In Toscana c'è una nuova Mafia: triadi, gang e criminalità organizzata

 "Sono presenti da tempo, sono più presenti oggi di ieri e stanno mutando"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 luglio 2016 14:06
In Toscana c'è una nuova Mafia: triadi, gang e criminalità organizzata

La Fondazione Caponnetto invita a riflettere sui dati raccolti negli ultimi mesi presentando un Report che evidenzia una mutazione da tenere sotto controllo.Salvatore Calleri Presidente della Fondazione commenta: "La criminalità cinese è da non sottovalutare. Il report della Fondazione Caponnetto permette in modo agevole di fare il punto della situazione. Non dobbiamo dimenticare che la Toscana è stata il primo posto in cui una forma criminale cinese è stata inquadrata nel 416bis. I recenti episodi avvenuti e menzionati nel report ci devono far tenere alta la guardia. Non esistono terre di nessuno".

Cosa dice il Report: "Se da un lato queste forme criminali confermano i loro interessi delittuosi tipici,quali: sfruttamento immigrazione e lavoro nero, traffici internazionali di droga, armi, organi e rifiuti con utilizzo dei porti, contraffazione e falso, estorsioni, usura, riciclaggio denaro sporco in numerose attività commerciali, sfruttamento prostituzione, gioco d'azzardo, dall'altro, si assiste ad un salto qualitativo e alla contemporanea uscita dall'isolamento delle forme criminali cinesi".

Inoltre "La mutazione in corso, come dimostra il fatto di essere usciti dal contesto proprio delle chinatown, non è da sottovalutare: le organizzazioni criminali cinesi non vivono più all'interno delle proprie isole culturali. L'ultima operazione avvenuta a Prato nel mese di giugno 2016 conferma una simile tendenza.Uno strumento ripreso dal passato di cui si servono in modo moderno quelle che potrebbero essere definite come le triadi 2.0, è l'utilizzo delle associazioni culturali creandone una propria, oppure infiltrandosi in una di quelle esistenti, la criminalità cinese si erge a difesa dei propri concittadini vessati dalle rapine e dalla così detta assenza dello Stato.

Siamo così di fronte alla tipica ricerca di consenso sociale criminale e/o mafioso".Cosa fare? "Innanzitutto serve monitorare costantemente l'evoluzione della criminalità cinese. Serve poi sensibilizzare la popolazione cinese a reagire di fronte alla propria criminalità, cosa che purtroppo non avviene spesso, così come non avviene per gli italiani vessati dalle mafie italiane. Inoltre, bisogna avere tolleranza zero verso il non rispetto delle regole ove ciò avvenga.

La criminalità cinese, come tutte le forme di criminalità, si muove benissimo in assenza di regole e trova terreno fertile in un contesto sociale dove ognuno fa quel che vuole. Non deve esistere nessuna zona franca".

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