Isolotto, colpo alla banda del tombino: due arresti

La Polizia ha sorpreso in flagranza di reato due marocchini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 dicembre 2022 16:44
Isolotto, colpo alla banda del tombino: due arresti

La notte scorsa la Polizia di Stato ha arrestato due cittadini marocchini di 31 e 41 anni, sorpresi, in concorso e a vario titolo, a saccheggiare un negozio di parrucchiere all’Isolotto dopo averne sfondato la vetrina con un tombino.

Proprio con questa particolare modalità di esecuzione, nelle scorse settimane erano state firmati una serie di analoghi episodi: vetrine sfondate la notte per lo più con tombini presi dalla strada e colpi messi a segno in rapida successione, spesso con magri bottini a fronte degli ingenti danni provocati invece agli esercizi commerciali.

Fin dalle primissime segnalazioni di quello che sembrava essere ormai diventato un fenomeno criminale diffuso recentemente nella città gigliata, il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma ha subito rinforzato i servizi di prevenzione e controllo del territorio soprattutto in orari serali e notturni.

La Polizia di Stato ha così schierato in campo, insieme alle volanti della Questura e dei Commissariati cittadini, anche auto e moto “civetta” con a bordo i cosiddetti “Falchi” della Squadra Mobile, gli specialisti del contrasto alla microcriminalità e al crimine diffuso.

Gli investigatori di via Zara hanno raccolto per giorni tutta una serie di elementi emersi di volta in volta durante i vari episodi riscontrati nel capoluogo toscano, riuscendo in breve tempo a circoscrivere le zone nelle quali i malviventi avrebbero potuto colpire con maggiore probabilità.

Così, mentre le “pantere” pattugliavano le strade, per diverse notti i Falchi hanno effettuato una lunga serie di appostamenti, battendo le zone della città ritenute più a rischio fino a quando oggi, intorno alle 3.00, la loro serrata attività ha avuto una svolta decisiva.

La loro attenzione è stata infatti attirata da due uomini in via de’ Vanni: mentre uno avrebbe fatto da “palo”, l’altro in pochi attimi ha forzato e alzato a metà la serranda di un negozio di parrucchieri e dopo aver preso in strada la copertura di un tombino, l’ha usata come “ariete” contro la vetrata.

Il passo successivo, tipico anche di altri analoghi furti cosiddetti “mordi e fuggi” avvenuti proprio con le stesse modalità, è stato quello di entrare all’interno dell’esercizio e arraffare in fretta e furia quanto più possibile.

Ma non appena il 31enne magrebino è uscito in strada con sottobraccio la refurtiva infilata in un borsone - in questo caso un computer da un migliaio di euro - si è ritrovato circondato dai poliziotti.

Nel frattempo il complice 41enne, rimasto fuori a coprirgli le spalle, ha invece tentato di evitare le manette nascondendosi sotto una macchina.

Entrambi sono finiti nella rete della Squadra Mobile e subito dopo al carcere di Sollicciano, in attesa della convalida della misura precautelare.

Gli inquirenti sono ora a lavoro per accertare eventuali responsabilità degli indagati, entrambi già noti alle Forze di polizia, in merito ad altri “furti con tombini” registrati a Firenze nelle ultime settimane.

Confesercenti Città di Firenze aveva esternato, nei giorni scorsi, tutta la preoccupazione dei commercianti di Isolotto e via Pisana, e più in generale della zona, per i ripetuti e seriali colpi della cosiddetta “Banda del Tombino”.

Ecco perché oggi apprendiamo con soddisfazione la notizia dell’arresto di coloro che si sono resi protagonisti di questi gesti criminali e ringraziamo la squadra mobile di Firenze e, più in generale le istituzioni preposte a garantire la sicurezza del territorio, per la tempestività dell’intervento e l’importante lavoro investigativo svolto negli ultimi giorni”, commentano Santino Cannamela Presidente Confesercenti Città di Firenze ed Edoardo Boccherini, presidente Confesercenti Quartiere 4.

L’impegno della nostra associazione sul tema sicurezza non si conclude comunque qui. - continuano Cannamela e Boccherini - Domani, proprio su questo argomento, resta comunque confermato l’incontro all’Isolotto con i commercianti della zona, gli Assessori alla Sicurezza Urbana Benedetta Albanese e al Commercio Giovanni Bettarini, il Presidente del Quartiere 4 Mirco Dormentoni.”

“Due fermati, di origine marocchina, per i colpi messi a segno dalla cosiddetta Banda del tombino. Facciamo un plauso alle forze dell'ordine e in questo caso alla Squadra Mobile della Polizia di Stato per il lavoro fatto, ma non è il momento di abbassare la guardia". Lo dichiarano i consiglieri del gruppo Fratelli d'Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai.

"Poche ore dopo il fermo, infatti – aggiungono i consiglieri di opposizione –, un nuovo episodio si è verificato in un'altra zona della città, a dimostrazione del fatto che la "Banda" ha più membri e va fermata definitivamente".

"Dal sindaco Nardella ci aspetteremmo, oltre al plauso alla Polizia, anche atti concreti per aiutare i commercianti presi di mira nelle ultime settimane" concludono Draghi e Cellai. 

Il Capogruppo in Palazzo Vecchio e Segretario cittadino della Lega, Federico Bussolin e del Capogruppo del Quartiere 4 della Lega, Davide Bisconti affermano: “Apprendiamo dalla stampa che I "falchi" della squadra mobile, guidati dal commissario capo Vincenzo Verrone, hanno sorpreso i malviventi durante un colpo in via de' Vanni. Si tratta di due marocchini, in passato già arrestati per reati analoghi. Siamo veramente felici della notizia e ringraziamo sin d'ora tantissimo ed ancora una volta il lavoro delle forze dell'ordine. Sono loro che ci permettono di vivere nella sicurezza, per questo siamo sempre felici della presenza delle loro divise”.

“Adesso ci aspettiamo che terminata questa emergenza, l'Amministrazione non si dimentichi degli esercizi commerciali e dei rischi che comunque possono rimanere nel quotidiano purtroppo. Per cui il Sindaco Nardella preveda appositi ed ulteriori incentivi alla installazione di bandoni davanti alle vetrine dei negozi o di apposite porte blindate. La prevenzione è da sempre fondamentale per la sicurezza oltre che essere un deterrente per i malviventi”.

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