Firenze: l'Arno come "nuova piazza" per decongestionare il centro

Nardella rispolvera il progetto Rogers (1983) per dare una nuova 'anima' al fiume e realizzare un "parco lineare" dentro la città. "Progetto di mandato, da traguardare in 5 anni. Costerà diversi milioni di euro". La suggestione di un ponte pedonale sulla pescaia di S. Niccolò: il sindaco lancia il sondaggio su Facebook

Redazione Nove da Firenze
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30 settembre 2019 16:38
Firenze: l'Arno come

(DIRE) Firenze, 30 set. - Soluzioni temporanee, stagionali, quindi galleggianti, leggere e rimovibili in breve tempo in caso di piene. E ancora, strutture ancorate al fondale oppure fisse. Sono alcuni dei concetti che caratterizzeranno il "parco lineare dell'Arno", lavoro affidato allo studio Rogers su cui sarà strutturato il progetto del Comune di Firenze. Quello di dare una nuova 'anima' al fiume risale, infatti, all'architetto Richard Rogers, che, nel 1983, regalò a Palazzo Vecchio un progetto a cui collaborò anche Claudio Cantella. Da quell'anno il progetto è tornato ciclicamente di attualità, restando tuttavia sempre nel cassetto. 

Ora, invece, il sindaco Dario Nardella è intenzionato a realizzare quell'idea, attualizzandola: un "progetto di mandato, da traguardare in cinque anni" compresa buona parte della realizzazione, da costruire cioè pezzo-pezzo e con un impegno economica da definire, visto che il sindaco non si sbilancia oltre un generico "diversi milioni di euro"

L'idea degli architetti, fatta propria dal Comune, è quella di trasformare il fiume in una risorsa non solo ambientale, ma sociale, culturale, turistica e anche 'trasportistica'. Il lavoro proposto, infatti, sarebbe direttamente collegato alla rete tramviaria. Non solo: sviluppandosi in tutta l'area comunale, dal centro alle periferie, risulterebbe "una grande opportunità per gli spostamenti sostenibili delle le persone: immaginate una passeggiate lungo il corso d'acqua dalle Piagge al centro di Firenze", spiegano gli architetti dello studio Rogers.

L'Arno, quindi, come nuovo modo per collegare il lato della città (tra passerelle, strutture o andando semplicemente a pavimentare le parti del fiume che già affiorano) e come "nuova piazza": un luogo pubblico adatto per eventi culturali, per connettere la città, e per delocalizzare i flussi turistici "offrendo ai visitatori percorso nuovi che decongestionerebbero alcuni luoghi del centro storico", spiega Nardella.

In questo senso una delle soluzioni più suggestive arriva dalla suggestione per il ponte pedonale da realizzare sulla pescaia di San Niccolò: anche qui gli architetti propongono tre soluzioni: stagionale quindi facilmente rimuovibile, ancorata o fissa. (Dire)

Il sindaco Nardella su quest'ultimo punto ha lanciato anche un sondaggio su Facebook.

C’è anche l’idea di un nuovo ponte ciclopedonale tra San Niccolò e lungarno della Zecca, con tre opzioni:

1. una struttura galleggiante per 3 mesi l’anno, come una grande zattera2. un ponte rimovibile lungo la pescaia per 6 mesi l’anno3. un ponte permanente e vivibile, come una terrazza sulla città, fisso.Che ne pensate? Nel caso quale preferireste?😊

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