Liberazione Firenze: oggi le celebrazioni del 71° anniversario e alla cerimonia nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio

Il presidente dell’Assemblea toscana Giani: "Libertà e diritti impegno costante". Verdi, Grassi e Trombi: “Il valore e l’insegnamento della Resistenza siano monito e salvaguardia della democrazia, della convivenza civile”. Domani la commemorazione della strage di Sant’Anna Stazzema

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 agosto 2015 14:32
Liberazione Firenze: oggi le celebrazioni del 71° anniversario e alla cerimonia nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio

Firenze– La libertà a Firenze ha il suono della Martinella, la campana della Torre di Arnolfo che l’11 agosto del ’44 annunciò alla città l’avvenuta Liberazione. Stamattina alle 7 quei rintocchi hanno salutato il 71° anniversario della libertà riconquistata e avviato la giornata di celebrazioni alle quali ha partecipato il presidente del Consiglio, Eugenio Giani. Da Giani il riferimento alla “originalità della Resistenza e della liberazione in Toscana”.

Firenze infatti fu sì liberata dagli angloamericani ma “la popolazione civile ebbe un ruolo decisivo accanto alla resistenza”. Il presidente ha comunque riletto la storia “con lo sguardo rivolto al presente: libertà e tutela dei diritti necessitano di un impegno costante e sono valori su cui ancora oggi occorre innovare la società italiana”. Alle 10, in Piazza dell’Unità Italiana, Giani ha partecipato con le autorità civili, militari e religiose alla deposizione della corona d’alloro al monumento dei caduti di tutte le guerre.

Il corteo si è mosso quindi verso Palazzo Vecchio dove, nel salone dei Cinquecento, sono intervenuti il sindaco, Dario Nardella, e il professor Zeffiro Ciuffoletti.

“71 anni fa, l’11 agosto del 1944, alle 6,45, al rintocco della Martinella, Firenze, per opera dei partigiani, fu liberata dal nazifascismo -intervengono la Consigliera Donella Verdi e il Capogruppo Tommaso Grassi- L’occupazione nazifascista a Firenze fu particolarmente dura e i fascisti, attraverso gli aderenti alla RSI e con le torture e le atrocità della Banda Carità contro chiunque fosse sospettato di azioni o simpatie antifasciste, ne furono feroci esecutori”. “La Resistenza, portata avanti dai partigiani e da coloro che si ribellarono all'occupazione riuniti nel Comitato Toscano di Liberazione Nazionale: tra le forse antifasciste il Partito d’Azione, il Partito Comunista, e Radio Cora come importante strumento di comunicazione per l’avanzata degli alleati, fu fondamentale.

La Liberazione di Firenze si distinse anche, per la nomina, da parte del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, della giunta di Palazzo Vecchio con Sindaco il socialista Gaetano Pieraccini e Vice sindaci Mario Fabiani, comunista e Adone Zoli, democristiano, fino al conferimento alla città della medaglia d’oro”. “La celebrazione dell’11 agosto non è un rituale che per dovere ci sentiamo di ricordare, ma un appuntamento per tutta la Città che deve essere onorato a partire dalle istituzioni comunali: per questo non abbiamo voluto mancare prima in Piazza dell'Unità e poi in Palazzo Vecchio.

Un anniversario quello di quest'anno in cui si è sentita la mancanza della Filarmonica Rossini all'ingresso nel Salone dei Cinquecento e che, senza il richiamo ai presenti del partigiano Silvano Sarti a cantare “Bella Ciao”, avrebbe lasciato a tutte e tutti noi l'amaro in bocca” hanno affermato la Consigliera Donella Verdi e il Capogruppo Tommaso Grassi presenti oggi a Firenze alle celebrazioni del 71° anniversario. “Il valore e l’insegnamento venuti dalla Resistenza e poi dalla Liberazione sono attuali ogni giorno: sono monito e salvaguardia della democrazia, della libertà, della convivenza civile, che si rinnovano nell'accoglienza e nella lotta alle diseguaglianze, un monito affinché non prendano campo movimenti xenofobi, razzisti e perché rigurgiti fascisti o organizzazioni che a questi si ispirano e in qualsiasi forma si manifestino, vengano respinti e non trovino sponde e spazi nella nostra città e nel paese e perché quello che è stato non debba ripetersi.

Evviva la Resistenza, Evviva la Libertà”.

Ricorre domani, mercoledì 12 agosto, il 71esimo anniversario della strage di Sant’Anna di Stazzema, perpetrata dai tedeschi in ritirata durante la seconda guerra mondiale. Il 12 agosto 1944 i soldati dei reparti Ss radunarono 560 abitanti del borgo di Sant’Anna, soprattutto anziani, donne e bambini, e dopo averli barbaramente uccisi, ne bruciarono i corpi. Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, sarà con la sua presenza a sottolineare che il popolo toscano non ha perso la memoria di quello che fu uno dei più orrendi crimini tra i tanti commessi dall’esercito tedesco in Italia.

Il presidente Giani, che sarà a Sant’Anna con il gonfalone della Regione Toscana, interverrà a conclusione delle cerimonie di commemorazione. Domani mattina, a partire dalle ore 9, prima in piazza della Chiesa e poi presso l’Ossario, dove sono conservati i resti delle vittime, si svolgerà una doppia manifestazione alla presenza di rappresentanti istituzionali, autorità militari e civili. Saranno deposte corone di alloro e un corteo salirà fino all’Ossario di Col di Cava. La commemorazione prevede anche gli interventi di Giani e del sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, che è anche presidente del Comitato onoranze dei martiri di Sant’Anna.

Nell’occasione, inoltre, sarà inaugurata la mostra internazionale di disegni “I colori della pace” in collaborazione con l’associazione Colori per la Pace.

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