Invisibili: all’Astra la rassegna sui diritti umani

Dal 19 al 21 maggio, dibattiti su guerre e migrazioni. A Pisa solidarietà solidarietà all’Università di Belgrado

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 Maggio 2025 14:39
Invisibili: all’Astra la rassegna sui diritti umani

Hanno tra i 20 e i 25 anni e credono in un mondo migliore. Per questo si impegnano per cambiarlo. Loro sono dieci ragazze universitarie fiorentine del gruppo giovani di Amnesty Firenze che hanno organizzato una rassegna cinematografica al cinema Astra di piazza Beccaria dal titolo “Invisibili”, in programma da lunedì 19 maggio a mercoledì 21 maggio, tre appuntamenti in collaborazione con Fondazione Stensen, Arci Firenze e associazione Arcobaleno. Una rassegna, hanno spiegato, per dare visibilità a tematiche non così centrali sui media, come donne, guerre, migrazioni, dissenso e repressione. Ogni proiezione sarà accompagnata dal commento di esperti.

Il ruolo delle donne nei conflitti sarà affrontato nel film di apertura, lunedì 19 maggio alle 20.30, Leggere Lolita a Teheran, tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Azar Nafisi. Il film, diretto da Eran Riklis, racconta i due anni successivi alla Rivoluzione di Khomeini, una serie di sconvolgimenti politico-sociali accaduti tra il 1978 e il 1979 in Iran, che portarono all'istituzione della Repubblica islamica sciita.La rassegna prosegue martedì 20 maggio alle 20.30 con il tema migrazioni attraverso il film Green border di Agnieszka Holland, ambientato al confine tra Polonia e Bielorussia, il confine verde, dove i migranti provenienti dal Medio Oriente e dall’Africa cercano faticosamente di raggiungere l’Unione Europea, ma si trovano intrappolati in un vortice di orrori impossibile da prevedere.La rassegna si conclude il 21 maggio alle 20.30 con Everyday rebellion dei fratelli iraniani Arash e Arman Riahi, documentario che proietta lo spettatore nel racconto della vita di sette movimenti diversi in tutto il mondo, dagli ‘Indignados‘ di Spagna a ‘Occupy Wall Street‘ a New York, fino al movimento ‘Femen‘ in Ucraina.

Approfondimenti

Il 15 e 16 maggio l’Università di Pisa ha ospitato la General Assembly e il Management Board di Circle U., l’Alleanza di cui fa parte insieme ad altre otto università europee, impegnate a costruire un vero spazio europeo dell’istruzione superiore.

Un appuntamento di grande rilievo internazionale che ha visto la partecipazione dei vertici accademici dei partner dell’Alleanza, insieme a docenti, studenti e rappresentanti istituzionali. In rappresentanza degli Atenei partner, il rettore Riccardo Zucchi ha accolto a Pisa Julia von Blumenthal, presidente della Humboldt Universität di Berlino e attualmente presidente di Circle U., Svein Stølen, rettore dell’Università di Oslo, Françoise Smets, rettrice di UCLouvain, Sebastian Schütze, rettore dell’Univeristà di Vienna, Vladan Đokić, rettore dell’Università di Belgrado, Laëtitia Atlani-Duault, vicepresidente delegata all’Unione Europea e alle reti universitarie europee dell’Université Paris Cité, Funmi Olonisakin, vice presidente dell’International, Engagement and Service (IES) del King’s College London, Eika Berit, prorettrice dell’Università di Aarhus.

La General Assembly è stata l’occasione per discutere obiettivi, progetti comuni e strategie future. «È stato un momento prezioso per confrontarci e rafforzare il senso di comunità tra le nove università dell’Alleanza, tutte di altissimo profilo accademico – ha dichiarato il rettore Riccardo Zucchi – Al di là dell’eccellenza scientifica – basti pensare che le nostre nove università contano una cinquantina di Premi Nobel – l’attenzione si è concentrata in particolare sulla didattica.»

Uno dei punti centrali discussi durante i lavori è stato infatti quello della mobilità studentesca, intesa come elemento chiave per rafforzare l’integrazione accademica europea: «L’obiettivo a lungo termine – ha spiegato Zucchi – è arrivare a diplomi europei congiunti, ma per farlo occorre prima facilitare gli scambi e garantire il riconoscimento automatico delle attività formative tra le università partner. In questa direzione, l’Università di Pisa è già impegnata: abbiamo avviato un processo per riconoscere in modo automatico tutte le attività svolte dagli studenti all’interno dell’Alleanza.»

Un altro aspetto su cui l’Università di Pisa sta lavorando è lo sviluppo degli Academic Chairs, figure accademiche di riferimento all’interno dell’Alleanza che contribuiranno a consolidare ulteriormente le relazioni tra gli atenei.

«C’è ancora molto da costruire – ha aggiunto il rettore – ma il percorso è avviato e lo affrontiamo con determinazione e spirito di collaborazione.»

Durante l’Assemblea è stato affrontato anche un tema di grande attualità e rilevanza: la crisi in corso in Serbia, e in particolare all’Università di Belgrado, dove – a seguito di tensioni politiche e sociali nate a seguito dei fatti di Novisad dello scorso novembre – da oltre sei mesi l’attività didattica risulta sospesa e i docenti e il personale hanno subito drastici tagli agli stipendi. Il rettore dell’ateneo serbo, Vladan Đokić, che ha espresso solidarietà agli studenti, è stato oggetto di forti attacchi da parte del governo.

«Come membri di Circle U. – ha affermato Zucchi – abbiamo espresso preoccupazione e piena solidarietà alla comunità accademica di Belgrado. Come Università di Pisa, ci impegneremo a portare il tema all’attenzione della CRUI, riaffermando l’importanza di difendere i principi democratici e la libertà accademica.»

L’evento si è svolto nell’ambito dell’impegno costante dell’Università di Pisa per l’internazionalizzazione e per la costruzione di una comunità accademica europea solidale, innovativa e inclusiva.

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