Esaote, Nardella appello a Rossi aspettando il Ministro

Nardella: “Atteggiamento della proprietà arrogante e miope, giocheremo tutte le carte per evitare epilogo negativo”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 luglio 2014 18:58
Esaote, Nardella appello a Rossi aspettando il Ministro

Appello del sindaco al presidente della Regione Rossi a considerare la posizione dell’azienda di fronte al programma dei finanziamenti. Nei prossimi giorni incontro con ministro Guidi

Il sindaco Dario Nardella e l’assessore al lavoro Federico Gianassi svolgano un “ruolo attivo nei confronti della proprietà e di tutti i soggetti istituzionali e sociali per arrivare a un accordo che garantisca il mantenimento del profilo industriale della sede fiorentina di Esaote e la salvaguardia dei livelli occupazionali”. E’ quanto chiede un ordine del giorno approvato dal consiglio comunale all’unanimità sulla vicenda dell’azienda Esaote.Il documento ricorda che “l’Esaote è presente dagli anni ’80 e produce e commercializza strumenti per la diagnostica biomedicale, occupando 280 persone in città e 400 a Genova.

A causa di un calo di fatturato e della perdita di quote di mercato, la proprietà ha presentato un piano industriale che prevede la cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione per 120 persone e il trasferimento a Genova di 22 lavoratori, la chiusura di reparti e la e l’esternalizzazione ad altre società di lavoratori in ambito di produzione e logistica, service e Ict”.L’odg ricorda anche che “il 3 luglio scorso si è tenuto un primo incontro al ministero dello sviluppo economico ma non è stata trovata alcuna soluzione”.

I consiglieri sottolineano come sia “ritenuto necessario salvaguardare il profilo industriale di saote a Firenze e preservare i livelli occupazionali” e “opportuno che l’amministrazione comunale eserciti pienamente il proprio ruolo politico e istituzionale nell’interesse della città e dell’occupazione”.

Oggi il sindaco Dario Nardella ha incontrato a Palazzo Vecchio una delegazione dei lavoratori di Esaote per discutere del futuro dell’azienda e della difficile vicenda apertasi con l’annuncio degli esuberi da parte della proprietà. “I lavoratori di Esaote hanno molte ragioni per preoccuparsi e lanciare l’allarme sul futuro dell’azienda – ha affermato il sindaco Nardella -. A loro ho ribadito che il Comune sarà in prima linea senza indugio per proteggere uno dei siti produttivi e industriali più significativi dell’area metropolitana.

Il comportamento dei rappresentanti dell’azienda manifestato al tavolo del ministero dello Sviluppo economico, che hanno di fatto rotto la trattativa, a quanto mi è stato riferito, è stato arrogante e miope di fronte alle istituzioni pubbliche e alle rappresentanze sindacali. Esaote faccia chiarezza sulle sue intenzioni di sviluppo del sito di Firenze a partire dal polo della Ricerca e sviluppo, che ha sempre costituito il vero valore aggiunto dell’azienda. Non si spiega infatti il trasferimento a Genova dei 22 tecnici informatici di fronte alla volontà espressa dal management di preservare la fabbrica di Firenze.Mi rivolgo con un appello accorato al presidente Enrico Rossi a considerare la posizione di un’azienda come Esaote che decide di disinvestire nei nostri territori di fronte al programma di finanziamenti e incentivi che la Regione Toscana meritoriamente intenderà attivare per stimolare gli investimenti dell’industria sanitaria a Firenze e in Toscana.

Non dimentichiamo infatti che Esaote ha già usufruito di ingenti fondi pubblici del sistema regionale per la vendita di macchinari sanitari, non si comprenderebbe un atteggiamento di disponibilità delle istituzioni pubbliche di fronte a decisioni così pesanti come quella di Esaote sui lavoratori e sulla fabbrica di Firenze, che riguardano oltre al trasferimento dei 22 tecnici, ulteriori 31 esuberi”.“Mi aspetto – ha concluso Nardella - che la proprietà di Esaote recuperi la volontà di discutere in modo aperto e costruttivo con tutte le istituzioni, a partire dalle città di Firenze e Genova.

A tal fine ho in programma di incontrare nei prossimi giorni il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi per riaprire un canale costruttivo. Ne va del futuro dei lavoratori fiorentini e non solo, e dello stesso prestigio dell’azienda di fronte agli investitori e ai clienti. Firenze giocherà tutte le carte a disposizione nei suoi rapporti politici e istituzionali a tutti i livelli per evitare un epilogo negativo della vicenda per i lavoratori e il territorio e per affermare al contrario un quadro di concreto rilancio”

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