Morto Edoardo Speranza, era presidente onorario dell'Ente Cassa di Risparmio

Profondo cordoglio in tutta la città

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 giugno 2014 18:16
Morto Edoardo Speranza, era presidente onorario dell'Ente Cassa di Risparmio

FIRENZE - Edoardo Speranza, Presidente Onorario dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, si è spento stamani a Firenze dove era nato il 14 novembre 1929. Avvocato civilista appartenente ad un’antica famiglia fiorentina, ha svolto una intensa attività imprenditoriale in numerose aziende fiorentine e nazionali. La sua passione politica lo ha portato a militare nella Democrazia Cristiana fece il suo ingresso in consiglio comunale a fianco di Giorgio La Pira. Erano i primi anni Sessanta e il giovane avvocato, proprio nel 1965, entrò per la prima volta a far parte dei soci dell’allora Cassa di Risparmio di Firenze.

Il suo interesse per la politica lo portò a proseguire una carriera che nel 1966, nei giorni dell' alluvione, lo vide assessore alla cultura della giunta Bargellini in una città dove l'Arno aveva prodotto i suoi danni maggiori sul suo patrimonio storico-artistico. In quei giorni terribili, arrivato al museo Bardini, si trovò a portare in salvo molte delle opere lì conservate, e fu tra i primi a vedere il 'disastro' di Santa Croce e del Cristo di Cimabue. Un'esperienza che lo spinse a perseguire un impegno particolare per l'arte e la cultura tanto da ricoprire numerosi incarichi tra cui presidente dell’Opera Medicea Laurenziana e del Conservatorio di Santa Maria degli Angeli ed essere tra i fondatori della rassegna del documentario Festival dei popoli, tra le più antiche d’Europa.

Eletto in Parlamento nei primi anni Settanta, Speranza è stato sottosegretario in cinque governi nei dicastri della Giustizia, degli Esteri, del Turismo e Spettacolo, del Commercio con l’estero, ma non ha mai dimenticato la sua città e le sue tradizioni impegnandosi, tra l’altro, in prima persona per la rinascita del calcio storico. Finita l'esperienza romana e dopo un impegno a 360 gradi svolto nel sistema bancario e parabancario del territorio, Speranza assunse la presidenza di Findomestic, la società di credito al consumo che sotto la sua guida è divenuta leader nel settore e, nel 1993, entrò nel Consiglio di Amministrazione dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

Nella Fondazione è diventato Vice Presidente e, nel novembre 2004, ha sostituito Alberto Carmi alla presidenza. Qui ha potuto portare avanti, unitamente agli interventi a favore del sociale e della ricerca, il suo impegno per l'arte e la cultura, facendo svolgere all'Ente Cassa il compito di vero e proprio 'mecenate'. A lui si deve, in particolare, il recupero del patrimonio legato alle ville Bardini e Peyron che sono restituite al pubblico dopo un intervento lungo e di grande impegno economico per l’Ente Cassa.

Sotto la sua presidenza è stato firmato anche l’accordo che ha visto l’ingresso della Cassa di Risparmio di Firenze spa, di cui l’Ente Cassa era socio di riferimento, nel Gruppo Intesa Sanpaolo di cui l’Ente Cassa è così divenuto socio tra i più significativi. Dimessosi, per motivi di salute, nel marzo 2009, è stato nominato Presidente Onorario nell’ aprile 2009.

‘’È difficile riassumere in poche righe il senso di ciò che Firenze - e non solo - perde con la scomparsa di Edoardo Speranza, una di quelle personalità che hanno indubbiamente segnato la storia civile, politica e culturale della nostra città’’. Lo ha dichiarato il Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Umberto Tombari nell’apprendere della scomparsa, stamani a Firenze, del Presidente Onorario della Fondazione.

‘’Certamente – ha aggiunto - sappiamo ciò che egli è stato per l’Ente Cassa, al di là dei ruoli che ha ricoperto, tutti di altissimo profilo, fino ad esserne riconosciuto per acclamazione Presidente Onorario. Ben sappiamo come Edoardo Speranza, prima come Vice Presidente, poi come Presidente ha, con straordinaria onestà intellettuale e rara passione, portato avanti l’idea di una fondazione di origine bancaria realmente al servizio delle comunità locali. E ciò in un genuino spirito di sussidiarietà che è il motore fondamentale e aggregante del tessuto sociale diffuso verso cui la Fondazione, per statuto e vocazione, ha sempre rivolto la propria cura e attenzione, cercando di interpretarne istanze e bisogni. Infine le qualità dell’uomo: la sua gentilezza e disponibilità, il suo essere sempre presente, l’alta consapevolezza della sua missione istituzionale’’.

‘’L’Ente Cassa di Risparmio di Firenze – ha concluso Tombari - è vicino alla sua famiglia, alla consorte signora Uberta Ricci Armani, ai figli Camilla e Jacopo e ricorda con affetto e duratura riconoscenza il suo Presidente Onorario’’. 

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