Giorno del Ricordo, Giani invita ad andare a fondo nella storia

Seduta solenne del Consiglio regionale. Firenze: corona d’alloro al cippo del cimitero di Trespiano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 febbraio 2023 16:19
Giorno del Ricordo, Giani invita ad andare a fondo nella storia

Firenze – “E’ nostro dovere andare a fondo della storia e guardare al futuro senza fare l’errore di cancellare dalla memoria questa pagina, che è fondamentale nella lettura storica delle vicende che si accompagnano alla seconda guerra mondiale, al fascismo e al nazismo”.

Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani questa mattina a conclusione della Seduta Solenne del Consiglio regionale dedicata al Giorno del Ricordo e all’orrore delle foibe e all’esodo giuliano-dalmata.

“Abbiamo vissuto una sorta di dimenticanza del dramma che si consumò in territori italiani come l'Istria, la Dalmazia, Fiume - ha affermato – e sono orgoglioso che il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, un toscano, abbia voluto identificare il 10 febbraio, la data di un importantissimo trattato di pace, come il Giorno del Ricordo. Oggi dobbiamo tramandare questa memoria, soprattutto ai giovani, perché è attraverso di loro che passa il senso di ragionevole rilettura della storia, affinché non debba e non possa ripetersimai più ciò che è accaduto col dramma delle foibe".

“E’ indubbio – ha continuato Giani - che grazie all’Europa si stanno a poco a poco rimarginando ferite che sono rimaste sempre vive nel corso di questi decenni. I segni di speranza oggi ci sono: nel 2025 Gorizia e Nova Gorica saranno insieme capitali europee della cultura. Inoltre dal 1° gennaio la Croazia è entrata nell’area dell’Euro e questo è un elemento che faciliterà le relazioni e i rapporti sul piano economico e commerciale”.

Giani si è poi concentrato sul dramma “dell’allontanamento di massa”. “E' fondamentale il ricordo delle migliaia di persone uccise e gettate nelle cavità del Carso, solo perché italiane – ha detto - Altrettanto importante è ricordare il destino dei loro familiari e dei 350mila italiani che furono costretti ad abbandonare le loro case, le loro famiglie, un radicamento secolare, per trovare nella penisola condizioni di accoglienza precarie e spesso espressione di diffidenza. In questo dobbiamo essere autocritici. In tanti si sono integrati in alcune parti d’Italia ma, a causa della dimenticanza del loro dramma, hanno vissuto un’accoglienza non sufficientemente solidale e serena. Attraverso il Giorno del Ricordo dobbiamo ripristinare il senso di profonda solidarietà e vicinanza verso queste famiglie”.

“Attraverso occasioni come questa – ha concluso - vogliamo e dobbiamo recuperare i motivi politici che hanno portato alla lettura sottaciuta del dramma delle foibe. Dobbiamo guardare al futuro dell’Italia e dell’Europa, col compito non facile di rimarginare le ferite, avendo sempre consapevolezza e memoria. E’ questo ciò che ci chiamano a fare le nuove generazioni”.

Firenze ha celebrato il "Giorno del Ricordo”. Questa mattina l'assessora alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani ha deposto una corona d’alloro al cippo del cimitero di Trespiano che ricorda le vittime delle foibe. Era presente il vicepresidente del consiglio comunale Emanuele Cocollini."Non possiamo dimenticare le tante vittime innocenti e il dramma dei nostri connazionali spogliati di tutto e costretti a lasciare le proprie terre e le proprie case - ha detto l'assessora Giuliani - abbiamo reso omaggio ai profughi giuliani e dalmati che negli anni Cinquanta e Sessanta vissero il dramma dell’esilio e che arrivarono anche qui, a Firenze.

La nostra città fece la sua parte e ne accolse 1692". "Questa tragedia è stata a lungo dimenticata - ha aggiunto - una legge ha giustamente istituito questo giorno per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. "La memoria è un dovere - ha concluso l'assessora Giuliani - un dovere da adempiere con obiettività, per preservare la verità storica del nostro passato".L'assessora Giuliani ha anche partecipato seduta solenne del Consiglio regionale.

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