Firenze – Il 9 giugno del 1937 a Bagnoles-de-l’Orne, Carlo e Nello Rosselli cadono in un’imboscata, assaliti e poi uccisi da alcuni sicari della Cagoule, un’organizzazione filofascista francese. Oggi a Trespiano, il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, ricorda le loro gesta.
Insieme ai familiari, la moglie di Alberto Rosselli (figlio di Nello), Tania, con i figli Tommaso e Gabriele, Monica figlia di Aldo Rosselli e nipote di Nello, il presidente della Fondazione Fratelli Rosselli, Valdo Spini e il presidente del Consiglio comunale di Firenze, Luca Milani, Giani parla di “figure simboliche dell’antifascismo, punto di riferimento della testimonianza e del movimento antifascista”. “Ritrovo sempre più spesso una sensibilità crescente verso il pensiero e le azioni che li hanno contraddistinti”, conclude Giani.Il presidente ha poi ricordato la ricorrenza in apertura dei lavori del Consiglio regionale, nella seduta di questo pomeriggio a palazzo del Pegaso.
"Carlo e Nello Rosselli furono persone di grande rigore morale, etico, culturale. Furono uccisi da sicari fascisti espressamente mandati da Mussolini, vi fu sdegno e commozione. Piero Calamandrei fu eletto alla Costituente con il Partito d'Azione, che si rifaceva proprio ai valori e ai principi dei fratelli Rosselli". La Toscana, ha concluso il presidente "si sente onorata" di ospitare i loro resti”.