Dramma a Carrara, un altro morto sul lavoro

Un operaio di 54 anni è caduto da 15 metri mentre lavorava a un lucernario. Sciopero generale giovedì 22 luglio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 luglio 2021 16:16
Dramma a Carrara, un altro morto sul lavoro

Dramma sul lavoro stamani a Carrara. Poco prima delle 8 un operaio che stava riparando un lucernario è caduto da un'altezza di circa 15 metri ed è morto. L'incidente è avvenuto dentro una ditta che produce macchine per la lavorazione del marmo.

L'uomo aveva 54 anni.

“Un altro morto di lavoro e un’altra tragedia nell’edilizia, l’ennesima. La Toscana abbraccia i familiari dell’operai morto e ancora una volta siamo a richiamare l’importanza del rispetto delle norme di sicurezza a tutela del lavoro”. Così il presidente Eugenio Giani appresa la morte dell’operaio precipitato da un’altezza di 15 metri a Carrara.

“E’ il momento di avviare una riflessione complessiva sulla sicurezza e sui controlli in edilizia – commenta il consigliere per il lavoro, Valerio Fabiani -: la fase di difficoltà post pandemia non deve abbassare il livello di guardia, oggi più che mai dobbiamo essere vigili e presenti,”.

Durissima la nota dei sindacati che indicono per giovedì 22 luglio uno sciopero generale confederale provinciale da tenersi nelle ultime 2 ore di ogni turno di lavoro.

"L’ennesimo incidente sul lavoro che registriamo oggi è un fatto inaccettabile. Il nostro territorio conosce troppo bene la piaga degli incidenti sul lavoro che sono figli della fragilità economica e sociale. Il lavoro manca, e bisogna che col Codice degli appalti si metta mano per frenare i subappalti al ribasso che sono frequenti. Le partite Iva poi sono figure ancora più deboli perché hanno da sole il peso di stare nei tempi e nei costi del lavoro, in un sistema fortemente caratterizzato da una riduzione dei costi che porta a lavorare a ritmi frenetici.

Occorre che le istituzioni e la politica passino dalle parole ai fatti, non si parla solo di lavoro povero ma anche della vita o morte delle persone che lavorano. Nelle scorse settimane abbiamo lanciato una campagna di mobilitazione perché riteniamo necessario ed urgente che attraverso un rinnovato atto di responsabilità collettiva Governo, Istituzioni, Conferenza Stato-Regioni, Enti preposti, Parti Sociali (CGIL-CISL-UIL e Associazioni Datoriali), stipulino un grande PATTO PER LA SALUTE E PER LA SICUREZZA SUL LAVORO che deve inserirsi all’interno ed in coerenza di un quadro pluriennale determinato dalla STRATEGIA NAZIONALE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE, assente da sempre nel nostro Paese ma richiesta insistentemente negli anni dalle Organizzazioni Sindacali, e che deve definire in maniera chiara gli obiettivi, gli interventi, le misure di tutela da porre in essere in coerenza con la Strategia quinquennale europea, allineandosi al modello comunitario.

E’ necessario inoltre RENDERE PIENAMENTE OPERATIVI GLI ORGANISMI NAZIONALI COMPETENTI ALLA SSL, puntando, inoltre, a concretizzare un coordinamento permanente tra l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) e le Aziende Sanitarie Locali (ASL), migliorando le verifiche ispettive in qualità, quantità e frequenza, anche attraverso finanziamenti e assunzioni, sia per quanto riguarda l’INL sia per i servizi di prevenzione dei servizi sanitari territoriali".

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