttore Viviana del Bianco. “Siamo davvero entusiasti per il successo della manifestazione – ha commentato Viviana del Bianco, direttrice del festival N.I.C.E.– un pubblico giovane, dinamico e curioso ma anche colto e ben preparato. È una soddisfazione x mi vedere le sale gremite e questo dimostra il loro apprezzamento per il cinema italiano con le sue Opere prime e seconde.”.

Un successo per la XX edizione del festival N.I.C.E. in Russia che si è concluso con oltre 3000 ingressi. Il tutto esaurito a Mosca dal 4 al 9 Aprile e a San Pietroburgo dal 7 al 12 Aprile dove i dibattiti con giornalisti, gli studenti e il pubblico è stato coinvolgente.

Questa XX edizione ha confermato l’obiettivo del N.I.C.E: contribuire a diffondere il cinema all'estero su un doppio binario: da un lato la promozione di giovani autori che per la prima volta si affacciano sull’universo cinematografico e dall’altro l’occasione di ripercorrere, attraverso registi consacrati, la storia del nostro cinema.

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