Il Premio Carlo Levi al fiorentino Nicola Coccia

Per il libro del giornalista "L'arse argille consolerai: Carlo Levi dal confino alla Liberazione di Firenze attraverso testimonianze, foto e documenti inediti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 ottobre 2016 08:24
Il Premio Carlo Levi al fiorentino Nicola Coccia

Il libro del giornalista fiorentino Nicola Coccia "L'arse argille consolerai: Carlo Levi dal confino alla Liberazione di Firenze attraverso testimonianze, foto e documenti inediti", Ets Edizioni, ha vinto il Premio Nazionale Carlo Levi. La cerimonia si svolgerà il 29 ottobre ad Aliano, il paese dove Carlo Levi venne confinato durante il fascismo e dove è sepolto. Il titolo del libro, che è stato presentato anche al Senato, si riferisce a un verso di una poesia che Carlo Levi scrisse al confino rivolgendosi alla donna che amava in quel momento, Paola Olivetti. L'antifascista torinese, membro del Ctln, visse a Firenze dal 1941 al 1945.

Nella casa di Anna Maria Ichino, in piazza Pitti, scrisse uno dei capolavori del '900: "Cristo si è fermato a Eboli". Il "Cristo" è il diario del confino di Carlo Levi, in una terra arida e povera che ha costretto e costringe ancora i suoi abitanti a emigrare. Figli di quella terra sono stati i genitori di Salvatore Lombino, alias Evan Hunter, alias Ed Mcbain, autore di centinaia di romanzi polizieschi e sceneggiatore di film come "Gli uccelli" di Hitchcock. O come Agostino Coppola, nonno di Francis Ford Coppola, uno dei più grandi registi americani, vincitore di sei premi Oscar.

Aliano, rimasto intatto da decenni, è il luogo simbolo di tutti i "confini" italiani dove il fascismo spedì oltre 12.000 "ribelli". Proprio per questo aspetto Aliano è candidata, insieme ad altre città, a diventare capitale della cultura italiana nel 2018, un anno prima di Matera. Il giornalista Paolo Rumiz con "Appia" ha vinto il Premio Carlo Levi per la narrativa, Nicola Coccia lo ha vinto per la saggistica, ex equo con Christine Farese Sperken con "La pittura dell'800 in Puglia". ll premio, giunto alla XIX edizione, è stato vinto, fra gli altri, da Vincenzo Cerami, Alberto Bevilacqua, Gerardo D'Ambrosio, Giuseppe Pontiggia, Michele Prisco, Francesco Rosi, Stefano Rodotà, Ariel Toaf, Dacia Maraini.

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