Giorno della Memoria: Mazzeo a Pisa

La Banalità del Male oggi pomeriggio al Museo Novecento. Ad Arezzo il sindaco Ghinelli al Cimitero degli Ebrei

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 gennaio 2024 16:06
Giorno della Memoria: Mazzeo a Pisa

In occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, oggi pomeriggio il Museo Novecento organizza “La Banalità del Male”, un talk insieme all’assessora all’educazione e al welfare del Comune di Firenze Sara Funaro e alla presidente della commissione cultura del consiglio regionale Cristina Giachi, con un’introduzione del direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti.

Seduta solenne del Consiglio regionale della Toscana per celebrare il Giorno della Memoria. L’appuntamento è per mercoledì 31 gennaio alle 10, presso il Memoriale italiano di Auschwitz (via Donato Giannotti 75/81, Firenze). All’introduzione di Antonio Mazzeo, presidente dell’Assemblea toscana, seguirà l’intervento di Gabriele Nissim, presidente della Fondazione Gariwo, la foresta dei Giusti, organizzazione no profit che svolge la sua attività a livello internazionale; le conclusioni saranno affidate a Eugenio Giani, presidente della Giunta regionale.

La seduta dell’Assemblea legislativa è trasmessa in diretta streaming sui canali istituzionali del Consiglio regionale: consiglio.regione.toscana.it, inconsiglio.it, pagina facebook, canale youtube.

Approfondimenti

È la voce delle sopravvissute a raccontare una storia spesso trascurata dai manuali di storia nello spettacolo “Ravensbück, la storia dimenticata”, in programma domenica 28 gennaio alle 16 al Museo di Palazzo Pretorio di Prato. Promosso dalla Fondazione Museo della Deportazione il progetto è di Paola Zoppi, che è anche la voce narrante accompagnata dall’esecuzione dal vivo di brani selezionati dalla violinista Helga Ovale, alcuni dei quali composti ah hoc dal musicista e compositore Gian Piero Reverberi.

La donna che ha ispirato per prima la performance è Lidia Beccaria Rolfi. Sopravvissuta al campo di concentramento di Ravensbrück, ha dedicato tutta la vita alla Memoria, come Anna Cherchi, che scrive inneggiando alla vita nonostante avesse vissuto sulla propria pelle le sperimentazioni mediche che avvenivano nel campo. A Ravensbrück venivano internate le deportate politiche, dapprima austriache e tedesche, poi polacche e, a partire dal 1943, anche italiane. Ingresso gratuito. Info e prenotazioni 0574 1837859 oppure museo.palazzopretorio@comune.prato.it

Ricordare i Giusti tra le Nazioni, eroi silenziosi dell’umanità, che hanno rischiato la propria vita per salvare gli ebrei dalla morte e dalla deportazione in uno dei momenti più bui della storia. E’ stato questo il senso dell’incontro che si è svolto questa mattina (sabato 27 gennaio) rivolto agli studenti delle classi quinte del liceo Buonarroti di Pisa, in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, a cui ha partecipato il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo.

Con lui il dirigente scolastico Alessio Salerni, dirigente scolastico del liceo, e Alfredo De Girolamo, autore del libro “Chi salva una vita. In memoria dei Giusti toscani” (Edizioni dell’Assemblea). Ha moderato Guglielmo Vezzosi, responsabile delle iniziative speciali de ‘La Nazione’. Il quotidiano ha realizzato, in collaborazione con la Presidenza del consiglio della Regione Toscana, un inserto speciale di 32 pagine per raccontare, attraverso testi storici e schede scritte dallo stesso De Girolamo, le storie e i profili dei toscani proclamati Giusti tra le Nazioni.

Quella dei “Giusti” è una onorificenza conferita dal Memoriale ufficiale di Israele, Yad Vashem. Sono 28 mila nel mondo, 800 in Italia e 162 i toscani. Tra loro anche il pisano Giorgio Nissim e il campione di ciclismo Gino Bartali, che nascondeva nella canna della sua bicicletta i documenti falsi per gli ebrei.

“Quest’anno abbiamo deciso di dedicare il Giorno della memoria ai Giusti tra le Nazioni, persone che hanno avuto il coraggio di mettere in gioco la propria vita per salvare quella degli altri – ha spiegato il presidente Mazzeo - . Il messaggio che ho voluto trasmettere alle ragazze e ai ragazzi è di non essere mai indifferenti, di scegliere sempre di stare dalla parte giusta della storia, proprio come fecero i Giusti, perché la libertà che oggi abbiamo è come un fiore che va innaffiato giorno dopo giorno e loro avranno un ruolo fondamentale, quello di lasciarci un mondo migliore”.

“Oggi le donne e gli uomini che hanno vissuto le barbarie del nazifascismo purtroppo sono sempre meno – ha continuato Mazzeo – ed è dunque necessario che ci sia un passaggio di testimone. Spetta alle ragazze e ai ragazzi diventare amplificatori di memoria, raccontare e far comprendere che quello che è accaduto ha segnato il nostro tempo e ci ha resi tutti più fragili. Occorre ripartire da lì e fare in modo che non accada mai più”.

L’incontro si è svolto a Pisa anche per ricordare la firma delle leggi razziali, avvenuta a San Rossore nel 1938. Molti e stimolanti gli interventi delle studentesse e degli studenti che hanno partecipato all’iniziativa.

“Quella di oggi per noi non è soltanto una celebrazione, ma una riflessione sul presente – ha detto il dirigente scolastico Alessio Salerni -. Assistiamo quotidianamente ad atti che si richiamano a regimi che furono responsabili della Shoah. Dobbiamo far riflettere gli studenti e dare loro gli strumenti affinché possano avere una coscienza politica e civica, che li guiderà negli anni prossimi. Loro sono chiamati a costruire il futuro cercando di mantenere quegli ideali che, dopo la seconda guerra mondiale, hanno fatto sì che nascesse l'Europa unita, al fine di impedire nuove guerre”.

Dell’importanza del lavoro di ricostruzione delle storie dei Giusti delle Nazioni ha parlato Alfredo De Girolamo. “I testimoni di quegli anni terribili sono oggi sempre meno – ha spiegato – per questo dobbiamo affidarci alla storia. E per farlo abbiamo bisogno di raccogliere queste testimonianze e di renderle parte integrante del patrimonio nostro e di quello dei nostri ragazzi”.

“La nostra direttrice Agnese Pini ha voluto realizzare questo inserto per raccontare le storie dei 162 toscani proclamati Giusti tra le Nazioni – ha spiegato Guglielmo Vezzosi - . Sono storie di coraggio, di solidarietà, di chi non si è tirato indietro, non si è voltato dall'altra parte per paura o per comodità”.

Ad Arezzo, il sindaco Alessandro Ghinelli ha deposto questa mattina una corona al Cimitero degli Ebrei nel Parco Ducci per celebrare il Giorno della Memoria. “Oggi più che mai è doveroso il ricordo dell’Olocausto, dell’immane strage compiuta contro il popolo ebraico il secolo scorso, in un momento, questo, in cui il Medio Oriente è di nuovo insanguinato da una guerra che riapre in maniera drammatica una ferita mai rimarginata. Essere qui testimonia non solo la volontà di mantenere viva la memoria, ma anche il rifiuto categorico e definitivo di qualsiasi pensiero che neghi la dignità agli esseri umani”.

A rappresentare Arezzo nella città gemellata di Oświęcim, in occasione delle cerimonie per il 79º anniversario della Liberazione da parte dell’Armata Rossa del campo dì concentramento Auschwitz – Birkenau, la delegazione composta dal vice sindaco Lucia Tanti e dalla consigliera Valentina Sileno, che hanno deposto un mazzo di fiori in memoria delle vittime della Shoah e hanno preso parte a tutti i momenti commemorativi previsti dal programma della giornata.

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