Luglio di fuoco in Toscana, a Massarosa incendio ancora vivo

Il rogo a metà pomeriggio in contenimento al 90%. A Montigiano e Fibbialla i residenti non possono tornare a casa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 luglio 2022 19:14
Luglio di fuoco in Toscana, a Massarosa incendio ancora vivo

Si amplia sempre più il fronte circoscritto dell’incendio che lunedì sera si é sviluppato sulle colline di Massarosa e Camaiore in Versilia. Al momento il rogo, spiegano a metà pomeriggio i tecnici, è in contenimento al 90 per cento. Il che vuol dire che sul dieci per cento del fronte ci sono ancora, purtroppo, fiamme attive e riprese: soprattutto sulla linea Montigiano e Fibbialla, paesi dove tuttora i residenti non possono tornare a casa.

Il presidente Giani ha seguito fino alle due e mezzo nella notte l’evoluzione dell’incendio. “Siamo riusciti a contenere e circoscrivere il fronte. Ma il pericolo non è passato – avverte - Basta infatti che i venti si muovano in un senso o nell’altro e il fuoco può riprendere”.

Il presidente della Regione paragona ancora il rogo della Versilia con il terribile incendio del Monte Serra a Calci, nel pisano, del 2018. Un confronto, per i numeri, inevitabile. “Si tratta di un evento per molti aspetti simile - dice Giani - Lì bruciarono circa mille ettari”. In Versilia ad oggi sono un po’ meno – l’ultima stima sul perimetro, un po’ più bassa di quella della ore precedenti, parla di 800 ettari – ma a Massarosa e Camaiore ci sono stati tantissimi evacuati.

“In questi momenti il primo pensiero va alla popolazione colpita, a chi ha perso la casa e alle amministrazioni comunali che stanno affrontando questa emergenza” interviene la vicepresidente ed assessora all’agricoltura e alle foreste Stefania Saccardi. “E’ davanti agli occhi di tutti - commenta - il livello di pericolosità cui possono arrivare ormai gli incendi, dove insieme a comportamenti spesso colposi, se non, peggio, dolosi, pesano sempre di più l’avanzare della vegetazione abbandonata e soprattutto gli effetti dei cambiamenti climatici”.

“La Regione sta lavorando per una forte politica di prevenzione - spiega ancora - che, per quanto riguarda il mio assessorato, punta alla manutenzione articolata del bosco e quindi alla messa in atto di una serie di interventi di prevenzione che consentano sia di valorizzarlo sia di metterlo al sicuro da eventi catastrofici come quello che si è abbattuto su Massarosa. Un programma che stiamo mettendo a punto perché la foresta diventi risorsa strategica a tutti gli effetti e non possibile fonte di pericolo”

Nel pomeriggio sulle colline di Massarosa hanno continuato a volare e sganciare acqua due canadair della Protezione civile nazionale e due elicotteri del servizio regionale, assieme a numerose squadre, volontari ed operatori dell’anticendio boschivo. Ma una volta spento l’incendio, serviranno diversi giorni di bonifica.

“Le prossime ore saranno fondamentali per valutare l’evoluzione dell’emergenza” dice l’assessora alla protezione civile, Monia Monni, che stamani all’alba è tornata a Massarosa con il direttore Massini. “La notte scorsa ha presentato minori criticità rispetto alla precedente, per la presenza di meno vento - prosegue –. Tuttavia riusciamo a contenere e spegnere l’incendio principalmente grazie ad elicotteri e canadair e per questo, stamani, abbiamo ribadito al dipartimento della Protezione civile nazionale che è necessario che i mezzi aerei restino in azione”.

Non bruciano inoltre solo i boschi di Massarosa e Camaiore. “E quello che mi fa più paura – si sofferma ancora il presidente Giani – sono le temperature, che continuano ad aggirarsi attorno ai quaranta gradi aiutando lo sviluppo e la propagazione di incendi”.

Il rogo di Vecchiano a Pisa è in contenimento. Lì ieri il fuoco si era avvicinato ad alcune abitazioni: nel pomeriggio di oggi erano in azione due canadair e due elicotteri.

Nuovi roghi si sono sviluppati nelle ultime ore in diverse parti della Toscana. Quattro sono quelli dove sono intervenuti gli elicotteri regionali: a Borgo a Mozzano in provincia di Lucca (incendio partito alle tre del pomeriggio), a Roccastrada nel grossetano (mezzo ettaro coinvolto, fiamme segnalate alle 16), a Certaldo nel fiorentino (dalle 16.30) dove lavorano due elicotteri e diverse squadre dell’anticendio boschivo e a Terranova Bracciolini nell’aretino, dove dalle 13.30 sono bruciati tre ettari di bosco e quattro di campi. 

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