Fusione Mukki-Centrale di Torino: il Mugello chiede la valorizzazione della filiera

Torselli (FdI-An): “Il futuro dell’azienda non può prescindere dalla tutela di tre aspetti: la qualità del prodotto, i posti di lavoro, l’indotto sul territorio”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 giugno 2015 23:21
Fusione Mukki-Centrale di Torino: il Mugello chiede la valorizzazione della filiera

“Tutela e valorizzazione di una eccellenza vera del territorio, ossia la filiera del latte di qualità del Mugello con i suoi produttori, i nostri allevatori e le cooperative di conferimento. Insieme alla crescita dell’azienda e del marchio, la tutela dei livelli occupazionali. Questi sono e restano i punti fermi più volte ribaditi e rivendicati anche dal Mugello con l’Unione dei Comuni ed i Comuni per la crescita di un prodotto di altissima qualità come il nostro latte”. Lo sottolinea il presidente dell’Unione montana dei Comuni del Mugello Federico Ignesti a proposito della possibile fusione della Mukki con la Centrale del Latte di Torino, di cui ha discusso ieri pomeriggio il Consiglio comunale di Firenze in seguito alle comunicazioni dell’assessore alle partecipate Perra. Si tratta ancora di una ipotesi, la fusione, che Palazzo Vecchio vuole approfondire, si legge in una nota, “verificando, attraverso un piano di fattibilità, gli elementi che dovrebbero caratterizzare la salvaguardia dei livelli occupazionali, la valorizzazione e la tutela della filiera”.

“Questa impostazione - si legge ancora nella nota - sembra largamente condivisa con gli altri soci. E “se l’assemblea dei soci della Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno deciderà formalmente in questo senso sarà stilato il piano di fattibilità del progetto di fusione”. Se fusione sarà, “comunque le quote di maggioranza devono restare al pubblico - tiene a precisare il presidente Ignesti -. Crediamo che un’attività importante e strategica come questa, con possibilità di crescita e sviluppo, debba mantenere un controllo pubblico, magari attraverso un patto di sindacato”. Un “assaggio” di Mukki al Nord c’è stato, in “Toscana Fuori Expo” a Milano.

Col latte di qualità del Mugello che è stato tra le principali “star” dello spazio dell’Unione dei Comuni: “Il latte Mukki Mugello e il nuovissimo prodotto, lo yogurt Mugello da bere, sono stati tra i prodotti più apprezzati - riconosce il presidente dell’Unione dei Comuni Ignesti - e insieme alla Mukki li abbiamo potuti far conoscere anche fuori dalle terre toscane”.

“Il futuro di Mukki, stando alle parole pronunciate oggi in consiglio comunale dall’assessore Perra, appare un po’ più roseo. L’accorpamento con la centrale del latte di Torino, una realtà territoriale molto simile alla Mukki è sicuramente una strategia che ci soddisfa molto di più, rispetto ad una eventuale vendita a soggetti privati o a cooperative”. Questo è quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale a Palazzo Vecchio, Francesco Torselli. “Ci preme ribadire però un concetto - spiega Torselli - che oggi emerge anche dalle parole dell’assessore Perra, qualunque sia il futuro di Mukki, ci sono tre aspetti che il comune di Firenze dovrà con ogni mezzo farsi carico di tutelare: 1) la storia di un’azienda simbolo di Firenze e del rilancio della città nel secondo dopoguerra, l’importanza di Mukki per il territorio fiorentino e toscano e la qualità dei prodotti; 2) i posti di lavoro dei dipendenti, che grazie anche alla loro professionalità, garantiscono la qualità d’eccellenza ai prodotti a marchio Mukki; 3) l’indotto sul territorio, ovvero la valorizzazione della cosiddetta ‘filiera Mukki’, quella rete che l’azienda ha creato sul territorio coinvolgendo decine e decine di piccoli agricoltori e di micro-produttori che rendono unici i prodotti dell’azienda”. “Questo ultimo punto - conclude Torselli - è quello che ci sta più a cuore, non perchè gli altri due non siano importanti, ma perchè se Mukki finisse nelle mani di chi cerca solo business e profitto, potrebbe apparire sconveniente andare a ritirare pochi litri di latte nella micro-stalla sperduta nel Mugello: quella piccola perdita da un punto di vista meramente economico, si trasforma invece in un grande attivo rappresentando la vera eccellenza dei prodotti Mukki.

Ecco perchè è fondamentale tutelare l’indotto che questa azienda genera sul territorio di Firenze e provincia”.

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