Lavoratori ex-GKN salgono sulla torre di San Niccolò

Chiedono il pagamento della cassa integrazione subito e impegno delle istituzioni per il piano industriale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 luglio 2023 20:58
Lavoratori ex-GKN salgono sulla torre di San Niccolò

Firenze, 1-7-2023- Una delegazione del Collettivo di Fabbrica ex-GKN staziona da ieri sera in cima alla torre, mentre altri operai e cittadini solidali si danno il cambio ai piedi del monumento per esprimere tutto il loro sostegno. Da lì hanno salutato l’alba, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori rimasti sotto in solidarietà e supporto.

Queste le richieste: bonifico di tutti gli arretrati, pagare tutto il dovuto, liberare il contatto nazionale e integrativo che l'azienda ha di fatto preso in ostaggio, mandare le buste paga mancanti (da dicembre ad oggi), reintegra dei colleghi indotti ingiustamente a licenziarsi, dare il via al piano di reindustrializzazione dal basso elaborato dai lavoratori.

"Non siamo partiti sul tetto, sul tetto ci siamo arrivati dopo due anni lotta, di cui otto mesi senza stipendio", spiega la RSU ex-GKN, "l'intero sistema preferisce passare per impotente, per nascondere la propria complicità. Noi invece continuiamo a organizzare forme di lotta, a proporre piani industriali, a chiedere il rispetto di diritti basilari, come quello alla busta paga o al pagamento dello stipendio o della cassa integrazione. Sappiamo che anche in questa vicenda non esiste un solo metodo di lotta o un atto risolutivo. E' una gara di resistenza. Oggi siamo qua, ancora una volta coi nostri corpi, con le nostre vite".

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"Stiamo lottando ancora per il nostro posto di lavoro", conclude la RSU, "mentre un'azienda si permette di non pagare gli stipendi, di non portare un piano di reindustrializzazione, di sequestrare di fatto soldi pubblici, non inviando all'Inps le buste paga che permetterebbero di far arrivare a noi la cassa integrazione. Chiediamo che venga sbloccata immediatamente la cassa, che ci vengano fornite le buste paga, che venga presa in considerazione la reindustrializzazione dal basso e che il ministero si metta a disposizione per sostenere il nostro progetto".

Tra una settimana ricorrono i due anni dall'invio delle email che annunciavano i licenziamenti e dell'inizio dell'assemblea permanente. Il Collettivo di Fabbrica sta organizzando per l'8 e il 9 luglio, due giorni di eventi di lotta: assemblee con altre realtà sindacali e dell'attivismo climatico nazionale e internazionale, un concerto gratuito davanti ai cancelli e l'arrivo in fabbrica della carovana del mutualismo.

La Fiom nazionale, la Fiom di Firenze e la CGIL di Firenze assieme alla Regione Toscana in queste ultime settimane hanno attivato tutti i canali per accelerare i pagamenti, ricevendo rassicurazioni dal Ministero del Lavoro che i pagamenti sarebbero sbloccati dalla prossima settimana.

"E’ inaccettabile che i lavoratori siano costretti ad azioni di questo tipo per rivendicare un diritto. È necessario che Governo, INPS e Prefettura si attivino per dare conferme ufficiali rispetto ai pagamenti a partire da lunedì" dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, Segretario generale Fiom-Cgil Nazionale, Daniele Calosi, Segretario generale Fiom-Cgil Firenze-Prato-Pistoia e Bernardo Marasco, Segretario Generale Cgil Firenze.

“Il governo si faccia carico della situazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ex Gkn che da troppo tempo aspettano risposte”. Così l’assessora al Lavoro Benedetta Albanese esprimendo la solidarietà dell’Amministrazione comunale ai lavoratori ex Gkn mobilitati per il futuro della fabbrica. “Comprendiamo l’esasperazione di lavoratrici e lavoratori - ha proseguito l’assessora Albanese - ed esortiamo il governo a prendere contatto con tutti i soggetti che devono dare risposte immediate a queste famiglie, che non possono pagare per l’inerzia e la mancanza di visione altrui”.

"Abbiamo letto le parole dell'Assessora al lavoro di Firenze, che conferma la vicinanza a queste istanze, rivolgendosi al Governo, ma non ci convincono. Perché questa storia non riguarda la dialettica tra destra e centrosinistra -commentano Antonella Bundu, Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- A quasi due anni dall’inizio della lotta, questa vertenza ha raccolto e ottenuto moltissimo. Ha ricevuto solidarietà e ha restituito convergenza. Si sono creati legami di solidarietà veri e profondi.

Le proprietà e le istituzioni invece non hanno ancora saputo garantire il pagamento dei salari. Ricordiamo come Borgomeo sia stato applaudito e contattato direttamente anche dal Sindaco di Firenze e dal Presidente della Regione Toscana. Che vorremmo vedere sotto la Torre di San Niccolò. O li vorremmo vedere chiamare Borgomeo ed esercitare tutte le pressioni, senza limitarsi a chiedere alle destre di risolvere il problema.

Nei tribunali si continua a dare ragione a chi chiede di vedere riconosciuta la propria dignità, ma nei fatti i soldi dovuti non arrivano. Firenze ha accolto questa lotta in piazza della Signoria, sui viali e nel Salone de’ Dugento. Continua a essere al fianco di questa lotta, perché la città sa che è per tutte e per tutti".

Lunedì 3 luglio alle ore 18.30 a Campi Bisenzio l’incontro pubblico “A proposito de ‘Il Capitale, un libro che ancora non abbiamo letto’ di Kepler-452”, drammaturgia e regia di Enrico Baraldi e Nicola Borghesi, con Tiziana De Biasio, Felice Ieraci, Francesco Iorio e Dario Salvetti del Collettivo di Fabbrica, per parlare di lavoro, cultura e convergenze con i protagonisti di questo spettacolo che sta calcando molti palchi in Europa, in sala consiliare Sandro Pertini, Piazza Dante 36.

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