La Toscana perde la Concordia, il relitto verso Genova

Previsto per metà luglio lo spostamento, in piena stagione turistica, al porto di Voltri. Bocciato da Costa Crociere lo scalo di Piombino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 maggio 2014 15:03
La Toscana perde la Concordia, il relitto verso Genova

"Non modifichiamo di una virgola la nostra posizione: Piombino resta l'ipotesi più razionale e ragionevole" così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commentando l'annuncio che la Costa Concordia verrà smantellata a Genova e riconfermando "l'affondamento" dell'ipotesi-Vanguard.

"Questa è l'opinione della Costa – ha precisato Rossi – che però dovrà essere sottoposta a qualche valutazione e a qualche parere. Uno lo esprimeremo anche noi. Da parte mia dico: attenzione a portare in giro per 4 o 5 giorni questa nave che qualche problema di impatto ambientale lo avrà". Quanto all'ipotesi che la Concordia per il 20 luglio sia pronta al galleggiamento, Rossi ha aggiunto: "vediamo se ci riescono. Trasportarla in piena stagione turistica non mi pare la soluzione migliore e se Piombino sarà pronto quando verrà il giorno della rimozione anche un bambino capisce che un giorno di navigazione è molto meglio di 4 o 5".

“Sarebbe molto grave se le indiscrezioni sullo smantellamento della Costa Concordia a Genova anziché a Piombino fossero confermate. Sarebbe un colpo all’economia e al lavoro della Toscana, ma anche un’offesa alla sua generosità.”E’ il commento del segretario generale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza, alle indiscrezioni sulla scelta per smantellare la Costa Concordia, che sarebbe caduta su Genova anziché su Piombino.“La nostra regione –dice Cerza- si è prodigata fin dall’inizio per salvare le vite umane e l’ambiente messe a rischio dal tragico naufragio della Costa Concordia, senza lesinare risorse economiche, di uomini e di solidarietà.

Sarebbe dunque grave che tutto questo non fosse riconosciuto nella scelta della destinazione per lo smantellamento finale. La Toscana ha tutto per farlo e per farlo bene e con lo smantellamento a Piombino si rafforzerebbe anche quell’accordo di programma per Piombino, sottoscritto da Governo, Regione, enti locali e forse sociali, che ha l’obiettivo di trasformare il porto della Val di Cornia in un sito europeo di dismissione delle navi collegato con le acciaierie.”“A fronte di tutto questo apparirebbe davvero grave la scelta di andare lontano per smantellare il relitto,mettendo oltretutto in pericolo l’ambiente marino.

Così come non si può non notare che la decisione di rimuovere la Concordia il 20 di luglio, in piena stagione turistica, penalizzerebbe ulteriormente e ingiustamente l’Isola del Giglio. Una scelta chiaramente finalizzata a tagliar fuori Piombino e la Toscana. La nostra regione davvero non si merita una simile irriconoscenza.”

Dichiarazione del presidente della Provincia Marras: "Nessuna notizia ufficiale notificata sulla destinazione della Concordia. È un rifiuto speciale e va depositato il progetto per l’autorizzazione allo smantellamento. A noi interessa la sicurezza dell’operazione di rigalleggiamento e che non ci siano danni ulteriori per il tessuto economico locale. Del fatto che la Concordia sarebbe alla fine demolita a Genova non siamo stati minimamente informati. Se come recita una delibera del consiglio dei ministri la Concordia è un rifiuto, allora, da tempo, dovrebbe essere stato depositato presso la Provincia di Grosseto un progetto per la sua movimentazione e per lo smaltimento, secondo le procedure ordinarie.

Niente di tutto questo. Non esiste alcun progetto e nessuno può pretendere che si autorizzi una simile procedura dal rischio altissimo, e per giunta al buio. A noi interessa che le operazioni di rigalleggiamento avvengano in assoluta sicurezza dal punto di vista ambientale, e che non si crei danno ulteriore all’economia locale nel momento più importante della stagione turistica".

“Positiva la conferma che arriva da fonte governativa sulla notizia che la Costa Concordia verrà smaltita in un porto italiano, come più volte chiesto dalla Commissione Ambiente della Camera anche in occasione dell’ultima audizione del prefetto Gabrielli. Garantendo la massima sicurezza per l'ambiente, questa è un’occasione da non perdere sia per creare economia ed occupazione che per avviare una filiera pulita e sicura per lo smantellamento e il recupero delle grandi navi.

Rappresenta, inoltre, un’opportunità per portare l’Italia all’avanguardia in Europa su una questione che sarà presto resa necessaria anche dalle normative europee sull’eco-smantellamento di imbarcazioni di grossa stazza”, lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera, commentando la notizia che la destinazione finale della Costa Concordia sarà un porto italiano. Luca Sani, presidente Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati: «Valutazioni di Rossi e Marras non basate su valutazioni campanilistiche, ma su preoccupazioni fondate.

Relitto è rifiuto speciale e va smaltito a Piombino, correndo meno rischi possibili. Al di là dell’opinione di Costa – dichiara l’on Luca Sani - rimane il fatto che il relitto della nave è un rifiuto speciale, e che Piombino è il sito di smaltimento più facilmente raggiungibile. La posizione del presidente della Regione Toscana e di quello della Provincia di Grosseto non sono basate su valutazioni campaniliste, ma su preoccupazioni realistiche. Considerata la delicatezza dell’ecosistema marino, sarebbe opportuno fare scelte che scongiurino il rischio di altri disastri ambientali.

In questo senso la vicinanza della Concordia a Piombino è rassicurante, pur rimanendo l’intera operazione complessa».

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