Formazione e lavoro: il patto locale anche nell'Empolese Valdelsa

E' stato siglato da Regione Toscana, Città Metropolitana, Unione dei Comuni, sindacati e associazioni di categoria

Redazione Nove da Firenze
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14 gennaio 2023 16:34
Formazione e lavoro: il patto locale anche nell'Empolese Valdelsa

Un impegno condiviso per rilevare in maniera costante i fabbisogni formativi del territorio così da poter individuare azioni e interventi per la formazione, in un'ottica di inserimento e reinserimento lavorativo. In altre parole, costruire una cabina di regia per far dialogare al meglio domanda e offerta di lavoro. E' uno tra gli obiettivi al centro del Patto locale su lavoro e formazione professionale nel territorio dell'Empolese Valdelsa firmato nella mattinata di oggi, dall'assessora regionale a Istruzione, formazione, lavoro e università, Alessandra Nardini, da Alessio Falorni, sindaco di Castelfiorentino in qualità di presidente dell'Unione dei Comuni Empolese Valdelsa e dai rappresentanti di Città Metropolitana di Firenze, sindacati (Cgil, Cisl e Uil), e associazioni di categoria (Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative Toscana nord, Confesercenti, Confindustria e Legacoop).

Firma e presentazione alla stampa del documento si sono svolte nella sala consiliare del Comune di Empoli, alla presenza dei firmatari e della sindaca di Empoli, Brenda Barnini, intervenuta in qualità di sindaca delegata a Lavoro e Formazione dell'Unione dei Comuni.

Il Patto locale per la formazione dell'Empolese Valdelsa, che si inserisce in un percorso più ampio promosso dalla Regione, rappresenta uno strumento per mettere in pratica una strategia condivisa per rispondere al tema del mismatch, il disallineamento domanda e offerta, favorendo una occupazione di qualità. L'obiettivo è quello di formare competenze adeguate al fabbisogno segnalato dal mondo delle imprese del territorio per tutelare e creare posti di lavoro, a maggior ragione nella fase che stiamo vivendo.

Il tutto mettendo a disposizione di ragazze e ragazzi, ma anche di lavoratrici e lavoratori, un insieme di strumenti e opportunità per l'acquisizione, l'aggiornamento e l'adeguamento delle competenze, accompagnando le imprese nelle transizioni digitale e green.“La Regione - ha dichiarato l’assessora regionale a istruzione, formazione, lavoro, università, Alessandra Nardini - considera prioritario lo sviluppo a livello territoriale di alleanze formative. Avere un quadro più puntuale e aggiornato dei fabbisogni formativi locali ci aiuterà a rendere più aderenti ai bisogni dei territori le azioni che potremo mettere un campo a livello regionale grazie alle importanti risorse che abbiamo a disposizione in questa fase: il nuovo Programma Garanzia occupabilità lavoratori (Gol) previsto dal Pnrr, il nuovo settennato del Fondo sociale europeo, il nuovo Patto per il Lavoro che abbiamo concertato con la Commissione regionale permanente tripartita, rispetto al quale abbiamo allargato il confronto anche ai territori attraverso appositi tavoli provinciali con le parti sociali locali.

Il territorio della Città metropolitana di Firenze è un territorio vasto e anche eterogeneo, per questo qui abbiamo siglato più Patti locali sulla formazione in modo da raccogliere le istanze dei vari sistemi economici locali. Da un lato la fase difficilissima che stiamo attraversando, per i motivi che tutti noi ben conosciamo, e dall’altro la straordinarietà delle risorse che avremo a disposizione richiamano a un impegno senza precedenti che potremo affrontare con la collaborazione di tutti i soggetti firmatari del Protocollo”.“Lavoro e formazione sono ambiti profondamente legati - ha evidenziato la sindaca Barnini, delegata a Lavoro e formazione dell'Unione dei Comuni - E' quindi fondamentale affrontarli in maniera globale, ponendoli al centro di una visione di area e interdisciplinare: la forza di questo Patto sta proprio in questo, nel fare squadra, istituzioni, associazioni di categoria e sindacati, per studiare e mettere in atto azioni concrete per favorire il 'dialogo' fra domanda e offerta di lavoro, per far sì che il nostro territorio sia in grado di rispondere alle esigenze delle imprese ma anche di chi si affaccia al mondo del lavoro per la prima volta o di chi ha difficoltà a trovare occupazione.

Fornire le giuste competenze è il primo passo perché questo percorso vada a buon fine e, attraverso il Tavolo di coordinamento dell'area Empolese Valdelsa, ci impegneremo per individuare strategie efficaci. Ringrazio tutti gli attori di questo progetto, a partire dalla Regione Toscana, impegnata da tempo nel promuovere il Patto e i suoi contenuti a livello regionale”.“E’ fondamentale che la formazione professionale risponda in pieno alle esigenze del tessuto economico e produttivo della nostra area - ha sottolineato il presidente dell'Unione, Falorni - Da tempo assistiamo a una carenza di figure professionali che potrebbero trovare un valido e duraturo inserimento in alcune aziende dell’Empolese Valdelsa, le quali richiedono personale specializzato.

E’ per questo motivo che occorre intervenire, d’intesa con le associazioni di categoria e le parti sociali, attraverso corsi di formazione e riqualificazione professionale, in grado di stimolare l’interesse dei giovani e di richiamare l’attenzione di quanti hanno perduto il proprio lavoro. L’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa è il soggetto istituzionale più idoneo per avere una visione d’insieme dei problemi che dovremo affrontare, che richiedono misure appropriate per essere veramente efficaci”.

Approfondimenti

In base a quanto previsto dal Protocollo, i Comuni dell'Empolese Valdelsa si impegnano a promuovere alleanze formative territoriali per garantire un'offerta formativa integrata, individuare e specializzare le diverse figure professionali, garantire ai giovani la possibilità di sviluppare il proprio percorso lavorativo in stretta collaborazione con le imprese esistenti sul territorio, oltre che a valutare l'organizzazione di iniziative di orientamento al lavoro e alla formazione.

Fra gli impegni della Regione quello di garantire: un'informazione costante sulle opportunità offerte dagli strumenti di sostegno alla formazione di sua competenza, una effettiva parità di genere, l'aggiornamento del Repertorio regionale delle figure professionali e i necessari dispositivi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze.La Camera di Commercio si impegna dal canto suo a rendere disponibili ai sottoscrittori del Patto i rapporti del sistema informativo Excelsior in merito ai fabbisogni professionali delle imprese, promuovendo iniziative informative e formative, mentre per quanto concerne la Città Metropolitana è fondamentale l'attività di costante monitoraggio delle crisi aziendali per trarre elementi utili a individuare fabbisogni formativi per la riqualificazione di lavoratrici e lavoratori espulsi o a rischio espulsione dal mercato del lavoro.Azioni strategiche che vanno di pari passo ai 'compiti' delle parti sociali, attive nell'individuare le esigenze lavorative sul territorio, nel fornire servizi di orientamento e nel tenere informato il Tavolo di coordinamento dell'area Empolese Valdelsa sul contesto aziende - lavoratrici, lavoratori - inoccupate/i.

Il Tavolo, coordinato dall'Unione dei Comuni, è di fatto lo strumento previsto nel Patto per definire le azioni e presidiare il raggiungimento degli obiettivi, in un'ottica di analisi e verifica.

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