Sabato 17 è la Giornata Internazionale contro omofobia e lesbofobia

Alle 18 Anna Meacci è “Romanina” al Museo Novecento e alle 21 musica all’Auditorium della scuola Guicciardini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 Maggio 2025 14:22
Sabato 17 è la Giornata Internazionale contro omofobia e lesbofobia

Sabato 17 maggio ricorre la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia. 35 anni fa l'Organizzazione Mondiale della Sanità eliminò l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali: per quel giorno, dal 2004, si festeggia questa giornata dedicata all'identità e alla libertà in 130 paesi del mondo. È stato poi il Parlamento europeo a riconoscere ufficialmente tale ricorrenza invitando tutti gli Stati membri a ricordarla.

“Firenze, città dei diritti, è in prima linea contro le discriminazioni per orientamento sessuale affettivo e identità di genere; assieme alla rete RE.A.DY, alla quale rinnoviamo l’adesione, partecipiamo attivamente alla Giornata Internazionale contro omofobia, lesbofobia, transfobia e bifobia”. Con queste parole l’assessora alle Pari opportunità e ai Diritti Benedetta Albanese presenta le iniziative organizzate per sabato 17 maggio 2025 in occasione di International Day against homophobia, transphobia and biphobia: alle 18 Anna Meacci è “Romanina” al Museo Novecento; alle 21 all’Auditorium della scuola Guicciardini “Musica di primavera”; per tutta la giornata saranno esposte bandiere LGBTQIA+ presso le sedi istituzionali dei Quartieri.

“Il 17 maggio è un giorno importante perché è l’occasione per raccontare un impegno che portiamo avanti dodici mesi l’anno”, dice ancora l’assessora Albanese, “quello nel vigilare, tutelare e dichiarare intollerabile qualsiasi negazione o compressione dei diritti LGBTQIA+, che sosteniamo con forza. È necessaria la massima unità contro ogni discriminazione, è fondamentale adesso lavorare insieme con le altre amministrazioni per mettere in rete iniziative e risorse rivolte a realizzare politiche inclusive, per questo motivo è particolarmente importante stare dentro alla rete RE.A.DY.”.

Il Comune di Firenze, parte della Rete RE.A.DY anche per il biennio 2025/2026 grazie all'accordo tra la Regione Toscana e le Pubbliche Amministrazioni aderenti, lancia un messaggio per la tutela dei Diritti Umani delle persone LGBTQIA+ e la promozione di una cultura sociale del rispetto e della valorizzazione delle differenze.

Sabato 17 maggio 2025, alle ore 18, al Museo Novecento di Firenze, in piazza Santa Maria Novella 10, la Città di Firenze propone lo spettacolo a ingresso gratuito con protagonista Anna Meacci, "Romanina" di Luca Scarlini e Anna Meacci, grazie alla compagnia Catalyst. L’ingresso è gratuito, prenotazione consigliata a info@catalyst.it .

Alle 21 all’Auditorium della scuola Guicciardini (via Ramirez de Montalvo, 1) il concerto “Musica di primavera”, organizzato assieme al Quartiere 5 (ingresso gratuito).

IDAHOTB, la prima Giornata internazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia ha avuto luogo il 17 maggio 2005, a 15 anni esatti dalla storica data del 17 maggio 1990 in cui l'omosessualità venne rimossa dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dalla World Health Organisation, l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Nonostante siano passati più di trent'anni da quella storica data, però, orientamento sessuale affettivo e identità di genere sono ancora ai primi posti fra le causa di discriminazione negli spazi pubblici, sul luogo di lavoro, e persino in famiglia.

RE.A.DYè la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale affettivo e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione – sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età – riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto comunitario e internazionale. Costituisce per le Pubbliche Amministrazioni regionali e locali l'opportunità di uno spazio non ideologico di incontro e interscambio di esperienze e buone prassi finalizzate al riconoscimento e alla promozione dei Diritti Umani delle persone lesbiche, gay, bisessuali, trans (LGBTQIA+). Coopera con le Istituzioni nazionali e internazionali, con le Associazioni e con altre reti territoriali al fine di promuovere sinergie, valorizzare le risorse esistenti, diffondere le azioni positive sul territorio italiano.

EMPOLI

A Empoli, il sindaco, l'assessora alla Scuola e l'assessora ai Diritti Civili e alle Pari Opportunità consegneranno a tutti i plessi delle scuole superiori una illustrazione della collezione God Save the Queer!, realizzata dal collettivo Le Vanvere, assieme a dei segnalibri che rappresentano le 12 immagini del progetto e che verranno consegnati a ogni ragazza e ragazzo.

Il progetto God Save the Queer! nasce con l'intento di far conoscere e sensibilizzare il grande pubblico sulle tematiche della parità di genere e la comunità LGBTQIA+. Nasce dalla collaborazione del collettivo Le Vanvere col Comune di Empoli e la Rete Re.a.dy e si sviluppa con 12 interviste a persone che si identificano sotto una o più bandiere LGBTQIA+. A ogni ‘voce’ corrisponde un manifesto, a ogni intervistato il compito di essere portabandiera della comunità LGBTQIA+. La mostra è stata esposta nel 2022 nel centro di Empoli.

God Save the Queer! è un progetto firmato dal collettivo di illustratrici toscane Le Vanvere e finanziato dal Comune di Empoli e da Regione Toscana all’interno delle attività della Rete Re.a.dy. L’intento è far conoscere le tematiche di parità di genere, più in generale la comunità LGBTQIA+, e di sensibilizzare i cittadini. La mostra è stata esposta nel 2022 nel centro di Empoli. Ogni intervista è disponibile in formato integrale online, chiunque si fermi davanti ai manifesti può leggerla tramite qr code.

La mostra God Save the Queer sarà presentata nella sua interezza durante il festival Ludicomix dal 31 maggio al 2 giugno. Presentando il segnalibro in biglietteria nei giorni del festival sarà possibile ottenere il biglietto ridotto.

Il progetto riprende la mozione approvata in Consiglio comunale nella seduta di lunedì 10 marzo a firma dei gruppi Partito Democratico, Alessio Mantellassi Sindaco, Alleanza Verdi Sinistra, Questa è Empoli. Con questa mozione la giunta comunale si impegna a proseguire nella promozione di percorsi formativi completi, con il supporto di professionisti qualificati, e a collaborare con la Regione Toscana e l’Azienda USL per garantire che ogni scuola del territorio possa beneficiare di queste iniziative. Inoltre, il Comune continuerà a promuovere attività educative e culturali volte a sensibilizzare la cittadinanza, in particolare i giovani, sui temi della sessualità consapevole, della violenza di genere e della comunità LGBTQIA+. In questo solco si inserisce l'iniziativa di sabato.

L'assessora ai Diritti Civili racconta di aver ascoltato in questi anni il generoso racconto di persone che non si sentono accettate e che ti chiedono di entrare in casa loro perché tu possa renderti conto che la loro vita e la loro famiglia è esattamente come la tua. Persone che affrontano ogni giorno tante difficoltà, perché la nostra società è ancora piena di stereotipi e pregiudizi. Davanti a questo, nessuno di noi può restare immobile. Con il progetto GSTQ abbiamo accolto 12 interviste, ciascuna delle quali è stata illustrata, con l'obiettivo che chi legge possa immedesimarsi nella vita delle persone LGBTQIA+ e comprendere quanto sia importante lavorare tutti e tutte assieme per costruire una società dove ci sia parità tra donne e uomini, dove le persone LGBTQIA+ vengano rispettate.

La consegna di quadri e segnalibri ai ragazzi e alle ragazze delle scuole superiori, che sono il nostro futuro, è importante perché siamo certi che insieme a loro possiamo costruire una città libera dalle discriminazioni, in cui tutti e tutte si sentano a casa propria.

GREVE IN CHIANTI

È tesa a promuovere una cultura fondata sul rispetto e sull’uguaglianza dei diritti per tutte e tutti la Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia che anche il Comune di Greve in Chianti celebrerà sabato 17 maggio per ricordare l’eliminazione dell’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, attuata trentacinque anni fa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

L’iniziativa, promossa e organizzata dall’amministrazione comunale, mira a sensibilizzare la comunità sui temi centrali della Giornata. “Abbiamo scelto di aderire alla ricorrenza – spiega l’assessora alle Pari opportunità Ilary Scarpelli – per trasmettere un segnale concreto alla nostra comunità e affermare la necessità di un impegno responsabile e collettivo nella prevenzione e nel contrasto alla discriminazione e alle diseguaglianze”.

La ventunesima edizione della Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia sarà ricordata sabato 17 maggio alle ore 20:30 presso il Teatro Boito con la proiezione del film “Io non sono nessuno” (2024) e la partecipazione straordinaria della regista Geraldine Ottier e del gruppo musicale “Rumore Rosa” che ha composto ed eseguito le musiche del film. All’iniziativa prenderanno parte il sindaco Paolo Sottani, l’assessore alle Pari Opportunità Ilary Scarpelli, il presidente del Consiglio comunale Gregorio Parrini e il capogruppo consiliare Niccolò Masiero. Ingresso libero.

“Io non sono nessuno” è un film del 2024 di genere biografico, drammatico, diretto da Geraldine Ottier, con Erica Zambelli, Graziano Scarabicchi e Martina Carletti. La pellicola è ispirata è ispirata a una storia vera e ripercorre la vita di Mariasilvia Spolato, insegnante di matematica, femminista e attivista LGBT negli anni '70. L'8 marzo 1972, durante una manifestazione per la Festa della donna a Roma, Mariasilvia scese in piazza brandendo uno striscione con la scritta “Liberazione omosessuale”.

Quella fotografia fece il giro d’Italia, segnando profondamente il suo destino: fu licenziata, emarginata dalla famiglia e, da sola, scelse di vivere ai margini della società, trascorrendo quarant’anni come senzatetto. Mariasilvia si è spenta il 31 ottobre 2018, all’età di 83 anni. Parità di genere, diritti civili, umani, femminismo, lotta, violenza, mobbing, libertà, coraggio e dignità sono i pilastri attorno ai quali si sviluppa la narrazione. Il film esplora la vita della protagonista e delle persone che la circondano, anch’esse vittime di una società rigida, incapace di accettare e comprendere il “diverso”.

L’emarginazione e il timore verso chi non si conforma, specialmente a causa dell’orientamento sessuale, sono temi di grande rilevanza, purtroppo ancora attuali: oggi, come allora, giovani vengono allontanati dalle loro famiglie perché omosessuali. Tra i momenti salienti del film, anche un episodio di violenza omofoba, che richiama le tragiche aggressioni avvenute in tempi recenti, con coppie di ragazzi picchiati per strada semplicemente per il loro amore. Sebbene il film sia ambientato negli anni '70, è triste constatare come, a distanza di oltre mezzo secolo, queste problematiche siano ancora così presenti nella nostra realtà.

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